Come ogni anno, ottobre porta con sé speranze e aspettative per il nuovo olio. Nel frattempo, la storia di uno dei migliori produttori della scorsa annata: Nicola Fazzi e l'extravergine dell'Alto Lazio.
Aspettando la nuova annata
Ci sono periodi dell'anno che, più di altri, riescono a emozionare con la loro forza rigenerante. Per chi lavora nel mondo dell'agricoltura, non esiste momento più coinvolgente dell'autunno, in cui sensi tornano a svegliarsi dopo il torpore estivo e l'aria profuma di nuove promesse. Di vendemmia e olio nuovo. Di stagioni da ricominciare da capo, da affrontare come fosse la prima volta, ma con il bagaglio di esperienze sempre più grande costruito nel tempo. La campagna olearia inizia a ingranare e, nell'attesa di degustare i primi oli, continuiamo a indagare la situazione delle varie regioni produttive con i protagonisti della scorsa annata. A distinguersi nel Lazio, nella stagione 2017/2018, due nomi ormai noti da tempo. Americo Quattrociocchi, re della cultivar itrana fuori dai confini della Dop Colline Pontine, maestro olivicolo che nel cuore del Frusinate ha creato un'azienda d'avanguardia biologica che ogni anno si dimostra sempre più capace di realizzare oli d'eccellenza, come l'Olivastro Monocultivar Itrana Bio, un monovarietale che si è aggiudicato il premio come miglior fruttato intenso nella guida Oli d'Italia 2018, grazie alla sua trama aromatica complessa ed elegante. E poi Nicola Fazzi, direttore e agronomo della cooperativa di riferimento della Tuscia Colli Etruschi, che si è distinta per la miglior performance territoriale.
L'olio del Lazio
Sono due i grandi segmenti da tenere a mente quando si parla di olio laziale: Nord e Sud di Roma. A Sud, c'è la Dop Colline Pontine, nella provincia di Latina, dove la cultivar protagonista è l'itrana, caratterizzata dal sentore netto e deciso di pomodoro con la sua foglia, erbe aromatiche e una sferzante nota di mela verde. Nella parte settentrionale, invece, culla dell'olivicoltura della Roma Antica e fra le prime are dell'Italia centrale a conoscere l'ulivo, due denominazioni: Dop Sabina e Dop Tuscia. Nel rietino, sono la carboncella dalle nuance di erbe aromatiche, mandorla e carciofo, il balsamico frantoio e la raja, tutta erba tagliata e mandorla amara, a farle da padrone. Nel viterbese, regina indiscussa è la caninese, con sentori vegetali, amara e piccante, insieme alla rosciola. Varietà a parte, il Lazio continua a confermarsi una regione sempre più interessante, anche se la produttività dell'ultimo anno si è rivelata piuttosto varia e scostante: inarrestabile la crescita delle Colline Pontine, superiori anche per l'ottimo rapporto qualità/prezzo, non sono da meno le eccellenze nelle altre due zone, dove però si è registrato un incremento qualitativo meno marcato.
A trainare la produzione locale, nella rigogliosa Tuscia è da tempo Nicola con la sua squadra. Sono stati propri gli olivicoltori della cooperativa Colli Etruschi a contribuire alla costruzione di un'identità territoriale per l'extravergine del viterbese. Insieme al direttore, ne abbiamo ripercorso la storia.
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La caninese, simbolo della Tuscia
Anche il leccino e il frantoio sono presenti fra le circa 40mila piante di ulivo distribuite sugli 800 ettari di terreno dei soci, ma è la caninese l'oliva che più di tutte caratterizza i prodotti della cooperativa, la stessa che compone al 100% l'Evo Dop Tuscia dell'azienda. “È una pianta rustica, resiste bene alla siccità e alla malattie parassitarie. È difficile da raccogliere e la produzione è alternata: ci sono anni di carica e scarica, che possiamo contenere attraverso potature e concimazioni rigorose”. In qualsiasi caso, “è parte della nostra tradizione olivicola, per cui va compresa e accettata con tutte le difficoltà del caso”. Potature annuali, quindi, “per mantenere stabile la produzione della pianta”, e concimazione azotata, “per stimolare l'accrescimento degli alberi”. In frantoio, invece, si lavora bene, “la resa non è eccessivamente alta, ma non ci possiamo lamentare. È un drupa resistente e facile da trattare”. L'impianto è un Pieralisi a tecnologia DMF (Decanter Multi Fase), “lavoriamo a due fasi senza aggiunta di acqua e stocchiamo in cisterne di acciaio inox in ambienti climatizzati, sempre a temperature controllate”.
