Grandi o piccole, italiane o straniere. Ecco le etichette che 28 addetti ai lavori, tra sommelier, giornalisti, wine ambassador, ci hanno consigliato per il nuovo anno.
Abbiamo chiesto ai più grandi nomi legati al mondo del vino di suggerirci, ognuno, due etichette per brindare al nuovo anno, una italiana, l'altra no. La Francia fa la parte del leone, come era prevedibile. Ma non manca qualche sorpresa. Tra grandi maison e piccole o piccolissime cantine, ecco 56 bottiglie per festeggiare il novo anno.
Donato Addesso
Sommelier
ETICHETTA ITALIANA: Haderburg Pas Dosé. Un Brindisi dal profumo intenso, sapore con marcata vivacità, a base di chardonnay 85%, e pinot nero 15). Un salto nel freddo Alto Adige che vi darà il giusto brio per un 2018 UNICO!
ETICHETTA STRANIERA: Champagne Encry. Nato da mani italiane, questo Chardonnay 100% regala un sorso di assoluto livello qualitativo, ottimo per un Brindisi “straniero” ma che allo stesso tempo parla italiano.
Roberto Adduono
Re Maurì (Salerno). Maitre e sommelier
ETICHETTA ITALIANA: L’Italia è ricca di spumanti, a denominazione e non, l’Anni 20, Greco di Tufo Metodo Classico di Cantine Di Marzo, è sicuramente tra questi. Previsto dal disciplinare, il Greco di Tufo versione spumante è poco conosciuto. Un greco al 100%, il cui bel colore dorato e brillante, i sentori di nocciola e frutta secca, la beva piena e gustosa, fanno sì che questo vino possa essere proposto sia come aperitivo che a tutto pasto, con piatti di mare e finanche con carni bianche, qualora qualche cenone prevedesse questa tipologia di piatto.
ETICHETTA STRANIERA: Espatriamo, andiamo in Slovenia a pochi chilometri dall’Italia, ed è questa la sorpresa che vi annunciavo. PURO di Movia, uno spumante fuori dai canoni. 60% di chardonnay e 40% di ribolla gialla, vendemmiato tardivamente e fermentato in barrique. Prima fermentazione con soli lieviti naturali e seconda avviata con un preparato del mosto stesso. A rendere particolare e sorprendente questo vino è però la stappatura: viene sboccato proprio quando lo si apre, capovolgendo e stappando la bottiglia in un recipiente con l’acqua cosicché tutti i lieviti fuoriescano “in apnea”. Vinoso, naturale e complesso, per chi ama vini fuori dagli schemi. Bevetelo a tutto pasto e non vi deluderà! Ah, dimenticavo, conservatelo a testa in giù! Buon 2018.
Ivano Antonini
Blend4 (Azzate - VA).Sommelier e ristoratore
ETICHETTA ITALIANA Spumante Rosé Metodo Classico Pas Dosé Erpacrife 2011 Il curioso nome dell’azienda è dato dall’unione delle sillabe dei nomi dei quattro soci titolari della cantina. Amici con la passione per le bollicine e che hanno studiato insieme alla scuola enologica di Alba. È stato il primo spumante metodo classico ottenuto dalle uve di nebbiolo ed è un pas dosé a tutti gli effetti. Piccoli frutti rossi al naso, si mescolano con note di violetta, pan brioche appena sfornato e lavanda. Palato sferzante, esuberante ma dal grande appeal.
ETICHETTA STRANIERA Champagne Brut Zero Nature Tradition Heucq P&F s.a. Siamo a Cuisles, un piccolo villaggio di 150 anime nel cuore della Vallée de La Marne. Questa azienda ha visto una svolta qualitativa con l’avvento dell’ultima generazione, la quale ha basato la propria filosofia sulla viticoltura biodinamica, per dare Champagne che siano il ritratto fedele della purezza, della finezza e della personalità. Il vitigno aziendale che la fa da padrone è il meunier. Sottovalutato fino a non molto tempo fa e utilizzato solo nel ruolo di comprimario, adesso sta brillando di luce propria, grazie a diversi piccoli viticoltori proprio come Andrè Heucq. Produttori che hanno puntato molto su di esso. Il loro Brut Zero Nature ne amplifica proprio i caratteri somatici di questa uva, in un quadro di frutta, mineralità e grande taglio sapido. Farete un figurone nel brindare al nuovo anno con gli amici.
