Fra locali nuovi e vecchi, una fotografia del quartiere più cool di New York dell'ultimo decennio, scattata attraverso la lente della buona tavola.
I volti della gentrification
Quartiere di Brooklyn in rapidissima ascesa (anche troppo), Williamsburg è patria di artisti, musicisti e scrittori che, oggi più che mai, come muse ispiratrici, preferiscono (evidentemente) lusso e comodità al tormento del non arrivare a fine mese. Con una passeggiata su Bedford Avenue e traverse si coglie lo spirito della gentrification nella sua forma più essenziale: l'intera zona è una fiera sfilata di piccole boutique vintage, gallerie d’arte di nicchia, mercatini di antiquariato, nuovi alberghi di tendenza e bar notturni che, convivendo elegantemente con ristoranti alla moda e colossi della globalizzazione made in USA, danno vita a una vitalità difficile da lasciarsi alle spalle senza nostalgia.
La spinta verso il centro
Effettivamente, Williamsburg è stata teatro di un fenomeno evolutivo, tipico newyorkese, che prevede il fiorire di un quartiere grazie a generosi investimenti di imprenditori i quali, fiutando i trend (soprattutto, ma non solo, in ambito enogastronomico), soffiano nuova vita su realtà ricche di atmosfera, ma povere di quattrini. Ecco dunque riassunta la scalata di un’area che si presenta come un’accogliente tana per giovani che vogliono godere di vibranti attività sociali, rimanendo a a una fermata di metropolitana da Manhattan.
Indubbiamente, i collegamenti con quest'ultima sono stati galeotti nel promuovere lo sviluppo dell'area - fra le linee L, M e J della metropolitana, ferry boat che attraversano il fiume e citibike per oltrepassare il Williamsburg Bridge - e vivere in questa parte di Brooklyn è ormai come vivere in pieno centro, concedendosi il lusso di sentirsi sempre spensierati e molto, molto eclettici. Williamsburg è infatti un interessantissimo ibrido di culture e attitudini che, fondendosi insieme, hanno dato vita a uno spirito che sintetizza pop, hipster e luxury, culla dei nuovi trend newyorkesi. Il modo migliore per capire di cosa parliamo? Approfondire la conoscenza del quartiere attraverso il cibo.
Cucine del mondo
Partiamo dalla cucina italiana, tanto cara da questa sponda dell’oceano grazie all’alto numero di expat. Prima tappa obbligatoria è Lilia dove, prenotando con largo anticipo, ci si immerge in un ambiente informale, ma raffinato, con una cucina di altissimo livello; una sorta di loft con grandi vetrate e pareti bianche su tipici mattoncini esposti (New York stile Annie Hall), con un menu diviso in sezioni Pasta, Pesce e Giardino di Primavera, ovvero una celebrazione della materia prima green.
Aurora, invece, è il posto ideale per sorseggiare del buon vino, di fronte a un pollo ruspante, all’uscita dal Williamsburg Cinema: polo su Brooklyn - dato l’enorme successo è stato recentemente aperto un secondo locale in Soho - di un ristorante sui toni del legno, ideale per una cena rilassata a lume di candela. Dal menu, imperdibile l’antipasto: tagliere di prosciutto di Parma stagionato 24 mesi accompagnato da burrata fresca e un paio di bruschette con pomodorini al forno. Inoltre, pasta fatta in casa. Pezzo forte? il caratteristico giardino al coperto.
Camminando sulla Broadway
Spostandoci su Broadway, incontriamo una serie di insegne interessanti. E partiamo sempre da un italiano: Barano, che da ormai tre anni si distingue per primi piatti, atmosfera lounge e, soprattutto, mozzarella fatta in casa per assecondare i meravigliosi capricci del menu stagionale dello chef Di Meglio. Consigliato il pasta tasting con tre assaggi di primi diversi.
C’è poi Motorino, “la pizza napoletana più buona di New York", secondo Pierpaolo, che vive oltremare da ormai più di quindici anni. Uno di tre locali, pizza napoletana, forno a legna, atmosfera giovane, ingredienti made in Italy e un menu in cui la contaminazione americana ha toccato solo i nomi delle pizze.
E poi ancora il famigerato Peter Luger - la più nota steakhouse della città - il cui nome, dopo un secolo, è ancora una garanzia. Lo stile primi del novecento si respira fin dall’entrata e prosegue all’interno con lampadari e sedie in pelle; poi c'è la macelleria interna dove è possibile acquistare la carne da cucinare a casa.
