Dall'Umbria alla Sardegna. 25 vini dall'incredibile rapporto qualità prezzo perfetti per la tavola delle feste, dalla Vigilia a San Silvestro e oltre.
Continuiamo il nostro excursus sulle etichette dall'ottimo rapporto qualità prezzo, selezionate da Berebene 2018, la guida del Gambero Rosso che premia ottimi vini a meno di 13 euro. Proprio dalle pagine di questo prezioso volume abbiamo scelto i vini che meglio si abbinano ai menu dei giorni di festa. Dopo la prima puntata, dedicata alle etichette del Nord Italia, concludiamo oggi con una selezione di vini del Sud, partendo dall'Umbria e arrivando fino alla Sicilia e alla Sardegna. Umbria
Non solo rossi dall'Umbria, e il Todi Grechetto Montorsolo '16 di Cantine Peppucci ne è la prova: frutto giallo, elicriso, erbette aromatiche al naso, bocca molto sapida, tesa e di buon sapore. Per il sostanzioso pranzo di Natale invece, dovreste assaggiare il Roccascossa di Terre Margaritelli, sangiovese e cabernet franc che si amalgamano in un naso di ribes e frutti di bosco e in una bocca perfetta per equilibrio e piacevolezza. Ma anche l'Amelia Ciliegiolo Carmìno '16, scorrevole ma dalla trama fitta, dal tannino delicato ed elegante e il finale bello speziato.
Lazio
La piccola azienda di Damiano Ciolli produce uno dei vini dal miglior rapporto qualità prezzo del Lazio, il Cesanese di Olevano Romano Sup. Silene '15, scorrevole, fresco, elegante che evidenzia note di sottobosco, ciliegia, grafite con un fiale di rosmarino. Tra Monteporzio e Frascati invece si trova L'Olivella; ci è piaciuto il loro Frascati Sup. Racemo '16, grazie ai suoi tipici profumi du agrumi e salvia, per un palato nitido, piacevole e sapido.
Abruzzo
Spesso abbiamo parlato dell'Abruzzo come territorio di caccia per chi abbia voglia di bere bene a prezzi contenuti. I vini che proponiamo per le feste vanno proprio in questa direzione: si parte dall'indole allegra ma concreta dell'Abruzzo Pecorino Giocheremo con i Fiori '16 di Torre dei Beati; si passa per le note agrumate, speziate e balsamiche del Montepulciano d'Abruzzo '15 di Vigneti Radica, per giugnere a un altro rosso dall'impianto contemporaneo, sfaccettato negli apporti di ribes nero, legna arsa e noce moscata, il tutto supportato da spalla e calore, il Montepulciano d'Abruzzo Cadetto '15 di Castorani.
Molise
Scendendo giù per lo Stivale, una sosta in Molise è d'obbligo. Tenimenti Grieco realizza un rosso da uve montepulciano in purezza, il Molise Rosso Passo alle Tremiti '15: fragola, humus, legna arsa, coniuga dolcezza e distensione nella seconda parte di bocca grazie anche alla qualità dell'estrazione tannica.
Campania
Di anno in anno ci troviamo a fare i conti con vini da uve falanghina sempre più buoni: la Falanghina del Sannio Janare '16 de La Guardiense è costantemente una delle più interessanti; fresca e dagli sbuffi mentolati, è compatta e dal sorso continuo. Non meno intrigante è il Greco di Tufo '16 di Villa Matilde, dove spiccano note floreali e di frutta bianca innestate su una bocca di struttura e nervosa acidità. Sul fronte dei rossi, è l'Irpinia Aglianico Taurì '15 di Antonio Caggiano il consiglio che sentiamo di darvi, un rosso arioso, giocato sul frutto rosso, con netti tocchi di scorza d'arancia e dalla bocca tonica e rigorosa. Se invece ci spostiamo nel casertano alle pendici del Massico, troviamo un goloso Falerno, lo Zero5 '14 di Regina Viarum, un primitivo in purezza che offre sentori di arancia rossa e grafite, e ha una chiusura accattivante di fiori e pepe.