Sara Beltrami
Magorabin (Torino) Restaurant Manager & Sommelier
ETICHETTA ITALIANA: Moscato d’Asti Bera Canelli 2016 Il Moscato sembra essere l’uva più antica di quelle coltivate in Italia. Ed essendo piemontese sarebbe impossibile festeggiare senza. Al naso Il profumo di pesca bianca e di agrumi vi avvolgerà. In bocca troverete una dolcezza delicata con finale sapido.
ETICHETTA STRANIERA Champagne Perrier Jouet Belle Epoque 2002 Secondo me è uno degli Champagne più raffinati. Nell’annata 2002 troviamo al naso una bella freschezza con note floreali e in bocca si sprigiona una grande mineralità con fruttosià che si fa sentire sul finale.
Alfredo Buonanno
Krèsios (Telese Terme - BN). Maître e sommelier
ETICHETTA ITALIANA Franciacorta DOCG Riserva “Mia” Brut Nature 2005 – Bersi Serlini Ci troviamo a Provaglio d'Iseo, nel cuore della Franciacorta, dove nasce l'azienda vitivinicola della famiglia Bersi Serlini che quest’anno festeggia 131 anni di attività. Un Franciacorta a tiratura limitata prodotto in 1.500 bottiglie, frutto di un assemblaggio di due vigne storiche di proprietà di chardonnay e pinot bianco. Per trasmettere l’elemento tecnico del vino “non dosato”, il Franciacorta è stato chiamato “Mia” che in dialetto bresciano significa “senza”, “non”. L’affinamento è stato di 2 tipi: prima sui lieviti per 60 mesi e poi, dopo la sboccatura del 2011, altri 48 mesi di affinamento col tappo di sughero, sempre mantenendo il vino nelle profonde cantine naturali di 12 metri. 108 mesi di affinamento totale per raggiungere l’armonia e la complessità che merita un grande metodo classico.
ETICHETTA STRANIERA Champagne Brut “Cuvée Louis-Aristide” - Remy Massin. La famiglia Massin è all’opera da sei generazioni nel cuore dell’Aube, sicuramente la zona più sconosciuta e sottovalutata dello Champagne, dove si estendono i 20 ettari di vigneti di proprietà. La Cuvée Louis-Aristide è uno Champagne da solo Pinot Noir vinificato solo in acciaio, frutto dell’assemblaggio di 12 millesimi diversi, dal 1995 al 2007; un vero e proprio metodo solera, sboccato a intervalli regolari e dosato a 6,5 grammi/litro. Uno Champagne di gran classe, dalla "bolla" finissima, generoso nei profumi ed in bocca.
Giulia Caffiero
28 posti (Milano). Responsabile di sala
ETICHETTA ITALIANA Revolution di ca del vent, chardonnay e pinot noir, non a caso scelto per essere accanto a un grande champagne, stessi uvaggi ma terroir totalmente diversi, siamo nella zona della Franciacorta, devo dire nulla da invidiare ai grandi vini francesi.Una bollicina che regala, se pur diverse, altrettante emozioni e complessità di sentori. Revolution perché è il primo di una serie di vini nati nel 2012 da una stagione molto calda, anche qui troviamo il legno e affinamento sui lieviti in bottiglia. Sicuramente un vino con grande longevità e eleganza tanto da soddisfare anche i più esigenti.
ETICHETTA STRANIERA Bereches Extra Brut è uno champagne da uve chardonnay e pinot noir. Siamo precisamente a Ludes, una bellissima espressione di terroir, estremamente complesso, dalle mille sfumature, a primo impatto si sente un vino che è stato vinificato in legno e gli ha regalato tanta morbidezza equilibrio e eleganza, e poi affinato sui lieviti in bottiglia per 84 mesi regalandogli quindi tanta pienezza di sentori che si rivelano piano piano nel bicchiere. Grande acidità, in bocca è fresco e balsamico.
