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E se sul vino il Regno Unito facesse sul serio? Aumentano produttori e cantine

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Sono ben 65 le richieste arrivate nell'ultimo anno dagli aspiranti produttori di vino sul suolo di Sua Maestà. Pesa la domanda crescente di prodotti locali: attualmente sono 135 le cantine presenti in Inghilterra e Galles. 

Non solo mercato di destinazione. Adesso il Regno Unito si scopre anche produttore di vino. L'Hmrc (Her Majesty’s Revenue and Customs) fa sapere che solo nell'ultimo anno ha ricevuto 65 richieste da parte di aspiranti produttori di vino, in crescita del 41% rispetto all'anno precedente. Come si spiega il fenomeno? All'improvviso i giovani inglesi avrebbero scoperto il piacere di coltivare la vite? Probabilmente a spingere l'offerta è stata la crescente domanda di prodotti locali, che non riguarda solo il vino, ma un po' tutti i settori, anche quelli più tradizionali. Come ad esempio la birra: il numero di microbirrifici è in aumentodel 24%, passando da un totale di 291 a 361. In grande spolvero anche le distillerie artigianali, il cui numero negli ultimi 12 mesi, si è addirittura triplicato.

"Il Regno Unito ha già una forte reputazione internazionale per la sua birra, il sidro, il gin e il whisky” è il commento rilasciato al magazine The Drink Business di Gabriel Pietra, responsabile business development del gruppo The British Bottle Company“ed è bello vedere che l'industria del vino sta recuperando in fretta." Secondo il gruppo English Wine Producers, in Inghilterra e Galles attualmente ci sono 135 cantine con una dimensione media di 4 ettari. La produzione annuale è di circa 4,45 milioni di bottiglie, con le bollicine che rappresentano la tipologia più diffusa. Ma adesso la vera sfida, considerato il mercato interno sempre più affollato, sarà portare questi vini anche oltre confine. Dove la competizione non è certo da meno.

 


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