Inaugurano spazi ibridi in centro città, tra design, concept store, cocktail e cucina. E così Emanuele Broccatelli prepara drink in profumeria, il team di Cohouse ci prova con DAFORMA, Ben Hirst collabora al Musia. A Prati, intanto, apre un nuovo pastificio con cucina. Per gli amanti della pizza: Le Padelline e Frida. Prossimamente Blind Pig: cocktail, champagne, birre e pizza gourmet.
Miscelazione d'autore in profumeria
Un lungo corridoio ricolmo di unguenti, boccette preziose, fragranze e accessori di bellezza. Pavimenti in granito a motivi geometrici; spazi imponenti e affreschi nascosti, a pochi passi dalla scalinata di Trinità dei Monti, piazza di Spagna. La consueta rassegna di aperture prenatalizie a Roma parte da una segnalazione che proprio usuale non è. Siamo all'interno del nuovo store di HB Profumerie (storico marchio, ultracinquantenario, dell'alta profumeria), in via Due Macelli, cuore della Capitale. Qui, Emanuele Broccatelli – barman romano di talento col gusto per la sfida – ha appena intrapreso il suo ultimo progetto di miscelazione, che lo vede protagonista dietro al banco, tra scaffalature in legno scuro, alambicchi e vetrine dal gusto retrò. In occasione del party di inaugurazione, Broccatelli, con l'inseparabile Valeria Bassetti, ha servito un Negroni delle sei (suggestiva anche la degustazione di ostriche di Corrado Tenace, rigorosamente dopo essersi fatti vaporizzare del profumo “in abbinamento” sulla mano).
E d'ora in avanti, l'originale cocktail bar vivrà della risposta del pubblico: si comincia con un'apertura soft, non oltre l'orario di chiusura del negozio (19.30), si lavora in occasione degli eventi che il bellissimo spazio ospiterà con frequenza. Ma se il riscontro dovesse rivelarsi positivo, l'offerta di miscelazione potrebbe diventare fissa, il venerdì e il sabato.
DAFORMA. Design e cocktail
Attraversando il centro, da un contesto inconsueto all'altro, in via dei Cappellari (zona Campo de' Fiori), inaugura in contemporanea DAFORMA, spazio dedicato al design dotato di concept store affacciato sulla corte interna, floral lab, e due bar, a dividersi l'offerta gastronomica diurna e notturna. L'idea è frutto dell'incontro tra Simone Menassè, Abigail Lewis e Claudio Salvatore, che insieme hanno progettato un concept space dove ospitare mostre di architetti, interior designer, artisti, concentrati a indagare il tema dell'abitare. La caffetteria all'ingresso sarà operativa dalle 9 alle 19, la notte invece la proposta di miscelazione curata dal team del Cohouse vivrà all'interno della cosiddetta pink crazy room, proponendo un'alternativa in più (la zona non è certo avara di possibilità, a cominciare dal Jerry Thomas) agli amanti del bere di qualità.
Ricordiamo anche che, a breve distanza, in via dei Chiavari, ha appena aperto le porte al pubblico Musia, spazio polifunzionale ideato dal collezionista Ovidio Jacorossi, che nell'ex bottega del nonno ha riunito una galleria d'arte che è pure residenza per artisti, piazza culturale e spazio eventi, coinvolgendo nel progetto lo chef Ben Hirst, consulente della proposta di cucina del “ristorante” interno (operativo solo a partire dalle prossime settimane, ne riparleremo).
La pasta di Zia Rilla
Passando ai progetti più strettamente gastronomici, in zona Prati ha inaugurato qualche giorno fa Zia Rilla, laboratorio con cucina dedicato alla pasta fresca. L'idea di Enrica Sutrini coniuga la dimensione di un tradizionale pastificio di quartiere, con vendita della pasta fresca al chilo, con l'approccio più moderno di una cucina informale e godibile, che trova il suo punto di forza nei primi piatti preparati sul momento. Uno spazio di dimensioni contenute, laboratorio di cucina a vista e 24 coperti per accomodarsi, all'ora di pranzo; dal menu, a cura dello chef di origini svizzere Ruggero Wolleb, primi piatti recuperati dalle diverse tradizioni regionali d'Italia: spatzle, pansotti liguri, tortellini, ravioli del plin, casunzei. Oltre alle proposte con i sughi del giorno, abbinabili ai formati di pasta fresca in produzione. A cena si apre solo su prenotazione, mentre è sempre disponibile una proposta di colazione continentale o americana (con scrumbled egg, pancake, bacon croccante).