Emilio Cremascoli
La bottega del vino (Milano).Proprietario e oste del nuovo millennio
ETICHETTA ITALIANA Franciacorta docg cuvee Animante Barone Pizzini Bollicina marcata, secca, divertente, con un prezzo poco impegnativo e poi che dire... mi ricorda Ugo Colombo patron Effervescente della Cantina!
ETICHETTA STRANIERA Salon mill.02 pas Dosé Sono uno dei pochi fortunati ad averne una dozzina di bottiglie in cantina. Bollicina raffinata, con un profumo femminile, deciso e allo stesso tempo affascinante, uno champagne come solo Salon poteva fare! Krug clos du menil 2002 a casa con cappotto!!
Gabriella Cicero
Duomo (Ragusa). General Manager
ETICHETTA ITALIANA Riserva Lunelli 2007 una bolla da bere a tutto pasto, senza limiti di carne, pesce o dessert, un grande, magistrale spumante italiano. Fatto con il meglio delle uve Chardonnay, già incanta l’occhio per i suoi riflessi dorati. In bocca, ritrovi sentori di lieviti e spezie. Potrei abbinarlo a una tartare di carne di Giuseppe Grasso, a una scaccia di melanzane e formaggio ragusano o un pesce all’acqua pazza.
ETICHETTA STRANIERA La seconda etichetta che consiglio è la Gran Cuvée Krug, uno champagne pazzesco che riunisce 120 vini di una decina di annate diverse. Un vino longevo che in bocca e al naso sa di pane tostato, nocciole, torrone, mandorle, marzapane, fino ad arrivare a note agrumate. Lo berrei anche insieme a della selvaggina o a un pollo Aia Gaia. La Gran Cuvée è una bolla da masticare e vale per festeggiare ogni migliore momento possibile dell'anno.
Andrea Gherra, Pietro Vergano, Yann Grappe
Consorzio e Banco vino e cucina (Torino)
ETICHETTA ITALIANA Moscato d’Asti Docg Canelli di Gian Luigi Bera. Il vino delle feste di fine anno italiano per eccellenza, peccato che ormai troviamo, nella maggior parte dei casi, venduto insieme al panettone a prezzo e qualità bassissima. G-L Bera invece, che oltre a essere vignaiolo è anche un grande studioso della gastronomia, produce un vino che parte da un agricoltura curata, sentita, pulita. Per un vino di grande beva e digeribilità!
ETICHETTA STRANIERA Bulles d’argiles di Jean-Louis Denois, metodo classico di un assemblaggio di chardonnay e pinot nero. Per l’esattezza è Crémant de Limoux AOP Méthode Traditionelle. JL Denoit è di origine champenoise che fa vino da 6 generazioni. Denoit però ha preferito migrare nel sud, a Roquetaillade usare i suoi savoirs faire in questa bellissima appellation di Limoux. Vino completamente privo di solfiti aggiunti e zucchero. Una bolla golosa e fine al contempo. Poi, grande rapporto qualità prezzo.
Annalisa Linguerri
Osteria Da No (Lugo di Romagna - RA). Titolare e sommelier
ETICHETTA ITALIANA Metodo Classico Albana Fattoria Monticino Rosso 100% Albana. Da vera romagnola e portabandiera quale sono non si può festeggiare senza un piccolo capolavoro di questa azienda che ogni anno stupisce per come interpreta l’Albana. 30 mesi di permanenza sui lieviti e non dosato è un vino da tutto pasto ma anche dalla beva verticale e vogliosa.
ETICHETTA STRANIERA Paul Bara Comtesse Marie De France 2005 Un Blanc de Noir ( Pinot Noir 100%) prodotto solo nelle grandi annate con permanenza sui lieviti di 10 anni. Una bolla importante elegante, originale, opulenta ottima per brindare ai nuovi propositi del 2018!
