Crisi della carta stampata, emorragia di lettori, e tutto si sposta sul web. A farne le spese anche Elle a Tavola, costola dedicata al cibo e al lifestyle della celebre rivista francese, che chiude a due anni dalla prima uscita in edicola. Cosa è successo?
Elle a Tavola. Due anni di food magazine
Due anni. Tanto è durata l'avventura della rivista Elle a Tavola, bimestrale della Hearst Magazine Italia dedicato all'arte del buon mangiare, del bere bene e del vivere con gusto. Uno stop emblematico della crisi di un settore – quello della carta stampata – che fa fatica a sopravvivere, penalizzato spesso da scelte editoriali che non concedono scampo: bisogna fare numeri e contrastare l'emorragia di lettori, che accorrono in forze al digitale. Ma è la concomitanza con il secondo compleanno in edicola a rendere più amaro lo stop di Elle a Tavola, periodico femminile guidato da Anna Bogoni, recentemente coinvolto negli appuntamenti di Expo con una serie di incontri dedicati alla cucina regionale (una parte consistente del bimestrale è da sempre il ricettario), allo stile della tavola e al galateo del vino.
Pillole gastronomiche e consigli per l'uso di cui la rivista, nata come costola tematica di Elle (storica rivista francese fondata nel 1945), ha fatto un vanto in questi due anni di attività: ricette, indirizzi segreti, menu a tema e itinerari del gusto, così si presentava alle sue lettrici alla fine del 2013 il nuovo food magazine curato dalla redazione di Elle.
Cos'è cambiato. Dal successo di vendite allo stop
All'epoca la rivista esordiva in grande stile assoldando Viviana Varese per curare la rubrica dedicata al prodotto del mese, rivendicando sin dal primo numero la volontà di rappresentare molto di più di un ricettario, qualificandosi come voce autorevole per raccontare la mania contemporanea per il cibo. Ma, a quanto pare, i buoni propositi non sono stati sufficienti, e la Hearst ha deciso di tornare sui suoi passi. Mentre dovrebbe sopravvivere la sezione digitale del brand, ancora ben visibile sulla barra di navigazione di Elle.it. Sul portale web le lettrici orfane del bimestrale potranno continuare a consultare ricette, leggere approfondimenti, curiosare nella vita degli chef, consultare i tutorial tramite un pratico database. Ma non sarà che proprio le infinite possibilità offerte dal web hanno contribuito a firmare la condanna a morte della rivista cartacea? Il bandolo della matassa è tutt'altro che semplice da sciogliere.
Eppure solo un anno fa, in occasione del primo compleanno, Hearst Italia e la direttrice Anna Bogoni festeggiavano i successi dei primi dodici mesi di uscite con uno speciale dedicato all'alta ristorazione. E oggi suonano amare le parole di Tatiana Salour, publisher dell'editore internazionale, rilasciate proprio in quell'occasione: “Sul fronte raccolta pubblicitaria, Elle a Tavola è in linea con gli obiettivi prefissati. Sfogliando il giornale, si può notare che stiamo lavorando su una raccolta pubblicitaria mirata, legata all’impostazione del giornale. Premesso questo, non possiamo che dirci soddisfatti dei dati e dei risultati raggiunti quest’anno”. Allora si dichiaravano 35mila copie diffuse, 75mila tirate, tanti progetti e l'implementazione del canale digitale. Cosa è cambiato nell'ultimo anno?
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