Un territorio che ha fatto dell’incontro fra culture diversi il suo punto di forza, circondato da ghiacciai millenari e vallette assolate, celebre per la buona cucina e l’arte dell’accoglienza. Per la rubrica mangiare in montagna vi raccontiamo Bressanone e la Valle d'Isarco, con i migliori indirizzi per mangiare, bere e prendere un buon caffè.
La Valle d'Isarco
Una valle di transito, dove da millenni la tradizione mediterranea incontra quella nordica e mitteleuropea, fondendosi in una cultura unica. È la Valle d'Isarco, nel cuore dell’Alto Adige, un territorio vario, in cui si passa da ghiacciai millenari e vette altissime a vallette pianeggianti e assolate, ricche di vigneti e frutteti.
Il comprensorio della Valle d'Isarco va dalla foce del fiume Isarco al Brennero, fino al suo sbocco nell'Adige, a Bolzano. In realtà è una macro area suddivisa in tre zone: Salto-Sciliar, a sud ovest, la Valle d'Isarco vera e propria, che si estende nella parte centrale e verso est, e Wipptal, o Alta Valle d'Isarco, che parte da Fortezza e si allunga fino a Innsbruck. Nella Valle d'Isarco troviamo degli splendidi e antichi comuni come Chiusa, Ponte Gardena e il capoluogo, Bressanone: cittadine che sanno accontentare anche i turisti più esigenti.
Valle Isarco
Cosa vedere a Bressanone
Nel punto in cui il fiume Rienza confluisce nell’Isarco nasce Bressanone, la città più antica del Tirolo. Fondata nel 901, tre secoli prima che l’intera zona diventasse ufficialmente “Contea del Tirolo”, deve la sua fortuna alla predilezione delle autorità religiose per queste terre, che ne fecero uno dei molti principati ecclesiastici europei, luogo di scambio artistico e culturale.
Via Portici Maggiori, Brassanone
Sono molte le attrattive che Bressanone e i suoi dintorni offrono. La sua Cattedrale, il Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano, imponente chiesa in stile barocco costruita a partire dal XIII secolo (ma i lavori sono continuati fino al XX secolo), ospita una scultura di Hans Leinberger risalente al 1520 circa. Il Duomo è circondato da altri edifici religiosi con cui è collegato, come la Chiesa di San Michele e la Torre Bianca, alta 72 metri, che si trovano sul lato nord ovest, o il Chiostro sul lato sud, le cui 15 arcate contengono affascinanti affreschi gotici risalenti al XIV e XV secolo. Da qui, una porticina permette di entrare in un’antica cappella, la Chiesa di San Giovanni, che custodisce diverse opere d’arte in cui è ritratto Vescovo di Bressanone, divenuto poi papa Damaso II.
Bressanone, piazza Duomo
Giardini, fontane e percorsi panoramici a Bressanone
Anche le opere civili di Bressanone non lasceranno delusi i visitatori, come le tante fontane che decorano gli spazi cittadini – da visitare quella di piazza Duomo, creata dall'artista Martin Rainer – o lo spazio dedicato al verde, con il Giardino dei Signori, adiacente al Palazzo Vescovile, che nei mesi caldi rende questa parte di Bressanone un piccolo angolo di paradiso.
Per chi ama i paesaggi naturali consigliamo anche la Karlspromenade, lungo la costa est di Bressanone, nella frazione di Millan, una storica passeggiata che attraversa frazioni e boschi, costruita nel 1903 in onore dell'imperatore Carlo I d'Austria. Partendo da Bressanone, inoltre, sono tanti i punti di interesse naturalistico da visitare, dal parco Puez-Odle - riserva protetta e Patrimonio dell'Umanità - alle suggestive gole di Burkhardklamm, fino alle splendide cascate di Stanghe, a Racines, vicino a Vipiteno.
Piste da Sci della Valle Isarco
Sport e piste da sci
Per gli amanti degli sport invernali ci sono le vicine piste di sci di Valles e Maranza, ma soprattutto quelle della Plose, una montagna alpina che conta diverse vette sopra i 2500 metri, considerata una delle porte sulle Dolomiti. Questo comprensorio vanta itinerari di diversa difficoltà, con 11 tracciati facili (azzurri), 22 medi (rossi) e 9 difficili (neri): fra questi, anche la più lunga discesa dell'Alto Adige, la pista Trametsch, percorso da 9 chilometri con un dislivello di 1400 metri e bruschi cambi in pendenza.