Pasquale Paky Livieri
Il Sorì (Roma). Oste
ETICHETTA ITALIANA vista la recente tendenza a riscoprire i vini rifermentati in bottiglia, farò un cambio di passo, non suggerendo l’iconica bollicina da metodo classico e mi piace l’idea di aprire le danze della serata del 31 dicembre con La Staffa: Mai sentito! Sulle colline di Jesi, precisamente a Staffolo, Riccardo Baldi dà vita a questo pet-nat giocando con uve tipiche del territorio assemblando verdicchio (80%) e trebbiano (20%). Rifermenta spontaneamente in bottiglia, grazie ai lieviti propri e si presenta persistente, a tratti spigoloso ed è in grado di tener testa a tutta la sfilza di antipasti (fritti e crudités su tutti). Gioca su note verdi dapprima e bianche poi, ricco di mineralità e sapidità, traccia tipica dei terreni di Staffolo e dei vini di Riccardo.
ETICHETTA STRANIERA Champagne Timothée Stroebel: Triptyque - Brut Nature Pourquoi Triptyque? Parce-que il y a 3 de chaque Trois vendanges: 2011, 2013, 2014 Trois cépages: pinot noir (60%), meunier (30%), chardonnay (10%) Trois terroirs: sabbia, gesso, argilla. Un vino che per la prima volta presente sul mercato, nella bagarre dei festeggiamenti non passerà sicuramente inosservato. Non suggerisco abbinamenti: stappatelo e bevetelo.
Mauro Mattei
Brand Manager
ETICHETTA ITALIANA La mia scelta italiana è per iniziare la serata o brindare con soddisfazione in casa a un soddisfacente menù di san Silvestro e vado a pescarla nel cuore di una delle più celebrate aree spumantistiche italiane: quella del Trento Doc. L’opzione cade sul Dosaggio Zero 2012 di Revì, piccola azienda a carattere familiare che opera nel contesto della spumantizzazione a metodo classico sin dall’inizio degli Anni ‘80. È un vino che nasce dall’unione di chardonnay e pinot nero e matura per 3 anni sui lieviti prima della sboccatura. Nel bicchiere srotola una componente olfattiva floreale, fragrante, e un sorso teso ma carnoso, complice l’annata.
ETICHETTA STRANIERA Per rendere la serata memorabile ed accogliere al meglio il nuovo anno mi permetto di andare in Champagne e di alimentare volontariamente un personale conflitto d’interesse, proponendo un vino di cui curo l’importazione ma che non esiste ufficialmente per il mercato italiano, essendo una sboccatura “privata” di poche decine di flaconi. Si tratta di Salon 2002 “Cuvée S” Pas Dosé. 100% chardonnay (no malolattica, no dosaggio) per un'icona assoluta della regione ed espressione topica del terroir di Les Mesnil sur Oger. Quella partorita dall’annata 2002 è una versione emblematica, in cui il grande millesimo mette a disposizione un vino austero, complesso, per certi versi cerebrale, di grande finezza. Se siete riusciti a metterne una bottiglia in casa e non avete fretta di festeggiare, non abbiate paura: è uno Champagne che può migliorare per anni, nonostante abbia già trascorso sui lieviti almeno un decennio.
Walter Meccia
Il Palagio - Four Seasons Hotel (Firenze). Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Alois Lageder Cason Hirschprunn Bianco 2015 Vino atipico per esser altoatesino, a base viognier, petit manseng, marsanne e roussanne, nasce dalla lungimiranza di Alois ne provare bacche bianche resistenti al probabile cambio climatico. Con il naso nel bicchiere subito c'è un'esplosione di aromi che vanno dalla frutta tropicale candida alla vaniglia, per poi giungere a una beva invitante e golosa che necessita di grandi abbinamenti, quali pregiati crostacei o pesci da forno e/o alla mugnaia.
ETICHETTA STRANIERA Boizel Ultime Extra Brut S.A. Mi piace consigliare questa bottiglia che può esser il connubio giusto per poter coordinare tutta la tavola della vigilia, dall'aperitivo al brindisi finale. Componente organolettica tesa e minerale accompagnata da una bollicina fine e di lunga persistenza, dona un finale gessoso e con accenno floreale molto gradevole. Buonissimo rapporto qualità/prezzo.