Pizza in città. Le Padelline e Frida Pizza&Cucina
Al capitolo pizza, invece, tre sono le buone nuove in città. Tutte diverse una dall'altra per ambizione e tipologia, a testimoniare come il terreno di confronto tra pizzaioli sia sempre più vivace, a tutto vantaggio di chi la pizza la ama in tutte le forme. Effetto dejà vu assicurato in via Merulana 77, dove Andrea Koveos ha rinnovato l'idea della pizza al padellino, che fino a poco tempo fa curava sotto l'insegna Pizza Trieste (ancora viva e vegeta) in via Urbana, rione Monti. Ora, Le Padelline raccontano un progetto in solitaria, abbracciato a seguito del grande successo riscontrato dalle pizzette in città. Sulla lavagna i gusti del giorno, più una selezione di piatti cucinati che cambiano spesso, dal minestrone alla polenta, alla lasagna, alla trippa finta. I padellini sono allineati dietro al bancone, i prezzi popolari (2.50 euro per una pizzetta), si consuma sugli sgabelli, appoggiati alle mensole che corrono lungo la parete.
Anche Frida (il marchio lo riconosceranno i frequentatori di Frida Food&Drink, della stessa proprietà), in zona Talenti, alla prima periferia della città, scommette sul binomio pizza&cucina. Ma l'approccio è quello più tradizionale di una pizza al piatto, lunga lievitazione, farina di grano tenero, prodotti del territorio, forno a gas, e il know how del pizzaiolo Francesco del Bene. Della proposta di cucina, invece, si occupa Antonio Giordano (già sous chef da Romeo), con primi piatti del territorio laziale e secondi della tradizione italiana alleggeriti. Disponibile una selezione di salumi e formaggi nazionali, protagonisti del corner Il Salumaio. Da bere anche birre artigianali.
Blind pig. Pizza gourmet e cocktail
L'ultima incursione nel mondo della pizza ci porta nel cuore del settimo municipio, che da qualche anno a questa parte, sul fronte food&drink vuol dire Marco Pucciotti. Il nuovo progetto del giovane imprenditore romano (all'attivo Hop&Pork, Barley Wine, Epiro, Sbanco, Santo Palato, solo per citare le insegne più note) riconduce al nome tradizionalmente usato per ribattezzare gli speakeasy di epoca proibizionista la storia di un'amicizia consolidata con i due soci della nuova avventura: Mirko Gaffi e Francesco Capuana, che con lui conducono il Barley Wine. In via La Spezia 72, dove i lavori procedono in vista di un'apertura che oscilla tra l'ultimo dell'anno e la Befana, il focus sarà legato proprio alla miscelazione, con i drink di Egidio Fidanza e Mattia Ria, barman di talento e fulcro del progetto. A loro il compito di intrattenere gli ospiti fino a tarda ora, con proposte originali e una serie di twist a base champagne (con la collaborazione della champagneria Remigio). Un esempio? Lillet, limone, pompelmo, champagne, spuma di essenza di vaniglia, lavanda. Altro approccio, invece, per il drink che mixa bourbon infuso alle noci, Limone, sciroppo di timo, top di purea di prugne e mirto. Ampia selezione di distillati alla mescita, bollicine e immancabili birre artigianali. Protagonista della tavola, invece, la pizza a degustazione, servita a spicchi, proposta dalle 18 alle 2. L'impasto porta la firma di Stefano Callegari, i topping sono appannaggio della squadra di Epiro, ideati da Marco Mattana e Matteo Baldi, realizzati in loco da Alessio Angelino. Tra le prime varianti in carta:battuta di manzo, salsa di alici e misticanza; erborinato di capra, radicchio, pere e nocciola; stracciatella di burrata, alici del cantabrico e polvere di arancia. In aggiunta sfizi cucinati per l'abbinamento al calice, ma perfetti anche con la carta dei drink.
Hb Roma - via dei Due Macelli, 12 - 0632651547
DAFORMA - Roma - via dei Cappellari, 38 - www.daforma.it
Zia Rilla - Roma - via Famagosta, 18 - 0694890418
Le Padelline - Roma - via Merulana, 77
Frida Pizza&Cucina - Roma - via Francesco d'Ovidio, 27
Blind Pig - Roma - via La Spezia, 72 - prossima apertura
a cura di Livia Montagnoli