224 ricette per 24 ore alla scoperta dell'universo dei cocktail, nella Parigi degli anni Venti. Nel 1927 usciva in Francia il primo ricettario di miscelazione dedicato a un pubblico amatoriale, con il contributo di artisti, poeti, registi. Specchio di un'epoca un po' folle, dopo 90 anni il testo è stato ristampato da Corps Reviver. Ecco perché merita.
A ogni ora il suo cocktail. Il ricettario per amatori dalla Parigi anni Venti
La versione originale, oggi, la trovate in vendita online, sul sito di qualche collezionista o casa d'aste, a cifre che superano ampiamente le mille sterline. La data e il prestigio dell'opera giustificano la quotazione: L'Heure du Coktail è il ricettario dedicato all'arte della miscelazione edito nel 1927 dalla Paris Societe Mutuelle. 224 ricette raccolte all'epoca dai giornalisti Marcel Requien e Lucien Farnoux-Reynaud, non tanto per i professionisti del mestiere, ma ammiccando al pubblico femminile - la dedica iniziale è a Balbine, musa rappresentativa della spirito dell'epoca nella Ville Lumiere, libero, gioioso, spensierato e un po' folle - che negli anni Venti frequentava abitualmente caffè e night parigini. Pionieristica la decisione di rivolgersi al grande pubblico, con una materia fino ad allora appannaggio degli addetti ai lavori: nel 1889, Emile Lefeuvre pubblicava Méthode pour composer soi-même les boissons américaines, anglaises, italiennes, capostipite dei ricettari di miscelazione, pensato però come manuale per professionisti. Peculiare anche la scelta di suddividere i cocktail in fasce orarie tematiche, per scandire un'ideale giornata di bevute, secondo il grado alcolico e la pertinenza dei drink alle differenti occasioni per provarli: “L'iniziazione di Balbine ai cocktail in 24 ore e 224 ricette nei ruggenti anni Venti”, recita il sottotitolo dell'opera.
Ricette d'autore. Registi, poeti, scrittori: tutti pazzi per i cocktail
E proprio dal fatto che in quegli anni la Parigi bene respirasse l'allure di un mix di artisti, intellettuali, scrittori, che intorno al bancone si ritrovavano ogni giorno, dipende il valore aggiunto dell'opera: insieme alle proposte dei più celebri bartender di allora, infatti, convivono le ricette e i drink preferiti di registi, giornalisti, poeti e scrittori. Mentre per le illustrazioni l'editore si avvalse del contributo di due artisti parecchio quotati dell'epoca, Andrè Haguet e Serge. Ulteriore curiosità per cultori della miscelazione all'italiana: tra le pagine, uno dei primi riferimenti scritti alla ricetta del Negroni (inventata all'inizio degli anni Venti a Firenze, dal Conte Camillo Negroni, al Caffè Giacosa, che tra qualche giorno chiuderà i battenti), ribattezzata nel testo The Mussolini (nella riedizione del '29 diventerà Campari Mixte). E tra i contributi, ricette di Jean Cocteau, Marcel L'Herbier, Pierre Benoit, Regis Gignoux, Jane Renouardt.
La ristampa moderna. Con le pagine che cambiano colore
Novant'anni dopo, la piccola casa editrice indipendente Corps Reviver si appella alla modernità dell'opera per giustificare la prima ristampa contemporanea del ricettario: una pubblicazione per amatori, com'è proprio del target cui si rivolge Corps Reviver, che può vantare una riuscita e suggestiva riprogettazione grafica. Da qualche mese, The Cocktail Hour (edito in versione bilingue, francese e inglese) è disponibile online al costo di 25 euro, con le illustrazioni di Tony Brook e il progetto grafico di Spin, studio di design londinese, che ha ripensato la copertina, il font e le illustrazioni, sottolineando la scansione temporale del ricettario con diverse sfumature di colore, abbinate ai diversi momenti della giornata. Si parte dalle pagine più chiare e rassicuranti delle prime luci dell'alba, per arrivare al rosso intenso del rintocco della mezzanotte.
The Cocktail Hour | Corps Reviver, 2017 | 256 pagine | https://corpsreviver.com/products/lheure-du-cocktail-the-cocktail-hour
a cura di Livia Montagnoli