Alternative carnivore
Un’alternativa più economica, la DeStefano’s steakhouse, nell’ala Est del quartiere. A differenza di Peter Luger, propone menu appositamente studiati per brunch, pranzo e dopocena; anche qui la carne la fa da regina, nonostante l’enorme varietà di pietanze sul menu, che accontenta qualsiasi tipo di clientela.
Dalle bistecche alle costolette di agnello, il passo è breve: Fette Sau, in un anfratto di Metropolitan Avenue, delizia i palati di chi non vuole evolversi in fatto di stile, ma preferisce un servizio old fashioned; a mo’ di pic nic nel bosco al centro della città, lunghi tavoli sociali in legno massiccio, su cui gli ospiti si accomodano e consumano i pasti su vassoi di alluminio e carta da forno (spoiler alert: manca il bosco). Specialità? Le costolette di maiale e le file chilometriche per accedere in un locale di meno di 70mq.
Locali dal sapore internazionale
Ma a Williamsburg è presente anche un’ampia offerta di locali dal sapore internazionale: Aska e Llama Inn propongono rispettivamente nordic cuisine e cucina peruviana dal calibro blasonato. Nel primo domina uno splendido bancone quadrato al centro di una sala che si regge esclusivamente su vetrate; cucina a vista e colori sgargianti tipici del Sud America si uniscono discretamente all’eleganza di candele e un caratteristico giardino pensile, l'assenza di tovaglie, poi, consente di apprezzare i bei tavoli in ciliegio.
Llama Inn facucina scandinava, in tutto il suo fascino essenziale, con giardino minimal e raffinato. Punto di forza, i ricercatissimi cocktail ad accompagnamento delle pietanze studiate dallo chef svedese Fredrik Berselius, che incanta con menu stagionali lavorando ingredienti dell’orto personale sul retro del locale. Solo 10 posti a sedere, è molto esclusivo.
Cafè La Esquina è invece un tappa obbligatoria per gli amanti della cucina messicana: un piccolo giardinetto con tavoli da ping pong e ristorante food truck, con menu a base di tacos e nutrita carta di cocktail messicani e tequila. Accento sull’ottimo Mezcal; “perfetto” nei mesi più caldi, come solo l’estate di New York sa offrire.
Altre mete
La passione per il food truck style è presente anche in Diner, che si concentra sulla cucina americana fra luci soffuse e poltroncine strette in un locale che sembra un caravan. Ha aperto nel capodanno 1999 in un pullman degli anni ’20 sotto il ponte di Williamsburg; lo chef è Adam Baumgart e il menu si concentra su specialità a base di insalate verdi e granchio. Per i collezionisti, è disponibile addirittura un branded merchandising. Nota: non accetta prenotazioni.
Al confine Nord di Williamsburg (bonariamente denominata Willy dai newyorkesi), in congiunzione con l’hipsterissimo quartiere di Greenpoint, è doveroso citare il Norman: ampi spazi in stile loft industriale con tanto di graffiti e menu per ogni ora del giorno, dalla colazione al dopocena, passando per l’happy hour. Disegnato dall’architetto Christina Meyer Bengtsson, che ha fuso in un’anima l’urbano e il minimalista, propone vini naturali, piatti condivisibili, ingredienti freschi con menu di stagione. Come prevedibile, i fornitori sono locali.
Tra brunch e caffè
Il vero spirito statunitense si sperimenta più che mai nel rito del brunch domenicale: il quartiere, così come Manhattan, è costellato di locali ad hoc, spesso corredati da giardinetti interni, tipico tocco di Brooklyn. Fra i migliori: Egg Shop e Meadowsweet. Da Egg Shop, come suggerisce il nome, le uova la fanno da padrone; l'ambiente è tipo casa delle bambole con toni del cipria su pareti anni ’50 e i cocktail meritano, così come le tisane e le centrifughe con frutta di stagione.
Meadowsweet invece si distingue per soffitti in legno, pavimenti in maiolica, poltrone in pelle marrone e un bancone di grande eleganza con ampia selezione di distillati; dal menu interessanti le proposte a base di anatra.