La Dop Tuscia e la ricerca di un'identità
Da oltre 10 anni, Nicola ha deciso di fregiare una selezione con il marchio Dop Tuscia, “siamo stati fra i primi ad aderire”, con l'obiettivo di valorizzare il territorio e far conoscere il carattere della caninese al di fuori dei confini regionali. “Ci troviamo tra Toscana e Umbria, due realtà produttive arcinote e fondamentali per l'extravergine. L'obiettivo mio e dei miei soci era quello di dare un'identità all'olio della Tuscia”. La ricerca di un marchio proprio e di un mercato di riferimento, avvenuta grazie al lavoro sempre più compatto e solido della squadra. “La cooperativa è nata nel '65 grazie alla volontà di 9 olivicoltori, che fino agli anni '80 offrivano solo un servizio di molitura. Dal '90, si è cominciato a fare un po' di confezionamento di olio sfuso, che veniva venduto all'ingrosso”. È allora che Nicola entra in società, “fin da subito mi sono impegnato insieme al consiglio di amministrazione per una produzione di qualità”. A confermare il grande sviluppo della realtà, ben tre investimenti di rilievo nel frantoio, oggi un modello ad alta tecnologia, “abbiamo cambiato il modo di lavorare: i soci sono obbligati a consegnare le olive in giornata, che vengono lavorate entro massimo 8 ore”.
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La Tuscia oggi e il ritorno dei giovani
La zona oggi presenta un panorama olivicolo molto migliore rispetto a una decina di anni fa. “Gli impianti si sono modernizzati, i produttori sono più attenti, soprattutto per quel che riguarda i tempi di raccolta e molitura. Prima di entrare in cooperativa, assaggiavo già oli, e circa 90 su 100 erano difettati. Oggi, su un centinaio di oli in assaggio, se ne trovano al massimo una ventina non buoni”. Erano gli anni '90 e la comunicazione del prodotto era ancora pressoché inesistente. “La nascita della Dop ha aiutato molto il settore, così come le guide degli oli e la stampa specializzata, senza dimenticare i primi concorsi”. E anche i giovani, gradualmente, iniziano a (ri)avvicinarsi a questo mondo. Un consiglio per i neofiti? “Difficilmente ci si arricchisce con l'olio, il lavoro è duro e comporta molti sacrifici: che ci sia una gelata o un caldo torrido, si scende in campo ogni giorno. A trarne vantaggio, però, è la qualità della vita, che migliora per il ritrovato contatto con la natura”.
Il valore dell'agricoltura e il prezzo dell'olio
Quattrocento gli agricoltori che giorno dopo giorno si prendono cura delle piante alla cooperativa Colli Etruschi. Quattrocento anime che potano, raccolgono, monitorano con attenzione, si confrontano e faticano per uno stesso obiettivo. “Quando si produce olio, o qualsiasi altro prodotto, occorre ricordarsi sempre che il nostro scopo ultimo è quello di restituire dignità a chi lavora la terra, pagando loro il giusto stipendio”. Senza dover ricorrere a prezzi di vendita elevati: “Per la linea base, una latta da cinque litri costa cinquantacinque euro. Undici euro a litro”. Che per tante famiglie possono risultare eccessivi. O no? “Il consumo medio di una famiglia richiede una spesa di circa 35 euro al mese. Un caffè espresso al giorno, con la differenza che l'olio ha un valore fondamentale per la nostra salute”. Certo, ognuno è libero di spendere i propri guadagni in ciò che ritiene più opportuno, ma forse è tempo di ripensare, o quantomeno mettere in discussione, la nostra scala delle priorità. “Per l'olio della nostra automobile spendiamo spesso cifre ben più alte. E per il nostro motore quanto siamo disposti a spendere?”.
