Le pianure, colline e i passi alpini d'Italia rappresentano perfettamente la sintesi e l'unione della natura incontaminata con l'intervento dell’uomo, dando al motociclista esperienze di viaggio indimenticabili. Per non parlare delle gustose soste lungo il percorso.
Da nord a sud, l'Italia riserva ai centauri percorsi indimenticabili, strade che attraversano vallate e villaggi, accompagnano paesaggi alpini o coste frastagliate. Ecco una raccolta di alcune fra le strade più ambite dagli amanti delle due ruote, con tanto di luoghi dove sostare per una golosa pausa, fra un tornante e l’altro.
Da Vipiteno a San Candido, Alto Adige
La Valle Isarco, percorsa dalla Via del Brennero, è una destinazione assai cara ai centauri. Il caratteristico villaggio di Vipiteno è circondato da meravigliosi paesaggi alpini e vanta un centro storico medievale il cui intrico di stretti vicoli acciottolati accoglie numerose botteghe artigiane a conduzione familiare. Passato Vipiteno si attraversa la porzione meridionale della Valle Isarco, la quale, nel punto più ampio, ospita vigneti e alberi di melo che lasciano gradualmente spazio a foreste di castagni che si inerpicano lungo pendici montane. Lasciata la Strada Statale SS12, i motociclisti desiderosi di esplorare la zona possono puntare la bussola a est e imboccare la Strada Statale SS49 percorrendola per intero fino a San Candido. Si passeranno paesini caratteristici quali Valdaora di Mezzo e Dobbiaco. La ricompensa per tutti i chilometri macinati sarà una specialità tipica del luogo, i pressknödel (i canederli pressati) oppure una fetta di strudel fatto in casa, magari accompagnato da un calice di bollicine all’Hotel Posta a San Candido. Aria fresca di montagna, pascoli profumati, sole splendente e trattamento a 4 stelle. Cosa si può volere di più?
Langhe, fra vigneti e tartufi
Sulla strada tra la zona periferica di Cuneo e Alessandria, i mototuristi possono divertirsi a cavalcare i loro bolidi attraversando le Langhe, uno degli ambienti rurali più belli d'Italia, riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Sulla strada, passando per le città di Mondovì, Carrù, Dogliani, Neive, Barbaresco e Treiso, le dolci colline ricoperte di vigneti sono la culla di vini conosciuti in tutto il mondo. Strade dalle dolci curve e manto stradale perfettamente liscio, attraversano caratteristici villaggi e ottime cantine, offrendo panorami da sogno sulle meravigliose valli circostanti. Il luogo migliore dove far riposare la moto sul cavalletto e fare un goloso pit-stop è sicuramente La Terrazza da Renza a Castiglione Falletto. Destinazione ideale per il pranzo, questa informale trattoria vanta la migliore terrazza con vista sui vigneti nelle Langhe. A seconda di quanto trovato al mercato quel giorno, la cucina propone smisurate quantità di specialità locali, e riempirà il vostro calice di vini prodotti in zona. Potrete scegliere tra alcuni dei più famosi protagonisti delle Langhe: Barbera d'Alba, Barbaresco, Dolcetto d'Alba e Moscato d'Asti.
Le curve a gomito della Val Taleggio
Nelle Prealpi, lungo strade che offrono vedute mozzafiato della Val Taleggio, della Valle Imagna e della Valcava, motociclisti in gita potranno godere della bellezza del paesaggio alpino percorrendo la strada con più curve della Lombardia. Questo toboga su due ruote offre un panorama a 360° e splendide vedute ad ogni tornante. Dirigendosi a nord e imboccando la Strada Provinciale SP36, si passeranno località quali Osnago, Cernusco Lombardone e Merate. Passato appena 1 km dopo Airuno girando a sinistra si entrerà nella splendida Valle Imagna, una bellissima gola fiancheggiata da montagne ricoperte di foreste che sapranno emozionare anche i motociclisti più navigati. Superate Favirano e Torre de' Busi, si snoda una serie di curve a gomito che affaticheranno il polso destro a furia di cambiare marcia, l’ultima delle quali è Valcava, dove il belvedere ha un punto di osservazione a 1350 metri d’altitudine affacciato sull’intera Pianura Padana. Alle vostre spalle, la corona delle vette delle Alpi. Per riprendere fiato, e rifocillarsi dopo tanta emozione, sarà bene quindi affidarsi alle sapienti mani della chef Petronilla Frosio al suo Ristorante Posta a Sant’Omobono Terme, sulla Strada Provinciale SP21, non lontano dal ramo orientale del Lago di Como. Ordinate la sua leggendaria polenta taragna servita con spugnole e agnello, magari annaffiata da un buon bicchiere di Franciacorta. Se temete il colpo di sonno, sappiate che al piano di sopra ci sono deliziose camera nel B&B Soprailposta dove potreste schiacciare un sonnellino prima di riprendere il viaggio.
