Il 9 e 10 giugno, a Roma, torna la festa delle osterie organizzata da Slow Food. Due giorni per scoprire la cucina di territorio delle migliori insegne tradizionali della Capitale e del Lazio, tra assaggi, laboratori e approfondimenti sul tema della sostenibilità.
Un'osteria popolare nel verde dell'Appia Antica. Non si potrebbe immaginare contesto migliore per evocare l'atmosfera delle osterie che un tempo accoglievano viaggiatori e pellegrini in marcia verso la città, tra i basoli di una delle più celebri vie consolari romane, ancora in parte visibili sul percorso che oggi è protetto dai vincoli paesaggistici e storici del Parco dell'Appia Antica. Eppure è al contempo inconsueto il set della manifestazione organizzata da Slow Food con la collaborazione di trattorie e piccole cantine, giunta alla sua terza edizione. Sì, perché Osteria! Social Food prende vita , il 9 e 10 giugno, negli spazi suggestivi dell'ex Cartiera Latina, realtà produttiva storica in attività fino al 1986, e in parte musealizzata a partire dal 1998, quando l'ente del Parco Regionale dell'Appia ne ha fatto la propria sede. Lambita dal fiume Almone, la cartiera è stata a lungo uno dei più importanti stabilimenti per la produzione di carta del Centro Sud: antichissime le sue origini, solo all'inizio del Novecento la struttura fu destinata alla trasformazione di stracci di lino e cotone. E oggi, dopo la ristrutturazione degli spazi (con i grandi macchinari che sopravvivono in uno degli ambienti), si presta all'organizzazione di eventi di piazza particolarmente piacevoli, che beneficiano anche del giardino circostante.
Il programma
Così, dalle 10 a mezzanotte, quello che si preannuncia è un weekend all'insegna del gusto, con la cucina delle osterie tradizionali, le botteghe artigiane, i vini del territorio, le birre artigianali, il mercato contadino e i laboratori di degustazione. In compagnia di osti, produttori, vignaioli, mastri birrai, con tante iniziative dedicate anche ai bambini. Si parlerà dunque di erbe spontanee con il raccoglitore Iseno Tamburiani, a passeggio per Hortus Urbis, e di cucina romanesca nella storia, con Sandra Ianni; ma anche di Agro Romano e consumo del suolo, di gestione dei rifiuti e abuso di plastica, animali golosi, etichette narranti e orto d'asporto (queste ultime, attività riservate ai più piccoli). Ma soprattutto si mangerà bene, e di gusto, con le proposte delle osterie di Roma e del Lazio che hanno aderito all'iniziativa: l'ingresso è libero, le consumazioni si ordinano direttamente agli stand delle singole osterie, in cambio di buoni ritirati alla cassa dopo pagamento di un contributo popolare al Tavolo Slow Food.
Il menu
Tutti i piatti interpreteranno lo spirito di Menu for change, l'iniziativa di Slow Food che combatte i cambiamenti climatici a partire dal cibo: materie prime del territorio, stagionalità, piccole produzioni, minimo scarto. In abbinamento i vini di 7 piccole cantine laziali, che presenteranno i prodotti autoctoni della regione, dalla passerina all'aleatico, passando per nero buono e bellone. La birra, invece, è quella di Altaquota, birrificio che ha continuato a produrre anche dopo il sisma che ha colpito Cittareale. Cosa si mangerà alla Festa delle Osterie? Di seguito l'elenco dei partecipanti e i piatti presentati da ciascuno di loro:
Osteria del velodromo vecchio |
Vignarola |
tortino alici indivia |
Da Cesare |
Trippa alla romana |
crostata di visciole |
Pinzimonio |
Totanetti al tegame con piselli ,mentuccia e pecorino |
spezzatino di tonnetto con verdure estive e cous cous |
Grappolo d’Oro |
Salsicce di maiale con verdure selvatiche |
pomodori di riso |
Borgo Pio |
Crostino con mozzarella bufala e alici marinate |
polpo alla Borgo Pio |
Roberto e Loretta |
Lombrichelli all'amatriciana |
crema zabaione con fragole |
Ciao Checca |
Lenticchie di Rascino del Presidio con burrata |
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Agriturismo La Polledrara |
Insalata di farro monococco e verdure estive |
salsiccia di bufalotto alla paprika affumicata con pane al pomodoro e fagioli a suricchio |
L’Oste della bon’ora |
Carcotto (Punta di vitella porchettata) |
lasagna cacio e pepe |
Spirito Divino |
Panino nel bicchiere (Insalata di orzo, Marzolina del Presidio e frutti di bosco |
maiale alla Mazio, antica ricetta della Roma dei Cesari |
Pro Loco D.O.L. |
Insalata fagioli del Purgatorio (Arca del Gusto) |
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Dar Parrucca |
Ricotta di pecora maremmana con giardiniera Barikamà |
lingua in salsa verde romana |
Osteria Palmira |
Panzanella abbrustolita |
bollito alla Picchiapo' |
Le tre porte |
Trota marinata gravelux con muffin di lenticchie del territorio e maionese al lime |
gricia vegetale con verza, radicchio rosso, olio, pecorino e pepe |
In vino veritas |
Timballino alla Bonifacio |
carpaccio di bufalina |
Briciola di Adriana |
Cicoria ripassata con uvetta pinoli e polpette di maiale bollito |
crostata rovesciata di prugne |
Osteria di Monteverde |
Insalata di nervetti, frutta e verdura |
gnocchetti di pane con cozze, fagiolo bianco e cotiche |
Osteria Social Food – Roma – Ex Cartiera Latina – il 9 e 10 giugno – www.slowfoodroma.it
a cura di Livia Montagnoli