Alessandro Morichetti
Blogger su Intravino ed enotecario su Doyouwine.com
ETICHETTA ITALIANA A inizio Novecento, in Italia c’erano pochi gli uomini capaci di elaborare un metodo classico, forse una decina. Pietro Colla era uno di questi e una storica puntata di A tavola alle sette con Luigi Veronelli lo ricorda. Pietro Colla Extra Brut dell’azienda Poderi Colladi San Rocco Seno d’Elvio (fraz. Di Alba, nelle Langhe) si ispira a quella tradizione e a vinificarlo è proprio il nipote omonimo di Pietro Colla. Millesimato Extra Brutda pinot nero e nebbiolo, mostra nitidamente un savoir faire fuori dal comune e si lascia bere con un senso di compiutezza disarmante. Non impegnativo, sui 22-25 euro in enoteca, e molto consigliato.
ETICHETTA STRANIERA Salon 2006 è l’apoteosi dello Champagne, etichetta di culto nonché primo e ineguagliabile Blanc de Blancs della storia. Solo una etichetta aziendale, esce non tutti gli anni e non sbaglia un colpo (a parte un 2002 forse non del tutto convincente). Questo 2006 fa seguito a un altro godereccio, raffinatissimo, elegante e già pronto 2004. Se poi proprio volessimo cercare l’assoluto, il nirvana delle bolle,Salon 1996è probabilmente uno dei più grandi Champagne della storia. Quanto al prezzo, diciamo che è “importante”. Anzi, molto importante.
FabrizioPagliardi
Tra i proprietari di Remigio champagne e vino (Roma); collaboratore della Guida 99champagne
ETICHETTA ITALIANA Arcari e Danesi dosaggio zero, perché lo immagino perfetto con il cotechino e perché mi piace consigliare un Franciacorta piccolo che ha una bella idea alle spalle.
ETICHETTA STRANIERA Champagne Eliane Delalot Les Dyonisiaques, questo invece perché lo immagino perfetto per il brindisi di fine anno, si percepisce molto fresco e acido ma comunque è piuttosto dosato cosa che lo rende molto versatile negli abbinamenti un po’ azzardati che inconsapevolmente si fanno a mezzanotte. Tipo cotechino e panettone. E anche qui non posso non promuovere chi ha una idea sua e la porta avanti con il suo lavoro.
Beppe Palmieri
La Francescana (Modena). Responsabile sala e cantina
ETICHETTA ITALIANA A due passi da Modena è nata una realtà formidabile dedicata al Lambrusco e alle bollicine: su tutto la riserva del 2010 Blanc de Noirs di Cantina della Volta di Cristian Bellei.
ETICHETTA STRANIERA Pierre Legras a Chouilly e il grand cru Blanc de Blancs: grasso e corroborante, rotondo e goloso, dinamico e brillante. Due storie diverse e distanti con più di un tratto in comune: in un’europa che troppo spesso si divide, noi stiamo insieme e brindiamo con due grandi vini fatti col cuore e con passione.
Cristina Parizzi
Ristorante Parizzi (Parma) Titolare e sommelier
ETICHETTA ITALIANA: Trento Doc Riserva Pas Dosé Balter. Uno dei migliori spumanti Metodo Classico del Trentino, per un aperitivo di classe, eccellente vino da pasto, superbo e raffinato per ogni occasione. Tre anni di permanenza sui lieviti in cui Chardonnay e Pinot nero raggiungono l'equilibrato grado di complessità.
ETICHETTA STRANIERA: Champagne Brut Blanc de Noirs Boizel. Ricco e di carattere, tanto nei profumi quanto al gusto, è allo stesso tempo in grado di regalare raffinatezza ed eleganza. Lasciato riposare tre anni in bottiglia sui lieviti; fresco, ampio, setoso con una lunga persistenza.
Ramona Ragaini
Andreina (Loreto - AN). Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Una bella energia la troviamo nel Franciacorta Pas Dosé Cuvée zero dell’azienda Cenci. Ottenuto da uve chardonnay e pinot bianco presenta un perlage tanto raffinato quanto persistente ma ciò che sorprende è soprattutto la sua vivacità in bocca e la salinità! Ideale per chiudere l’anno tra amici e chiacchiere disimpegnate!
