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Lea agli Internazionali: a Roma il temporary restaurant dei grandi chef

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La sede espositiva del Centrale di tennis per gli Internazionali d'Italia è sempre la stessa, ma quest'anno si arricchisce di una ghiotta novità: è Lea, il ristorante pensato per la manifestazione e attivo fino al prossimo 20 maggio. Con la partecipazione di Carlo Cracco, i fratelli Serva e molti altri chef italiani.

 

Gli Internazionali

Gli amanti del tennis lo sanno bene: gli Internazionali BNL d'Italia sono un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati a livello mondiale. Come ogni primavera, anche quest'anno, dallo scorso 7 maggio, il Foro italico di Roma ospita per tre settimane (fino al prossimo 20 maggio) tornei tennistici, eventi sportivi e non solo. Tante le fiere correlate nate negli ultimi anni per rendere la manifestazione un'occasione di aggregazione per l'intera città, a cominciare dalla tavola. In occasione della 75esima edizione del BNL Italian Open, il centro tennistico ha deciso di creare un polo gastronomico in grado di coniugare arte, sport e buon cibo.

Il temporary

Si chiama Lea ed è il nuovo spazio destinato all'ospitalità e all'intrattenimento e alla cucina aperto dal 12 maggio e operativo fino al termine dei tornei. Un temporary restaurant disegnato da Fabrizio Graziani e curato negli interni da Claudia Pignatale di Secondome, la miglior galleria di design della città. A coordinare il progetto artistico, Beatrice Bertini e Benedetta Acciari della galleria d'arte Ex Elettrofonica. Un ristorante con cucina d'autore dove si alterneranno diversi chef d'alta cucina, ma anche un bistrot, uno spazio dove rilassarsi e godere di un buon calice di vino o un cocktail a bordo piscina, con tanto di bancone esterno. E poi bar, lounge con musica dal vivo e molto altro ancora, per un locale polifunzionale adatto a tutte le ore, dove i prodotti di qualità incontrano i lavori degli artisti Stefano Minzi e Lorenzo Scotto di Luzio.

La cucina

A coadiuvare la brigata nella cucina del bistrot sono niente meno che Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia, e saranno ancora loro a concludere il progetto del temporary restaurant la sera del 20 maggio, con un menu studiato appositamente per l'occasione. Una cucina informale ma al contempo ricercata, quella del bistrot, angolo gastronomico perfetto per una pausa pranzo o un buon aperitivo serale, fra piatti espressi a base di prodotti di stagione e taglieri da abbinare a un cocktail ben miscelato. Ai fornelli del ristorante, poi, si alterneranno diversi professionisti in arrivo da tutta Italia, che porteranno il gusto della loro cucina nel cuore della Capitale. Dopo la cena diretta da Carlo Cracco il 14 maggio, sarà la volta di Terry Giacomello del ristorante parmense Inkiostro, e poi ancora dello chef Theodor Flaser del Johannesstube, di Giuseppe Mancino (Il Piccolo Principe, Viareggio), per finire con i fratelliServa de La Trota di Rivodutri, passando per Massimiliano Mascia, chef del San Domenico di Imola.Per una serie di cene d'autore che dimostrano, ancora una volta, che il cibo può essere la chiave di lettura giusta in diversi contesti.

a cura di Michela Becchi


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