Appennino Tosco-Emiliano su due ruote
Non lontano da Firenze e il confine con l’Emilia-Romagna, il Passo della Colla di Casaglia collega la Valle Sieve con la Valle Lamone: abbondanza di curvoni a gomiti, salite brusche e tornanti di montagna. Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, è un paesino situato a 913 metri sul livello del mare, lungo la SS302. Da queste parti il migliore pit-stop è la Locanda della Colla, un ottimo indirizzo per motociclisti e amanti della buona cucina Toscana. Qui si viene per la maestosa grigliata mista con patate arrosto, ma il menù recitato a voce dall’oste include altre specialità regionali, quali minestre e legumi. Una volta sazi, a bordo del vostro bolide potrete lasciare la strada principale e perdervi nelle colline circostanti e strade di campagna.
Abruzzo, paradiso per biker
Attraversando paesaggi montani ad alta quota su strade che si incuneano tra boschi e borghi medievali segnati da una storia secolare, curve e tornanti zigzagano all'ombra del massiccio del Gran Sasso, tagliando attraverso la piana di Campo Imperatore, a 70 km dalla città de L'Aquila. Benvenuti in Abruzzo, un vero paradiso per motociclisti. In zona, un pit-stop per gli amanti delle due ruote (e non solo) è il Ristoro Mucciante, una macelleria in località Fonte Vetica, non lontano dal borgo di Castel del Monte, che vende al dettaglio tagli di carne ovina e suina, nonché salumi e formaggi prodotti in zona. La particolarità del luogo è che tutta la carne può essere grigliata al momento sulle “fornacelle” messe a disposizione all’esterno. La specialità della casa sono ovviamente gli arrosticini, piccolo spiedini di carne di pecora che causano forte dipendenza. Qui se ne ordinano a dozzine, e vengono consumati con spesse fette di pane casereccio e brocche di vino da tavola. Ma chi lo desidera può grigliare a proprio piacimento anche pancetta, bistecche e salsicce, e portarsi a casa ogni tipo di pecorino stagionato e affettati prodotti artigianalmente dalle aziende agricole del circondario. I posti a sedere sono rustiche panche e tavoli di legno all'esterno, con vista a 360° sulle vette appenniniche, a quota 1530 metri.
Le mille curve della Costiera Amalfitana
Classificata come patrimonio mondiale dell'UNESCO, la Costiera Amalfitana è una serie infinita di curve a precipizio sul mare: 50 chilometri di bellezza a partire dal confine meridionale della Penisola Sorrentina. È una destinazione turistica molto frequentata, con scogliere a picco sul mare e un litorale costellato di piccole spiagge e insenature, e villaggi di pescatori dai colori pastello. L'autostrada costiera SP163 tra Sorrento e il porto di Salerno si snoda in tornanti ondulati e curve a gomito, passando magnifiche ville ricoperte di bougainville, vigneti terrazzati e limoneti. Arroccato in alto, sopra le acque cristalline di Positano - la città gioiello della Costiera Amalfitana - si trova il ristorante biologico La Terra. Nella minuscola frazione di Montepertuso, a 6 km da Positano, il locale accoglierà i motociclisti con prodotti di produzione propria e pescato del giorno. Gli gnocchi fatti in casa e le verdure dell'orto appena colte sono da non perdere.