I migliori oli del Lazio
Tre Foglie
Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana - Alfredo Cetrone - Sonnino (LT) - www.cetrone.it
Olivastro Monocultivar Itrana Bio - Americo Quattrociocchi - Alatri (FR) - www.olioquattrociocchi.it
Olio Extravergine di Oliva - Antiche Terre Pacella - Sgurgola (FR) - www.oliomontilepini.it
Athos - Boni Francesca - Vetralla (VT) - www.oliotraldi.com
Evo Dop Tuscia Monocultivar Caninese - Colli Etruschi - Blera (VT) - www.collietruschi.it
Cajeta Monocultivar Itrana - Cosmo Di Russo - Gaeta (LT) - www.olivadigaeta.it
Dop Sabina – DueNoveSei - Moricone (RM) - www.duenovesei.com
Colle del Polverino Monocultivar Itrana Bio - Francesco Saverio Biancheri - Priverno (LT) - www.colledelpolverino.it
Monocultivar Itrana Bio - I Lori - Cori (LT)
Grand Cru Gioacchina Pen Monocultivar Pendolino - Ione Zobbi - Canino (VT) - www.iandp.it
Le Ciaie Monocultivar Itrana – Mandrarita - Itri (LT) - www.mandrarita.it
Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana - Oleum Summum - Sonnino (LT) - www.oleumsummum.it
Carventum Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana – Oscar - Rocca Massima (LT) - www.oscarfrantoio.it
Monocultivar Itrana Bio - Paola Orsini - Priverno (LT) - www.olioorsini.it
Monocultivar Caninese Bio - Sergio Delle Monache – Tamia - Vetralla (VT) - www.oliotamia.com
Formica Alta - Tenuta di Carma - Bagnoregio (VT) - www.concarma.com
Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana Bio - Villa Pontina - Sonnino (LT) - www.olio.villapontina.it
Due Foglie Rosse
In Monocultivar Itrana - Alfredo Cetrone - Sonnino (LT) - www.cetrone.it
Superbo Monocultivar Moraiolo Bio - Americo Quattrociocchi - Alatri (FR) - www.olioquattrociocchi.it
Eximius Monocultivar Caninese - Boni Francesca - Vetralla (VT) - www.oliotraldi.com
Io Bio - Colli Etruschi - Blera (VT) - www.collietruschi.it
Cavarossa - Cosmo Di Russo - Gaeta (LT) - www.olivadigaeta.it
Don Pasquale Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana - Cosmo Di Russo - Gaeta (LT) - www.olivadigaeta.it
Monocultivar Leccio del Corno – DueNoveSei - Moricone (RM) - www.duenovesei.com
Monocultivar Itrana - Filomena Coletta - Casino Re - Sonnino (LT) - www.casinore.it
Colle del Polverino Bio - Francesco Saverio Biancheri - Priverno (LT) - www.colledelpolverino.it
Colle del Polverino Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana Bio - Francesco Saverio Biancheri - Priverno (LT) - www.colledelpolverino.it
Etichetta Oliva Verde Dop Sabina - Frantoio Oleario F.lli Narducci - Moricone (RM) - www.frantoionarducci.it
Antinoo Bio - Gianluca Maria Lauri - Tivoli (RM)
Olitrana Monocultivar Itrana - Gregorio De Gregoris - Sonnino (LT) - www.olitrana.it
Monocultivar Coratina - Il Simposio - Nettuno (RM) - www.aziendailsimposio.com
La Cesa Monocultivar Itrana Bio - La Tenuta dei Ricordi - Lenola (LT) - www.latenutadeiricordi.net
Monocultivar Maurino - Laura De Parri - Cerrosughero - Canino (VT) - www.oliocerrosughero.it
Monocultivar Caninese - Luca Di Piero - Civita Castellana (VT) - www.aziendaagricolalucadipiero.it
Monocultivar Itrana - Luca Rossi – Sangregorio - Santi Cosma e Damiano (LT) - www.oliosangregorio.it
Olio La Macéra Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana - Michele Costantini - Sezze (LT) - www.lamacera.it
Dop Colline Pontine Monocultivar Itrana Bio - Paola Orsini - Priverno (LT) - www.olioorsini.it
Monocultivar Maurino Bio - Sergio Delle Monache – Tamia - Vetralla (VT) - www.oliotamia.com
Cocceio Bio - Tenuta Colfiorito - Castel Madama (RM) - www.colfio.it
100% Carma - Tenuta di Carma - Bagnoregio (VT) - www.concarma.com
San Sebastiano - Tenuta Di Ponio - Castelforte (LT) - www.tenutadiponio.it
a cura di Michela Becchi