Basilicata
Tra i vini lucani, non potevamo non scegliere un Aglianico del Vulture: il Teodosio '14 di Basilisco profuma di mora e sentori balsamici, ha sorso schietto e misurato e tannino ben integrato.
Puglia
Ci spostiamo in Puglia dove invece incontriamo il vitigno principe della regione, declinato nei due territori più vocati. Il Gioia del Colle Primitivo 14 Vign. Marchesana '14 di Polvanera vi stupirà per la sua freschezza; al naso le note fruttate sono nette e si amalgamano a sbuffi di macchia mediterranea, il tutto su una bocca grintosa e dinamica, dal lungo finale. Ci spostiamo poi a Cellino San Marco, sede della cooperativa Due Palme: il suo Primitivo di Manduria San Gaetano '16 è un rosso che sfoggia frutti neri e una lieve speziatura al naso e un sorso nitido, scorrevole e facile.
Calabria
Prima di lasciare il continente per spostarci sulle isole, facciamo un'ultima tappa in Calabria dove vi proponiamo di festeggiare con due Cirò. Il primo è un grande classico dell'enologia italiana: si tratta del Cirò Rosso Cl. Sup. Duca Sanfelice Ris. '15 di Librandi, ampio ed elegante nel bouquet che rimanda a frutti rossi ed erbe di sottobosco mediterraneo mentre il sorso fresco e vitale ha già trovato un buon equilibrio tra frutto, acidità e tannini. L'altro rosso invece è il Cirò Rosso Cl. Sup. '14 di 'A Vita, azienda biologica da sempre che propone questo gaglioppo in purezza che sfuma tra bache rosse e macchia mediterranea mentre la bocca è sospinta da una fresca vena acida a supporto di un frutto tonico e polposo dove affondano i tannini giovani e ancora nervosi.
Sicilia
Ci spostiamo in Sicilia dove vi vogliamo consigliare un rosso da un vitigno poco conosciuto, raramente vinificato in purezza. Si tratta del Sicilia Nocera '15 di Planeta, vino intenso ed elegante di straordinaria complessità olfattiva e dalla bocca perfettamente bilanciata tra tensione acida e finezza del frutto. Dal nisseno, invece, Masseria del Feudo propone un classico Sicilia Nero d'Avola '16, che si offre al naso con profumi balsamici e di frutti di bosco mentre il sorso si rivela agile, tonico e ben sostenuto da tannini fitti e puliti e da una fresca corrente di corroborante acidità. Di solito siamo abituati a berlo nella versione dolce, ma lo zibibbo dimostra la sua fragranza e piacevolezza anche nella versione secca. Donnafugata ne propone una versione davvero intrigante: si tratta del Lighea '16: profumi ampi e prorompenti di frutta matura, pesche e nespole in particolare, rosa ed erbe aromatiche, grintoso, freschissimo e di bella ampiezza di sorso.
Sardegna
Concludiamo il nostro giro per l'Italia enoica con la Sardegna. Anche sull'isola dei quattro mori è davvero semplice reperire etichette a prezzi amichevoli. Come il Vermentino di Sardegna Camminera '16 di Audarya, che affascina per i profumi di agrume, erbe aromatiche, frutto bianco e delicati sentori ammandorlati; in bocca è fresco e sapido, avvolgente nella beva e caratterizzato da un sapore profondo. Non meno interessante il Cannonau di Sardegna V. Di Isalle '15 di Cantina Dorgali, sfaccettato tra rosa e fragola, frutto di bosco e spezie, scorrevole, caldo, dal tannino lieve e dal finale sapido. Cambiamo ancora vitigno e stavolta ci affidiamo al Cagnulari '15 di Cherchi; sfoggia profumi di sottobosco, radici e corteccia, un profilo olfattivo terragno che anticipa una bocca fitta, dal tannino presente ma mai invadente e dal nerbo acido vivo. Chiudiamo la nostra rassegna con il Carignano del Sulcis di Cantina Giba: note di mirto e macchia mediterranea si uniscono a prugne e spezie; la bocca è succosa e snella, dinamica e di buona progressione.