Aprirà nella primavera 2019 dopo 16 anni di controversie e rinvii il colossale mall delle Meadowlands, nel New Jersey. All'interno una pista da sci, parchi a tema, oltre 100 ristoranti e due food hall. Una sancisce l'esordio di Vice nel mondo della ristorazione. Ecco perché.
Il boom delle food hall a New York. Aspettando Mercado Little Spain
“Negli States impazza la moda delle food hall”, dicevamo giusto un anno fa a proposito del boom di mercati gastronomici e spazi coperti dedicati allo street food in tutta America. Il dato emergeva, incontestabile, dall'indagine pubblicata sul Wall Street Journal in merito alla crescita esponenziale del numero di food hall nel 2016 (+ 37%), con previsione di raddoppio entro il 2019 – quasi una minaccia – a detta degli esperti del mercato immobiliare interpellati. Non a caso, specie a New York, gli ultimi mesi hanno visto inaugurare molti nuovi market tematici e food court metropolitane: tra le novità più recenti l'Urbanspace at 570 Lex, che ospita anche il Trapizzino di Stefano Callegari, mentre è atteso per la prossima primavera l'esordio di uno spazio gastronomico piuttosto insolito al Garment Center, dove protagonisti saranno nove astri nascenti della ristorazione newyorkese, con altrettante proposte innovative legate allo street food. E sempre in primavera 2019 aprirà al 10 di Hudson Yards – nell'ambito del grande progetto di riqualificazione residenziale e commerciale dell'area, che dovrebbe coinvolgere anche David Chang e Thomas Keller - l'attesissimo Mercado Little Spain di Ferran Adrià e Josè Andres: una ambiziosa food hall a tema spagnolo che porta per la prima volta i fratelli catalani sul suolo americano, in partnership con uno degli chef ispano-americani più acclamati del momento, specie per il suo costante impegno sociale.
La food hall di Munchies all'American Dream
Ma il mercato delle food hall è talmente appetibile da aver determinato la discesa in campo di un colosso editoriale come Vice, che nel suo inedito ruolo di imprenditore della ristorazione giocherà il brand Munchies per offrire ai fan del progetto editoriale online dedicato all'universo del cibo uno spazio “per mangiare proprio il tipo di cucina che la gente desidera”, spiega la prima nota di presentazione sul sito di Munchies. La food court firmata Vice prenderà forma entro la prossima primavera all'interno del nuovo centro commerciale American Dream, in fase di realizzazione (i lavori si sono protratti per 16 anni, il mall ospiterà anche diversi parchi tematici e una pista di sci indoor) alle Meadowlands nel New Jersey, proprio accanto al celebre MetLife Stadium; e affiancherà una food hall a tema kosher, oltre a un numero ingente di ristoranti e locali dislocati nel complesso, più di cento secondo le prime anticipazioni, tra tavole d'ambizione e insegne dedicate al take away. Giro d'affari previsto ingente, soprattutto grazie alla vicinanza con lo stadio di football, e 40 milioni di visitatori auspicati ogni anno.
Cosa si mangia
Vice, dal canto suo, sfrutterà lo spazio a disposizione per ospitare eventi e promuovere il brand Munchies attraverso la vendita di oggetti e gadget legati al marchio. Ma il core business dell'operazione riguarderà ovviamente il cibo, con 18 box dedicati a street food e proposte informali, una scuola di cucina per ospitare lezioni e dimostrazioni di noti chef e due ristoranti pop up, a rotazione, che potranno servire fino a 400 persone. Ancora sconosciuti i nomi coinvolti nel progetto, anche se Munchies selezionerà solo proposte affini alla linea editoriale del gruppo, che con la nuova operazione segue l'esempio di altri editori gastronomici nell'individuare ottime opportunità di guadagno nella diversificazione dell'attività, specie se legate alla somministrazione di cibo. Lo slogan già risuona chiaro e forte: “We want you to eat what we want to eat”, vogliamo garantirti la possibilità di mangiare ciò che noi vorremmo mangiare. Soddisfare cioè l'appetito del pubblico che numeroso spenderà energie tra un parco tematico e l'altro del complesso con cibo selezionato dalle voci che danno vita ogni giorno al progetto Munchies sul web, “perché se è bello leggere di cibo, è molto meglio provarlo di persona”. Sapremo tra qualche mese se la Munchies Food Hall rispetterà le aspettative.
a cura di Livia Montagnoli