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The Vegetarian Chance. A Milano la cucina cruelty free di Pietro Leemann. La gara tra chef, gli incontri, i dibattiti

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È il Teatro Parenti, con lo spazio all’aperto dei Bagni Misteriosi, a ospitare l’edizione 2017 del festival della cucina vegetariana e vegana ideato dallo chef svizzero del Joia con il giornalista Gabriele Eschenazi. Il programma e i protagonisti. 

Il festival della cucina veg

Alla rassegna dedicata alla cucina vegetariana e vegana che questo week end torna di scena a Milano, con l’edizione 2017, bisogna riconoscere il garbo e la serietà che sono propri del suo patron, lo chef Pietro Leemann, ambasciatore della prima ora del pensiero veg e della cucina naturale, senza per questo assumere posizioni radicali. E pure The Vegetarian Chance, l’associazione fondata dal patron del Joia insieme al giornalista Gabriele Eschenazi – che una volta all’anno organizza il festival omonimo – beneficia di questa condotta discreta e professionale, che si concretizza nel concorso internazionale di cucina vegetariana e vegana dedicato agli chef, impegnati nella gara che li vedrà affrontarsi domenica 28 maggio, proprio nelle cucine del Joia. Di fatto però il festival è soprattutto un’occasione per sensibilizzare un pubblico eterogeneo alla causa di un’alimentazione cruelty free, che al Teatro Franco Parenti di Milano sarà raccontata da chef ed esperti coinvolti in una due giorni (27 e 28) di cooking show, conferenze, tavole rotonde, degustazioni tutt’altro che punitive, per scacciare l’immaginario di una cucina per adepti disposti a privarsi dei piaceri della tavola.

 

Il programma, gli ospiti

Anzi, lo spazio all’aperto dei Bagni Misteriosi, adiacente al teatro, ospiterà per tutto il weekend il Vegetarian Market, in collaborazione con il Mercato della Terra di Milano, mentre il bar di Un posto incredibile, con la cucina di Altatto, animeranno l’area ristoro. Intanto sul palco si avvicenderanno le dimostrazioni della Joia Academy e la proiezione del docufilm Food Relovution, lo show cooking dedicato al foraging di Valeria Mosca e l’interpretazione vegana dell’attivista israeliana Ori Shavit (in arrivo da un Paese dove oggi si contano oltre 400 ristoranti vegan friendly). In serata “diciamo qualcosa di vegetariano”, una “maratona culturale per ospiti inattesi e concisi”, 14 tra produttori, chef, giornalisti. Domenica invece spetterà al giornalista gastronomade Vittorio Castellani riscaldare la platea con la cucina dei rifugiati, insieme alla contadina afghana Zahara.

 

Il concorso degli chef

Ma l’ora x scatterà alle 16, quando nel foyer del teatro sarà proclamato il vincitore della sfida tra chef; in giuria Davide Oldani e Antonia Klugmann, l’epidemiologo Franco Berrino, il professore di agraria Stefano Bocchi, il giornalista Luca Ferrua. A confrontarsi col tema Gianluca Casini, Gijs Kemmeren, Rafael Rodriguez, Hitoshi Sugiura, Daniele Succi, Fabio Vacca, Andrea Valle, Lennart van Weert. Tutti alle prese con una creazione che valorizza la cucina naturale ed etica, fino alla reinterpretazione ironica e divertita dei Cappelletti in brodo (cosa nasconderanno nel ripieno?) e della Grigliata tra amici della natura di Daniele Succi. Ma in gara ci sarà anche il Perù di Rafael Rodriguez, dal Quechua di Milano, che nel piatto mette una lapalissiana Foresta Amazzonica. E l’essenziale Carota, carota, carota di Andrea Valle, nella brigata di Marco Sacco al Piccolo Lago di Mergozzo. Con arrivi dal Giappone, l’Olanda, la Germania (quella di Dusseldorf, dove lavora l’italiano Gianluca Casini). Chi vincerà?

 

The Vegetarian Chance | Milano | Teatro Franco Parenti e Bagni Misteriosi | il 27 e 28 maggio | www.thevegetarianchance.org  

 

a cura di Livia Montagnoli


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