Bressanone è anche un punto di riferimento per lo slittino, con la pistaRudirun lunga ben 11,7 chilometri; per lo sci da fondo, per le passeggiate con le ciaspole - che si possono effettuare anche nel suo territorio comunale - per il pattinaggio su ghiaccio e per l’hockey.
Speck Alto Adige DOP
La cucina della Valle Isarco
Completamente immersa nel contesto tirolese, la cucina di Bressanone è caratterizzata da alcuni piatti comuni alla gastronomia altoatesina, sintesi a sua volta delle tradizioni italiane, austriache e ladine. Qui si cucinano specialità diffuse anche fra le popolazioni di lingua tedesca, come ilbrezel (chiamati anche brezen o laugenbrezel), i crauti (sauerkraut) e i würstel o (delle tipologie frankfurter owiener), ma anche lo strudel della tradizione asburgica e il rösti, legato alla cucina svizzera e nordeuropea. Molte di queste pietanze sono comuni anche alle valli trentine, per la secolare unione del Trentino con l'Alto Adige.
Canederli o Knodel
Tra i primi piatti, per esempio, ci sono gli spätzle, gnocchetti di origine sveva, solitamente conditi con burro e speck, ma anche i canederli (knodel), diffusi non solo in diverse regioni italiane ma in quasi tutti i paesi dell’Europa centrale, e gli schlutzkrapfen, delle mezzelune ripiene di spinaci e ricotta. Molte sono poi le zuppe tipiche, a base di legumi e cereali, fra cui la gerstensuppe, una zuppa d'orzo con patate, speck, sedano, carote e cipolle, ma anche quelle a base di carne come il gulash ungherese. Tipica dell'Alto Adige è anche la polenta nera o schwarzplenten, fatta con il grano saraceno.
Spätzle
In Tirolo c'è una forte tradizione di lavorazione delle carni per la loro conservazione: qui nasce il celebre Speck Alto Adige Dop, ma anche coppe, lardo, prosciutti e i kaminwurzen (o kaminwurz), salamini affumicati solitamente preparati con carne di manzo e speck di maiale, ma che si trovano anche a base di capriolo, cervo e agnello.
Graukäse
Fra i formaggi spicca lo Stelvio Dop (o Stilfer) ma anche altre specialità come il graukäse, l’hochpustertaler, la stanga di Dobbiaco, il formaggio di montagna di Sesto.
La zona abbonda anche di dolci: oltre al già citato strudel, qui si mangiano anche i krapfen e lo strauben, una ricetta originaria della Baviera, creata versando la pastella (a base di farina, burro, latte, grappa, uova) nell'olio bollente, in modo da formare una sorta di salssiccia arrotolata, poi ricoperta di zucchero a velo e accompagnata da marmellata di mirtilli.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Anna Stuben dell’Hotel Gardena (Ortisei)
Atmosfera romantica con cena a lume di candela e ambiente raffinato per il ristorante all’interno del Relais & Chateaux Gardena. La cucina di Reimund Brunner è elegante e curata, volta a esaltare i sapori delle materie prime con creatività. Tra i vini referenze nostrane ma anche ottime etichette dall’estero. Servizio impeccabile affidato a Franz Lageder. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Kleine Flamme (Vipiteno)
Una cucina ricca di contaminazioni, che mette insieme con sapienza ingredienti e sapori da tanti diversi paesi, eredità dei viaggi dello chef Burkhard Bacher che dà vita a un menu sorprendente e a tratti divertente. L’ambiente è curato ma non troppo formale, il servizio di sala ben gestito dalla moglie Annelise. Particolarmente bello il giardino delle erbe in cui pranzare d’estate. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
La Passion (Vandoies)
Solo cinque tavoli in questo locale all’interno di una stube del ‘500 (la camera principale della casa altoatesina, che prende il nome dalla grande stufa centrale), per cui vi consigliamo di prenotare. La proposta gastronomica è legata al territorio, con piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna basati su ottimi prodotti locali. Diversi i menu degustazione, con buona scelta per i clienti vegetariani. Carta dei vini ben costruita, con ampia scelta anche alla mescita. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Lerchner’s (San Lorenzo di Sebato)
