Ha cominciato a bordo di una nave, poi è diventato (molto) famoso. E ora torna a collaborare con una nota compagnia di navigazione, questa volta come guest star. Così gli ospiti della crociera potranno assaggiare i piatti firmati da Barbieri durante la cena di gala. All’insegna del made in Italy.
All’inizio della storia, il mare. Cucinare a bordo
Era il 16 dicembre 1979. Bruno Barbieri allora era poco più che un ragazzo di belle speranze, che si imbarcava a bordo di una nave da crociera per il suo primo servizio da cuoco, terzo cuoco di bordo, per essere precisi. Nelle acque spagnole il giovane Barbieri cominciava un percorso che l'avrebbe portato a collezionare soddisfazioni e successi, con Gualtiero Marchesi in cima alla lista dei cuochi italiani più stellati di sempre. Poi è venuto il successo televisivo: i riflettori di Masterchef e la notorietà. Ma il primo amore non si scorda mai. E allora, mentre progetta gli ultimi dettagli per l'apertura del nuovo ristorante a Bologna, eccolo salire nuovamente a bordo, grazie al sodalizio con Costa Crociere. Da gennaio, gli ospiti imbarcati su una nave della flotta della celebre compagnia italiana potranno gustare i piatti più cari allo chef durante le tradizionali cene di gala.
La cena di gala firmata Barbieri
Dieci portate che affondano le radici tra i ricordi gastronomici di Barbieri e la sua consuetudine con la cucina d’italiana; nell’elaborare il menu per un parterre di ospiti piuttosto eterogeneo, lo chef ha tenuto conto delle diverse nazionalità, con l’obiettivo di esaltare la tradizione tricolore così che tutti fossero in grado di apprezzarne la creatività, la modernità e la semplicità insieme. La sequenza di piatti alternerà così pietanze a base di pesce e ingredienti regionali come il taleggio, la fregola sarda o la mostarda di frutta, abbinando anche suggestioni esotiche, dal chutney di pomodoro, cipolla e mango (servito con le polpette di patate e spinaci ai pistacchi) allo shaker di sedano rapa con tortino di cicoria amara, coriandoli di sesamo, mandorle al fior di sale.
Ma lo spunto decisivo che ha ispirato lo chef emiliano nella messa a punto di un menu che cerca di interpretare il gusto di 5mila commensali ogni volta è stato il desiderio di mappare l’Italia gastronomica, portando in tavola tutti quei piccoli produttori che rappresentano l’eccellenza e la varietà dei territori della Penisola (e sembra proprio che le stesse premesse daranno vita all’annunciato ristorante bolognese di Barbieri). Le direttive dello chef saranno messe in pratica per ogni servizio da una squadra di circa 200 persone, che comprende anche la brigata di cucina di Costa Crociere, guidata da Fabio Cucchielli.