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Il Bar Moccia all'aeroporto Capodichino. Storia e rinascita di un'istituzione napoletana, tra pizzette e mignon

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Fondato nel 1936 a Chiaia da Giuseppina Moccia, il forno pasticceria di via San Pasquale ha recentemente conosciuto tante vicissitudini. Fino alla cessione del marchio ai Fratelli La Bufala, un anno fa. Ora il bar celebre per le sue pizzette al pomodoro riapre, ma prima sbarca all'aeroporto di Napoli. 

Bar Moccia. Una storia di famiglia

Di sicuro c'è solo che la mitica pizzetta con pomodoro e mozzarella firmata Moccia, dal 1936, presto tornerà ad allietare la colazione di tanti napoletani, e non solo. Nel capoluogo partenopeo, si sa, le vicende di tante dinastie della tradizione gastronomica cittadina finiscono con l'ingarbugliarsi una generazione dopo l'altra. Tra cambi di strategia, dispetti tra fratelli e rivendicazioni di nipoti e cugini improvvisamente coinvolti nel business di famiglia, i passaggi di proprietà sono all'ordine del giorno; come sono frequenti le separazioni in casa e il ramificarsi dell'insegna originale, pena non riuscire più a distiguere chi si fa erede dell'attività storica da coloro che del marchio sfruttano il fascino per prendere nuove strade. Ecco, l'ultimo anno del bar Moccia riassume in sé molte di queste vicissitudini.

Fondato nel 1936 da Giuseppina Moccia nei locali di via San Pasquale, il laboratorio di pasticceria e panificazione che nei decenni a venire sarebbe diventato celebre per le sue pizzette cult (e la folla di liceali, bambini, professionisti in fila per accaparrarsele) chiudeva i battenti l'estate scorsa, dopo una serie di rimpalli mai chiariti del tutto. Nel frattempo, infatti, l'attività era passata di mano ai tre figli di Giuseppina, fautori pure di una diversificazione dell'insegna sempre più orientata all'offerta di un bar a tutto tondo. E nel 2009 era arrivato un nuovo punto vendita a Posillipo (tutt'ora in attività), aperto autonomamente da Antonio, uno dei tre fratelli Romano. Mentre Pasquale rilevava per intero le quote del panificio, configurando di fatto una separazione di competenze e proprietà in seno all'insegna storica. Il bar pasticceria, invece, quello che è sopravvissuto fino allo scorso agosto, era rimasto in comproprietà, e nonostante il pubblico continuasse a premiarlo soffriva la concorrenza e la difficoltà di gestire una squadra numerosa, oltre 30 dipendenti.

 

La chiusura per cessione attività. Il marchio a Fratelli La Bufala

Fino a quando, un anno fa, all'orizzonte si è profilata l'offerta impossibile da rifiutare. Esito della trattativa: Fratelli la Bufala rileva il marchio dai fratelli Romano, investendo per la prima volta nel settore della pasticceria per assecondare la mission aziendale legata alla valorizzazione della napoletanità nel mondo. Di fatto però dall'accordo restavano fuori tanto il Panificio di Pasquale Romano che il bar di Posillipo. E infatti solo qualche mese fa, all'inizio di aprile, al civico 77 di via San Pasquale (sede del forno storico) ha inaugurato Romano Lab, l'insegna che le nipoti di Giuseppina – Romina e Giuseppina – hanno messo in piedi per tramandare l'eredità delle pizzette Moccia. Ma il brand Moccia, quello rilevato dal gruppo Fratelli La Bufala (oltre 100 punti vendita tra Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, per un fatturato annuo di circa 80 milioni di euro), che fine ha fatto?

 

Moccia a Capodichino

La buona notizia arriva dall'aeroporto Capodichino, appena eletto miglior scalo europeo nella categoria 5-10 milioni di passeggeri agli Aci Europe Awards di Parigi. Il riconoscimento, non a caso, arriva anche per l'incentivo alla valorizzazione e alla promozione turistica del territorio campano, e in questa direzione sembra procedere l'inaugurazione di Moccia Capodichino, primo step di un'operazione più complessa che entro l'autunno porterà alla riapertura della storica sede di via San Pasquale 21 sotto la gestione della holding A Cento spa (che gestisce tra gli altri anche il brand Fratelli La Bufala). L'obiettivo, insomma, è quello di rilanciare il marchio puntando sull'internazionalizzazione, senza per questo rinunciare all'originalità della proposta. Tanto che presso il punto vendita che il 20 giugno aprirà al primo piano dell'aeroporto di Napoli, nell'area partenze, confluiranno artigiani e banconisti storici del laboratorio di Chiaia. Molte delle maestranze “di famiglia”, invece, i napoletani potranno ritrovarle a ottobre al forno pasticceria di Chiaia – Moccia San Pasquale, si chiamerà - con la promessa che le ricette restino quelle di sempre. Vita, traversie e rinascita di un'istituzione partenopea.  

 

Moccia Capodichino | Napoli | aeroporto Capodichino | dal 20 giugno 

Moccia San Pasquale | Napoli | via San Pasquale, 21 | apertura autunno 2017

Romano Lab | Napoli | via San Pasquale, 77 

 

a cura di Livia Montagnoli


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