La famiglia Lerchner accoglie i suoi ospiti con cortesia e competenza all’interno di una hofschenke, una tipica osteria locale con annessi maso e abitazione. In tavola la gran parte degli ingredienti è autoprodotta mentre il resto viene da una filiera corta. Il menu si basa su piatti di terra ben pensati e curati nei dettagli, tutti tesi a omaggiare le antiche tradizioni dell’Alto Adige, senza perdere di vista leggerezza e creatività, anche quando si tratta di dessert. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Patscheiderhof (Renon)
Un luogo dove gustare appieno la cucina classica altoatesina, all’interno del maso della famiglia Rottensteiner, situato sull’altopiano di Renon. La proposta gastronomica si basa su una rigorosa selezione dei migliori salumi e formaggi locali e su pochi ma ben eseguiti piatti tradizionali, da accompagnare con il rosso della casa o scegliendo qualche etichetta regionale dalla carta dei vini. Golosi e invitanti i dolci. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Pretzhof (Val di Vizze)
Una stradina tortuosa che attraversa paesaggi incantevoli porterà i più curiosi da Vipiteno verso la Val di Vizze, richiamati dalla fama del rifugio (ma anche maso, bottega, ristorante) della famiglia Mair. Qui l’alta qualità sposa l’abbondanza e la creatività non toglie spazio agli ottimi ingredienti locali. I piatti sono gustosi e raffinati, i sapori ben esaltati e precisi. Immancabili gli abbinamenti di formaggi e vini, proposti dal patron Karl Mair. Anche la carta dei vini merita un’attenzione particolare, con chicche difficilmente reperibili altrove, grazie alla spasmodica ricerca del patron nelle cantine di quasi tutta Europa. Tre Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Schöneck (Falzes)
Un indirizzo di riferimento in attività da oltre 50 anni, immerso in un’atmosfera fantastica grazie al bosco che circonda il locale. Il menu - prevalentemente di carne ma con qualche sorpresa di pesce - è un inno ai prodotti del territorio, esaltati in piatti mai troppo elaborati che puntano sulla semplicità e sulla pulizia dei sapori. Ottimi i dessert, giocati sull’equilibrio fra dettami classici e spunti fantasiosi. Carta dei vini ampia, con referenze regionali ma non solo. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
La Tor (La Villa)
Un enorme forno a legna, uno dei pochi destinati alla pizza in tutta la valle, caratterizza questo indirizzo di La Villa. Lievitazioni di 24 ore e farine selezionate per un prodotto fragrante e profumato, farcito con topping creativi e sorprendenti. In menu anche piatti della tradizione, ben eseguiti e curati in ogni dettaglio. Da bere ottime birre artigianali e qualche etichetta locale. Uno Spicchio nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
La Sieia (San Cassiano)
“Segheria”, dal ladino, è il nome di questa pizzeria a oltre 1500 metri di altitudine, ai piedi dei massicci Lavarella e Counturines. L’arredamento, armonico ed elegante, è ispirato ai principi del Feng Shui, mente l’accoglienza è calda e cordiale. Le pizze sono saporite, fantasiose, condite con ingredienti semplici ma abbinati in modo sorprendente. Da bere etichette di qualità sia sul versante birra che su quello dei vini, sebbene la scelta non sia ampissima. Una Spicchio nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA FOODIES 2016
Rifugio Bamby (La Villa)
Accoglienza calorosa e cucina della tradizione dolomitica per questo rifugio suggestivo. Il menu ruota intorno alla carne, autoprodotta con metodi biologici dai proprietari ed esaltata in pietanze semplici ma ben pensate. Da non perdere gli hamburger e le tagliate. Interessanti anche le proposte più classiche, di cui abbonda la parte dei dessert. Bellissima terrazza da cui godere di una vista mozzafiato.
