L'hashtag parla chiaro: i lavoratori che di notte si spostano per le strade di Roma sono moltissimi. Tra loro gli chef, che su iniziativa di Cristina Bowerman si mobilitano per chiedere norme più affidabili contro la piaga degli incidenti stradali.
È passata una settimana. Più o meno a quest'ora, venerdì scorso, 22 giugno, pubblicavamo la notizia che non avremmo mai voluto dare: poco dopo l'una, un incidente mortale per le strade affatto sicure di Roma, spezzava la vita di due giovani ragazzi, due lavoratori della notte come tanti nella Capitale. Di Alessandro Narducci e Giulia Puleio si è detto molto negli ultimi giorni: del loro talento e di quanto sia assurdo morire così, a nemmeno 30 anni, con un lungo futuro davanti. Lui chef affermato, lei professionista di sala, semplicemente due giovani ragazzi travolti dall'impatto frontale con un auto mentre tornavano a casa in scooter, per chi quella notte si precipitava a prestare i primi soccorsi sul Lungotevere delle Vittorie. Loro come tanti (troppi) giovani e meno giovani coinvolti in incidenti stradali nelle notti romane: “Parliamo della città col più alto numero di persone investite in Europa, com'è possibile?”, si chiede Cristina Bowerman.
Gli chef per la sicurezza stradale
C'è lei, insieme ad Alessandra Caceres (moglie di Roy, chef di Metamorfosi a Roma) dietro alla campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale che oggi prende avvio - “con la speranza che possa diventare virale, muovere le coscienze e sollecitare chi deve a prendere provvedimenti” - al motto di #iotornoacasadinotte. Un hashtag chiaro, destinato a rimbalzare sui social network con l'idea di coinvolgere progressivamente tutte le categorie interessate: “Noi cuochi, e tutti i collaboratori che con noi lavorano nella ristorazione, sappiamo bene cosa significhi mettersi in strada per rientrare a casa a tarda notte. Ma i lavoratori interessati sono moltissimi, e una cosa è certa: le strade di Roma non sono sicure, lo dicono i numeri e lo dimostra l'esperienza diretta”. Ecco perché l'idea di lanciare l'appello a Roma Capitale: “Da quasi 5 anni io non ho più la macchina, mi muovo in bici, a piedi, usufruendo del car sharing. Il problema ci riguarda tutti, il rischio è alto anche per chi guida: proprio sotto casa ogni giorno faccio a gara con macchine e bus per chi vuole avere la precedenza. Gli incidenti sono frequentissimi, e se il numero è alto di giorno, figuriamoci di notte, quando la mancanza di controlli, specie quelli per limitare la velocità, ci mette tutti in pericolo costante”.
La campagna social
Dunque l'obiettivo è quello di stimolare il Comune di Roma a muoversi: “Le leggi a riguardo già esistono, ma è necessario che vengano applicate”. Il messaggio è semplice, ma efficace: “Ho scattato una foto di me col mio mezzo di trasporto, alla fine del turno serale, e invitato i miei colleghi romani a fare lo stesso, che si spostino in bici, con i mezzi pubblici, in macchina o a piedi”. In bella vista l'hashtag #iotornoacasadinotte. A dare il via, oggi di prima mattina, un tweet di Cristina a rafforzare il messaggio della foto, che gli chef e tutti coloro che vogliono aderire potranno ritwittare, allegando la propria foto. Hanno già aderito alla campagna Roy Caceres, Oliver Glowig, Arcangelo Dandini, Anthony Genovese, Giulio Terrinoni, Gigi Nastri, Antonello Colonna, Adriano Baldassarre, Davide Del Duca, Gianfranco Pascucci, Kotaro Noda, Lele Usai, Andrea Fusco, Alessandro Pipero, Salvatore Vaccaro. Con la speranza che l'appello arrivi chiaro e forte.
a cura di Livia Montagnoli