Prosegue senza sosta l’iniziativa di Agenzia del Demani, Mibact e Mit per restituire alla collettività immobili pubblici del patrimonio statale altrimenti destinati all’abbandono. E arriva a conclusione anche il terzo bando del progetto Valore Paese, che aggiudica 5 edifici costieri di grande fascino: molti diventeranno ristoranti. Ecco come (aspettando una nuova gara).
La rinascita dei beni demaniali
Chi negli ultimi due anni ha seguito gli sforzi dell’Agenzia del Demanio per ripristinare e movimentare parte del patrimonio di immobili pubblici finora abbandonato a se stesso, sa che l’impegno sta pian piano dando i risultati sperati. Quando il progetto Valore Paese è nato – concentrandosi prima su fari, torri ed edifici costieri, poi su edifici presenti lungo cammini storico-religiosi e itinerari ciclopedonali – l’idea del Demanio, con il benestare di Mibact e Mit, era proprio quella di restituire alla collettività edifici (spesso di pregio storico e paesaggistico) altrimenti destinati a morire di incuria. Con un duplice vantaggio: stimolare la partecipazione di associazioni e privati alla riqualificazione del patrimonio pubblico e fare in modo che davvero quei beni fossero fruibili attraverso esperienze concrete di riuso. E così nel 2017 sono arrivate 55 aggiudicazioni in tutta la Penisola (ma il progetto va avanti dal 2015): sotto le cure dei nuovi locatari gli edifici diventeranno luoghi di servizio e accoglienza, punti ristoro e informazioni, alberghi di charme, ristoranti, centri culturali. L’estate scorsa sono arrivati i nomi degli aggiudicatari della seconda tranche del progetto Fari, intanto si è concretizzata l’iniziativa Cammini e Percorsi: 9 anni + 9 in concessione gratuita per incentivare il turismo lento e sostenibile e promuovere l’imprenditoria giovanile.
Il progetto Fari
Ora si apre una nuova fase, che ancora una volta conferma la serietà delle intenzioni del Demanio, che mentre rivela i cinque progetti vincitori della concessione della terza fase del bando Fari già annuncia la pubblicazione di una nuova gara, nel mese di luglio, per gli edifici situati lungo le coste italiane, seguita, a settembre, da un altro bando della serie Cammini e Percorsi, con l’obiettivo di assegnare ogni anno (e per un triennio) circa 100 immobili demaniali. Al momento sono 5 le realtà premiate dalle nuove aggiudicazioni, ma si attende la decisione del Ministero della Difesa, che presto concederà altre otto strutture di sua pertinenza.
I vincitori. Ristoranti, wine bar e scuole di cucina
In entrambi i casi i termini della concessione si dilatano fino a 50 anni e i soggetti vincitori si impegnano alla riqualificazione degli spazi con progetti di ampio respiro: sull’Isola di San Secondo, nella Laguna di Venezia, per esempio, nascerà una guest house per eventi e ristorazione, per mano della New Fari, che ha prevalso con un’idea di recupero turistico-culturale dell’isola, di cui sarà valorizzato anche il parco che circonda la struttura. Poi c’è la torre di Monte Pucci, a Peschici (Puglia), che sarà trasformata in centro culturale dedicato all’arte e al commercio sostenibile da un’associazione locale. Ma anche sul versante della ristorazione si preannunciano sfide interessanti: la società Movida Beach ha ottenuto la Torre Cupo di Corigliano Calabro impegnandosi a farne un ristorante gourmet con scuola di formazione di Alta Cucina; nel faro di Capo Santa Croce, ad Augusta, nascerà un Luxury Lighthouse Art Resort, con tanto di diving center e wine bar che restituirà al pubblico uno dei fari più belli dell’isola, costruito alla metà dell’Ottocento su un promontorio roccioso con vista sullo Ionio; al faro di Ancona, sul colle dei Cappuccini, si lavorerà all’apertura di un ristorante d’ambizione, come da progetto di Artingegneria, che aprirà pure la lanterna al pubblico e avvierà un bar nella ex casa del fanalista. E presto, sul fronte Cammini e Percorsi, saranno aggiudicate la Birreria della Caserma Mameli a Bologna, la Batteria Marco Polo e la Caserma Alberoni a Venezia, la Stazione di Salionze a Valeggio sul Mincio.