Armentarola (San Cassiano)
Una delle tavole più apprezzate di San Cassiano, con orto biologico annesso e confortevole albergo dove trascorrere qualche notte. La cucina è incentrata sui sapori classici con un occhio sempre rivolto alla leggerezza. Ottimi i taglieri di salumi e formaggi composti grazie alla ricerca dei proprietari presso i produttori locali. Piacevole dehors estivo dove fare colazione e pranzare.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE
Acherer Patisserie Blumen (Brunico)
Situata nel cuore di Brunico, la pasticceria Acherer è un locale luminoso ed elegante, con una grande vetrina zeppa di ogni prelibatezza. Qui le parole d’ordine sono innovazione costante, ricercatezza e cura maniacale dei dettagli. Pasticcini di ogni tipo, torte e mignon, macaron, biscotti, tavolette e creazioni di cioccolata lasceranno i clienti stupiti, non solo per la pietanza in sé ma anche per gli originali packaging. Tre Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
5 o’clock (Brunico)
Pasticceria a due piani, situata in una delle vie più centrali della cittadina altoatesina. 5 o’clock propone dai dolci, più classici (torte, mignon, pasticcini) ai più fantasiosi, ci sono le bellissime scatole di tè abbinate ai pasticcini, ma anche al corredo per ottenere una bevanda perfetta in casa. Punto di forza della pasticceria è il cioccolato, in un assortimento incredibile che va dalle praline alle tavolette, fino alle sculture. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Fink (Bressanone)
Proposta gastronomica a tutto tondo per quello che, lungi dall’essere il classico bar, è un locale polifunzionale. Qui si gusta dalla colazione - con il pane speziato locale, ma anche cornetti e brioches classiche accompagnate da caffè intensi e aromatici - fino al pranzo a base di piatti freddi, insalatone e taglieri, passando per la merenda con torte, crostate e biscotti, fino all’aperitivo a base di cocktail e stuzzichini salati. Particolarità del locale è l’assortimento di miele di elevata qualità. Due Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Stadtcafè (Brunico)
Locale centralissimo, con piccola sala all’entrata per le consumazioni veloci e grande ambiente interno dove rilassarsi gustando specialità della pasticceria più classica. Il caffè, dall’aroma elegante e avvolgente, è preparato alla perfezione, il cappuccino è schiumoso e soffice, ma sono ottimi anche gli infusi e le cioccolate calde. Il tutto si accompagna perfettamente con i fragranti lieviti, le torte e i biscotti. Per pranzo panini gourmet, tramezzini, insalate e piatti freddi. Ampia l’offerta per l’aperitivo. Due Chicchi e Tre Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
indirizzi
Acherer Patisserie Blumen | Brunico (BZ) | via Centrale, 8b | tel. 0471 4410030 | www.acherer.com
Armentarola | San Cassiano (BZ) | via Pre de Vi, 12 | tel. 0471 849522 | www.armentarola.com/it/hotel-alta-badia
Anna Stuben dell’Hotel Gardena | Ortisei (BZ) | via Vidalong, 3 | tel. 0471 796315 | www.gardena.it/it/ristorante-gourmet-anna-stuben.asp
Fink | Bressanone (BZ) | via Portici Minori, 4 | tel. 0472 834883 | www.restaurant-fink.it
Kleine Flamme | Vipiteno (BZ) | Città Nuova, 31 | tel. 0472 766065 | www.kleineflamme.com/it
La Passion | Vandoies (BZ) | via San Nicolò, 5 | tel. 0472 868595 | www.lapassion.it/it/benvenuti.html
La Sieia | San Cassiano (BZ) | strada Berto, 61 | tel 0471 849517 | www.lasieia.com/it
La Tor | La Villa (BZ) | via Colz, 9 | tel. 0471 844091 | www.la-tor.it/it
Lerchner’s | San Lorenzo di Sebato (BZ) | via Runggen/Ronchi 3A | tel. 0474 404014 |
Patscheiderhof | Renon (BZ) | Loc. Signato, 178 | tel. 0471 365267 | www.patscheider-hof.com/it
Pretzhof | Val di Vizze (BZ) | Frazione Tulve, 259 | tel. 0472 764455 | www.pretzhof.com/index.php
Rifugio Bamby | La Villa (BZ) | Pista, 16 | tel. 329 954 0054 | www.rifugiobamby.it
Stadtcafè | Brunico (BZ) | via Centrale 26 | tel. 0474 555 152 | www.stadtcafe.it
Schöneck | Falzes (BZ) | via Schloss Schöneck, 11 | tel. 0474 565550 | www.schoeneck.it
5 o’clock | Brunico (BZ) | via Centrale, 31 | tel. 0474 555 152 | www.five-o-clock.it
a cura di Francesca Fiore
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