Gli ispettori della Rossa fanno mancare alla Spagna il riconoscimento più atteso: niente festeggiamenti sperati in casa Aduriz. Ancora 8 ristoranti in vetta, mentre sale di due unità il computo dei bistellati. Prima stella per Hoja Santa, format messicano firmato Adrià.
Un'edizione senza colpi di scena. Delusione Mugaritz
E anche quest’anno il Mugaritz resta fermo a quota due. È una situazione che si ripete uguale a se stessa da qualche anno il dato più rilevante di un’edizione povera di colpi di scena e avara di stelle. Mentre tutta l’Italia gastronomica aspetta con trepidazione la cerimonia di presentazione della Rossa (quest’anno posticipata al 10 dicembre), il percorso della guida Michelin in Europa e nel mondo prosegue spedito, ma non sempre mette tutti d’accordo. Ancora una volta, era tutto pronto per festeggiare la promozione (meritata) del celebre ristorante basco guidato da Andoni Luis Aduriz – uno degli chef più apprezzati nel mondo, simbolo dell’alta cucina iberica – che invece sconterà ancora un anno di purgatorio, confermando le due stelle (ma sono le pagine di El Mundo a esplicitare un dubbio condiviso: “Quante stelle avrebbe oggi il Mugaritz se fosse sul suolo francese o tedesco?”).
I nuovi bistellati. A Madrid e Maiorca
D’altronde il computo dei tristellati resta invariato: l’edizione 2016 della Michelin dedicata alla ristorazione di Spagna e Portogallo – presentata poche ore fa a Santiago di Compostela, davanti alla platea di chef riuniti nelle sale sfarzose dell’Hostal de los Reyes Catolicos – fotografa 8 ristoranti al comando (tutti sul suolo spagnolo), gli stessi degli ultimi due anni (l’ultima ascesa importante fu quella di David Munoz con DiverXo nel 2014, che riportava le Tre stelle a Madrid). Segue la compagine dei bistellati – 23 in tutto – che accoglie due nuove insegne: il Coque di Humanes di Madird, guidato da Mario Sandoval, e il ristorante Zaranda dell’Hotel Castell Son Claret di Es Capdellà sull’isola di Maiorca, guidato dallo chef Fernando Perez Arellano.
Un equilibrio costante. E a Barcellona c'è Hoja Santa
A bocca asciutta l’enclave gastronomicamente più celebrata, quella dei Paesi Baschi, che può dirsi soddisfatta solo per la promozione al circolo degli stellati del ristorante Zarate di Bilbao, insignito con la prima stella; ma sempre nel capoluogo basco è palpabile la delusione per il Nerua di Josean Alija, ancora alle prese con la prima stella nonostante l’apprezzamento trasversale della critica locale e internazionale.
Niente sorprese nemmeno in Galizia, una regione che ancora stenta a recuperare terreno agli occhi degli addetti ai lavori (almeno a confronto con aree ben più premiate come i Paesi Baschi e la Catalogna) e quest’anno è stata scelta dall’organizzazione per far da cornice alla cerimonia ufficiale. A Santiago il campione locale si chiama Marcelo Tejedor, che ottiene la prima stella per un originale format di Gastrobar che attualizza e apre all’influenza fusion asiatica l’esperienza consolidata di Casa Marcelo.
Ma le prime stelle – 15 novità, una in Portogallo, che portano il computo totale a 157 insegne – arrivano anche per Hoja Santa, format messicano messo in piedi a Barcellona dalla premiata ditta Adrià e per uno chef galiziano trapiantato a Madrid, Manuel Dominguez, con Lua, che incrementa il numero degli stellati nella capitale spagnola (ancora a bocca asciutta StreetXo, di David Munoz). Ma cosa succederà in Italia tra due settimane? Gli ispettori saranno più generosi con i nostri chef? Il conto alla rovescia è già cominciato.
a cura di Livia Montagnoli
Tre Stelle
El Celler de Can Roca. Joan Roca (Girona)
Arzak. Juan Mari Arzak (Guipúzcoa)
Akelarre. Pedro Subijana (Guipúzcoa)
Martín Berasategui (Guipúzcoa)
Sant Pau. Carme Ruscalleda (Barcellona)
Diverxo. David Muñoz (Madrid)
Azurmendi. Eneko Atxa (Larrabetzu)
Quique Dacosta. (Dénia, Alicante)
Due Stelle
Coque (Humanes, Madrid)
Zaranda (Maiorca)
Aponiente. Ángel León (Cádiz)
Dani García (Málaga)
M.B. Martín Berasategui (Santa Cruz de Tenerife)
El Portal. Francis Paniego (La Rioja)
Santceloni. Óscar Velasco (Madrid)
Abac. Jordi Cruz (Barcellona)
Miramar. Paco Pérez (Girona)
Mugaritz. Andoni Luis Aduriz (Guipuzcoa)
Atrio. Toño Pérez (Cáceres)
Lasarte. Martín Berasategui (Barcellona)
La Terraza del Casino. Paco Roncero (Madrid)
El Club Allard. María Marte (Madrid)
Sergi Arola Gastro. Sergi Arola (Madrid)
Ramón Freixa. Ramón Freixa (Madrid)
Casa Marcial. Nacho Manzano (Asturie)
Les Cols. Fina Puigdevall (Girona)
Enoteca. Paco Pérez (Barcellona)
Moments. Raül Balam (Barcellona)
I nuovi stellati
Kabuki Raw (Casares, Málaga)
Sollo (Fuengirola, Málaga)
Messina (Marbella, Málaga)
Acanthum (Huelva)
Disfrutar (Barcellona)
Hoja Santa (Barcellona)
Tresmacarrons (El Masnou, Barcellona)
Emporium (Castelló d’Empuries, Girona)
El Ermitaño (Benavente, Zamora)
Villena (Segovia)
El Rincón de Juan Carlos (Los Gigantes, Tenerife)
Zarate (Bilbao)
Lúa (Madrid)
Casa Marcelo (Santiago)
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