ETICHETTA STRANIERA Georges Laval Brut Nature “Cumières” Premier Cru. Mi piace pensare di chiudere l’anno con una bolla decisa e “sicura di sé”: perché si ha sempre bisogno di “grinta” per affrontare il nuovo anno! Sebbene elegante ed equilibrato non manca di energia e vigore. Dal classico assemblaggio chardonnay, pinot noir e meunièr nasce uno champagne di carattere che migliora minuto dopo minuto, sempre che riusciate a tenerlo nel bicchiere.
Arnaldo Rossi
Taverna Pane e Vino (Cortona - AR). Proprietario e sommelier
ETICHETTA ITALIANA Per l'etichetta italiana punto Barbacarlo di Lino Maga 2013 un classico che sta risalendo tra le preferenze dei consumatori. Un vino dell'Oltrepò Pavese, uve tipiche (bonarda e croatina), un po' l'ultimo dei moicani di quei produttori lì in un'area dove poi le industrie sono intervenute trasformandolo nel sangue di Giuda. È un vino storico da vigne con grande pendenza. Lino Maga ha passato la vita a difendere l'originalità del suo vino, amato da Gianni Brera e Veronelli. Un vino robusto, importante, naturale, completamente fuori dagli schemi e dai canoni normali dell'enologia, un vino senza tempo da bere e apprezzare anche da solo. Rappresenta una storia che ormai nn c'è pressoché più, fatto per durare nel tempo. A volte si trova anche leggermente mosso.
ETICHETTA STRANIERA Bulles de Roche di Thierry Germain Dom. Roches Neuves. Uno chenin blanc di Saumur. Siamo nella Loira più vera dove lo chenin può essere declinato in più versioni. La cantina scavata nel terreno tufaceo come un moderno villaggio troglodita, dona un vino che è una lama dritta e tagliente, ma al tempo stesso complesso. Bello sapido fresco acidulo e molto moderno.
Ilario Perrot
Seta Mandarin Oriental (Milano). Head sommelier
ETICHETTA ITALIANA Rosé Derbusco Cives Rosé 2011 Una bollicina più strutturata, che ha più corpo, anche per quel 100% di pinot nero. E visto che siamo tutti amanti del pinot nero tanto che qui abbiamo anche fatto una carta di soli pinot nero, la voglio consigliare.
ETICHETTA STRANIERA Delamotte Blanc De Blancs perché è una bollicina molto morbida, avvolgente che si presta per tutti i piatti, specialmente per la fine dell'anno. Insomma: una bottiglia da compagnia.
Francesco Romanazzi
Epiro (Roma). Cantiniere
ETICHETTA ITALIANA Vita 2015, Malvasia di Candia, Azienda Agricola Massavecchia. Iniziate l'anno con questo bianco dal colore arancio, brillante, godendovi una malvasia secca ma opulenta e profumata, agrumata, salina, davvero tonica e succosa, capace di accompagnare saporiti piatti di mare o pietanze di terra a base di verdure, funghi o carni bianche. Vino davvero ricco e gioioso, caldo, dalla personalità esuberante e dal carattere unico, proprio come chi lo produce.
ETICHETTA STRANIERA Saint Joseph 2016 Les Cotes, Domaine Vincent Paris. Ecco l'eleganza della syrah dal Rodano settentrionale: vino scorrevole eppure di grande impatto, dal grande sviluppo gustativo e dalla lunga persistenza, con tannini serrati ma gentili. Un sorso decisamente nobile, preceduto e accompagnato da classici profumi scuri e speziati, di pirite e mirtilli ed erbe officinali, sì classici, ma per nulla banali, e capaci di evocare tutta la nobiltà che troverete dentro questa splendida bottiglia. Con l'anatra, oppure, per finire l'anno nel migliore dei modi, col piccione.
Achille Sardiello
Pipero (Roma). Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Solo Uva Arcari & Danesi Blanc De Blancs Solo uva è un metodo classico senza aggiunta di zuccheri esogeni ed è fatto solo da uve chardonnay che hanno raggiunto la maturazione fenologica. Riserva Del Fondatore Giulio Ferrari. Scontato? No, buono. E punto sulle bollicine italiane.
Giovanni Sinesi
Reale (Castel di Sangro – AQ). Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Franciacorta il Pendio “il contestatore” lo chardonnay di Michele Loda. Siamo a Monticelli Brusati, con questa bollicina fine, persistente e tanto godibile!