Trulli e tornanti in Puglia
Dirigendosi a sud da Bari, perfino i centauri meno avvezzi godranno nel percorrere i chilometri lungo la costa fino al Salento, la punta più meridionale dello Stivale. Sulla strada si passeranno pittoresche località balneari quali Polignano a Mare, Monopoli, Torre Canne e Ostuni. Proseguendo lungo la costa fino alla Valle d’Itria si arriva finalmente in Salento. I centauri buongustai non potranno non fermarsi ad uno degli storici “fornelli pronti” pugliesi. Questa è una tradizione che va avanti ormai da secoli. Qui, le macellerie non sono semplici macellerie, bensì anche luoghi di ristoro. La carne acquistata viene grigliata al momento e servita ai tavolini apparecchiati sul marciapiede all'esterno del negozio, o in piccole salette ricavate nel retrobottega. Queste particolari macellerie sono note in zona come fornelli pronti. Il mezzo usato per grigliare le carni è un tipico forno a legna per il pane. La cottura avviene a fuoco indiretto, le carni infilzate negli spiedi, vengono appoggiate a 45° dal lato opposto in cui si trovano i carboni ardenti; in questo modo il sapore della carne non è alterato dal grasso che colando sulla brace brucerebbe, facendo fumo. A sud di Bari, a Valenzano, a pochi chilometri dal mare troviamo la Braceria da Mimmo dove si gustano soprattutto gli gnummareddi e le bombette: sottili fettine di vitello o suino, impanate e farcite con caciocavallo, prelibatezze gustate rigorosamente con le mani. Inutile dire cosa succede in cottura al caciocavallo all'interno...
Vigneti e dignità nelle campagne di Palermo
La produzione vitivinicola nelle terre siciliane confiscate alla mafia getta un barlume di speranza per l'economia dell'isola e per la dignità della sua gente. Questo è dovuto in gran parte grazie all'etichetta Centopassi, l'anima vitivinicola di Libera Terra, divisione creata nel 2002 da due cooperative sociali che utilizzano terreni confiscati alla mafia per coltivare una varietà di prodotti, tra cui il vino. I loro rigogliosi vigneti situati a 20 km da Palermo, coprono 93 ettari tra la periferia del capoluogo e la città di Corleone. La strada SS121 e poi la SS118 curvano tra le campagne fuori Palermo, lambendo il Bosco della Ficuzza. Lasciando la Statale e dirigendosi a ovest si attraversano panorami campestri fino a Salaparuta. Risalendo a nord verso Camporeale e San Giuseppe Jato, ci sono solo vigneti a perdita d'occhio. Un buon pit-stop in zona è l'Agriturismo Portella della Ginestra a Piana degli Albanesi, situata tra le colline e i prati della Valle dello Jato intitolata all'omonima strage del Primo Maggio 1947. Il casale del XVII secolo ristrutturato è accogliente e luminoso, l'atmosfera è informale; la cucina propone piatti semplici che impiegano prodotti esclusivamente biologici (da non perdere la loro caponata). Come il vino, l'intera gamma di prodotti utilizzati in cucina - pasta fatta in casa, legumi, olio extra vergine di oliva, prodotti in scatola e salse - provengono esclusivamente dal territorio di Libera Terra.
Post Hotel - San Candido (BZ) - Benediktiner Str. 10/C39038 -0474913133 - www.posthotel.it
Bottega dei Quattro Vini - Neive (CN) - piazza Italia 2 -0173677195 - www.bottegadei4vini.com
La Terrazza da Renza - Castiglione Falletto (CN) - via Vittorio Emanuele 6 -017362909 - www.laterrazzadirenza.it
Ristorante Posta - Sant’Omobono Terme (BG) - via Vittorio Veneto 169 -035851134 -www.frosioristoranti.it
Locanda della Colla - Borgo San Lorenzo (FI) - via Faentina 69 -0558405013 - www.locandadellacolla.it
Ristoro Mucciante - Castel del Monte (AQ) - Loc. Fonte Vetica - 3398855751
La Terra - Positano (SA) - via Tagliata 14 - 089811179 - www.ristorantelaterra.com
Braceria da Mimmo - Valenzano (BA) - via Piave 70 - 0802371376 - www.braceriadamimmo.it
Agriturismo Portella della Ginestra - Piana degli Albanesi (PA) - Contrada Ginestra SP34, Km 5 - 0918574810 - www.agriturismoportelladellaginestra.it
a cura di Eleonora Baldwin