In generale, quando a New York si pensa al brunch, ci riferisce a cocktail, gastronomia a base di uova e caffè versato a iosa: la qualità di quest’ultimo non è il focus dell’esperienza. Per godersi un caffè all’americana (e non) fatto come si deve, bisogna recarsi in un coffee shop, dove ci si prende il proprio tempo su comode poltrone, di fronte a un libro o (solitamente) al proprio laptop. Williamsburg è effettivamente amata per questo rito, data la sua anima intellettuale e rilassata, e, in questo, distante dalla frenesia del centro città. Ideali in zona sono Bakeri, locale di 40 mq famoso per le sue speciali torte fatte in casa, i biscotti decorati e l’expertise dei suoi addetti ai lavori in termini di latte art; Oslo Coffee Roasters, un autentico pioniere, che solletica i passanti con una lavagnetta all’esterno del locale su cui sono indicati i vari benefici derivanti dal consumo di caffé. Posto ideale per chi è di fretta e ha bisogno di una miscela di qualità per dare una sferzata alla propria giornata (oltre che per chi è in cerca di un’alternativa premium al solito Starbucks). Per chi è colto dallo sweet tooth, invece, viene in soccorso Du’s Donuts and Coffee: dallo chef Wylie Dufresne, è un angolo dove assaporare alcune fra le migliori tipiche ciambelle americane; fra gusti classici e creativi spiccano “biscotto allo zenzero” ed “espresso e cardamomo”.
Museo del Food & Drink, food festival e la migliore vista di New York
Forse non molti sanno che Willy ospita un interessantissimo Museo del Food & Drink, il cosiddetto MOFAD, che, celebrando il cibo e la sua storia, si propone come risorsa educativa globale con l’obiettivo di ispirare le nuove generazioni, incuriosirle e connettere le persone attorno a un unico (intuibile) tema. Fra le mostre passate “Mamma ha detto: finisci sempre il riso nel tuo piatto” con la partecipazione dello chef Shirley Chung dello Steamers Co., e “Gamberetti al miele di nocciole” dello chef Jonathan Wu del Fung Tu.
Come non nominare poi gli eventi? Il quartiere si distingue per il suo riverfront: è questo il palcoscenico ideale per dar vita, ogni weekend (nei mesi primaverili ed estivi), allo Smorgasburg (www.smorgasburg.com), un food festival che ospita un gran numero di venditori locali, dove consumare prodotti a chilometro zero al suono delle onde del fiume e dei musicisti di bossa nova (che, come sempre, fa molto Brooklyn).
“If Manhattan is where we work, Brooklyn is where we play... and Williamsburg is its epicenter”, dice convinto Ben, girando gli hamburger sulla griglia del barbecue, sul rooftop di 440 Kent Ave. C’è da ammetterlo: dalle nuove torri che stanno invadendo le coste dell’East River si gode indubbiamente della miglior vista di New York.
a cura di Nicoletta De Rose
DOVE MANGIARE
Lilia - 567 Union Ave - Brooklyn - +1 718-576-3095 - lilianewyork.com
Aurora: 70 Grand St - Brooklyn, NY - +1 718-388-5100 – aurorabk.com
Barano - 26 Broadway - Brooklyn, NY - +1 347-987-4500 - baranobk.com
Motorino Pizzeria - 139 Broadway - Brooklyn, NY - +1 718-599-8899 - motorinopizza.com
Peter Luger Steak house - 178 Broadway - Brooklyn, NY - +1 718-387-7400 - peterluger.com
De Stefano's Steak house - 89 Conselyea St - Brooklyn, NY - +1 718-384-2836 - deesteakhouse.com
Fette Sau - 354 Metropolitan Ave - Brooklyn, NY - +1 718-963-3404 - fettesaubbq.com
Llama Inn - 50 Withers St - Brooklyn, NY - +1 718-387-3434 - llamainnnyc.com
Aska - 47 S 5th St - Brooklyn, NY - +1 929-337-6792 - askanyc.com
Norman - 29 Norman Ave, Brooklyn, NY - +1 347-966-2092 - restaurantnorman.com
Cafè La Esquina - 225 Wythe Ave - Brooklyn, NY - +1 718-393-5500 - esquinanyc.com
Diner - 85 Broadway - Brooklyn, NY - +1 718-486-3077 - dinernyc.com
Egg Shop - 138 N 8th St - Brooklyn, NY - +1 646-787-7502 - eggshopnyc.com
Meadowsweet - 149 Broadway - Brooklyn, NY - +1 718-384-0673 - meadowsweetnyc.com
Reunion - 544 Union Ave - Brooklyn, NY - +1 718-599-3670 - reunionyc.com
Bakeri - 50 Wythe Ave - Brooklyn, NY - +1 718-388-8037 - bakeribrooklyn.com
Oslo Coffee Roasters - 328 Bedford Ave - Brooklyn, NY - +1 718-782-0332 - oslocoffee.com
Museum of Food and Drink - 62 Bayard Street, Brooklyn, NY - +1 (718) 387-2845 - mofad.org
Du’s Donuts and Coffee - 107 N. 12th Street, Brooklyn, NY - +1 (718) 215-8770