ETICHETTA STRANIERA: Benoit Dehu la rue des Noyers, pinot meunier 100%. Piccolo produttore di Fossoy (v d la marne), uno champagne di carattere, un meunier per niente scontato, pulito, elegante, teso! Per ricominciare un anno nuovo direi che lui per me è l'ideale!
Dario Spezzamonte
Estro - Vino e Cucina (Venezia). Titolare e responsabile.
ETICHETTA ITALIANA Le due etichette che consiglio sono due vini non convenzionali che ho nel cuore da sempre:- Roncaie sui Lieviti 2016 Az. Agr. Menti: garganega 100% rifermentata in bottiglia col fondo, il vero vino quotidiano che da anni accompagna le nostre giornate così come le occasioni più speciali. Vino vero dalla bevibilità incredibile che rispecchia in pieno il terreno vulcanico di Gambellara. Zero solfiti aggiunti.
ETICHETTA STRANIERA Saperlipopet Damien Bureau: chenin blanc 100% Petillant Naturel sboccato a mano. Una spumante che viene dalla Valle della Loira, da Champ sur Layon in Anjou, fresco e leggero, non addizionato di zuccheri, una magnifica espressione di una delle aree più vocate al mondo, luogo di nascita di quello straordinario vitigno che è lo Chenin Blanc. Zero solfiti aggiunti.
Alberto Tasinato
ETICHETTA ITALIANA Franciacorta Docg Rosé 2013 – Bellavista Equilibrio perfetto tra il corpo del pinot nero e il garbo dello chardonnay. A Capodannoun rosè così non può che essere motivo di gioia e festa!
ETICHETTA STRANIERA: Champagne Brut Belle Epoque 2011 – Perrier-Jouët Frutto di un annata piena di contrasti, è teso, fresco e ricco allo stesso tempo!
Fabio Turchetti
Giornalista. Il Messaggero; Slow Wine
ETICHETTA ITALIANA Per l'Italia una nuova azienda del viterbese, Vigne del Patrimonio, che produce un rosso e due ottimi metodi classici, fra cui l'Aladoro: uno chardonnay Brut in purezza, fresco ed elegante al contempo.
ETICHETTA STRANIERA Uno Champagne che potrebbe risultare fin troppo prevedibile: ma il Brut Première di Roederer, che innanzitutto (va ricordato) è sempre alla portata di tutti, fra le bottiglie a grande diffusione è secondo me quella che offre sostanzialmente le maggiori garanzie, per costanza qualitativa negli anni. E con caratteristiche organolettiche comprensibili e gradite da chiunque.
Rudy Travagli
Enoteca La Torre a Villa Letizia (Roma). Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Ferrari Perlé Bianco Riserva 2006 Trento Ferrari è sinonimo di festa, è la bollicina italiana per eccellenza, Perlé Bianco Riserva è l'ultimo nato nella casa trentina, prodotto solo con uva chardonnay dei vigneti di montagna, 8 anni sui lieviti. Abbina freschezza e sapidità a morbidezza ed eleganza.
ETICHETTA STRANIERA Delamotte Brut N.M. Le Mesnil Sur Oger Una delle maison più antiche dello Champagne, datata 1760. Questo brut viene prodotto da vigneti Grand Cru per lo champagne con aggiunta di pinot noir e pinot meunier. Uno dei migliori per qualità/prezzo
Matteo Zappile
Il Pagliaccio (Roma). Restaurant Manager e Sommelier
ETICHETTA ITALIANA Maria Elisa rosè brut Negro e il Roero, tradizione e innovazione, questo metodo classico rosè a base nebbiolo è sensuale e delicato, note di spezie dolci e una delicata acidità ad accompagnare il carattere forte e complesso, io comincerei la cena del veglione così..!
ETICHETTA STRANIERA Vado in Francia con Alexandre filaine “sensuum vertigo” brut Alexandre Filaine: nel cuore di Damery un piccolo ed ambizioso produttore della Champagne produce in edizione limitatissima questa cuvée ricca di pathos e di emozione, sensazioni complesse e intense per uno Champagne “must try!”
a cura di Antonella De Santis