Ischia e Capri: circondate dal mare, quello del Golfo di Napoli, ma debitrici alla tradizione contadina che ne ha costruito l’identità popolare che oggi si rivela ai viaggiatori più curiosi e in passato affascinava artisti e letterati. Intanto scopriamone il risultato in tavola, con i migliori indirizzi dalle nostre guide.
Ischia. Pescatori o contadini?
Ci sono la vendemmia nella seconda metà di settembre, le lampughe da giugno a ottobre e poi gamberi e calamari da dicembre a febbraio. È un po’ contadino un po’ pescatore l’ischitano doc, che racchiude in sé le due anime di un’isola che non si svela mai fino in fondo, conservando il fascino di una meta che regala sempre nuove sorprese a chi si concede il tempo di scoprirla oltre le rotte più battute. Si staglia serafica nel golfo di Napoli – distante neanche 30 chilometri dal litorale partenopeo – facendosi riconoscere per il profilo del monte Epomeo, quest’isola di origine vulcanica che rientra sul podio delle più popolose d’Italia, terza a seguire Sicilia e Sardegna.
Le virtù dell’acqua. Le terme naturali
Ecco spiegato perché esplorando Ischia è facile imbattersi sempre in nuovi panorami di cui meravigliarsi, in angoli nascosti che rivelano quanto è forte l’identità rurale di questa terra, che pure non potrebbe rinunciare al suo legame con l’acqua: Si tratti del mare pescoso che la circonda (ricco di specie ittiche che fanno la fortuna della tradizione gastronomica locale) o delle acque termali che sgorgano copiose in diverse località dell’isola, attirando un turismo dedito al relax ma in cerca di una suggestiva cornice naturale, come quella offerta dalle vasche di Sorgeto che premia solo chi decide di avventurarsi in una Discesa al Paradiso (un nome, un programma) lunga duecento scalini, o dal canyon di Cavascura, gioiello nascosto sulla spiaggia dei Maronti, frequentato dai tempi delle corti aragonesi. Negli anni la vocazione turistica ischitana ha dato vita a un proliferare di strutture ricettive, ristoranti, attività rivolte all’accoglienza e all’intrattenimento di visitatori in arrivo da tutto il mondo.
Le virtù dell’acqua. Il turismo balneare, le spiagge più belle
Ma Ischia è anche l’isola del sole, che si apprezza al tramonto - quando la luce inonda l’orizzonte e richiama all’attenzione anche i più distratti, offrendo un’emozione che è impossibile non fermarsi a contemplare – o durante le giornate assolate trascorse in spiaggia: una molteplicità di insenature, scogli scoscesi da conquistare, piccole calette sabbiose, grotte, ognuna con la sua storia da raccontare, ricca di esseri mitologici e leggende popolari che si tramandano nella tradizione locale. La spiaggia dei Maronti, con i suoi tre chilometri di litorale sabbioso, è la più gettonata, ma preserva intatto l’habitat naturale che la circonda. Poi ci sono la Spiaggia dei pescatori, incorniciata da casette colorate e dal castello Aragonese, la spiaggia di Citara e quella di San Montano. Le altre insenature sono tutte da scoprire, spesso raggiungibili percorrendo la rete di sentieri che si dipana tra la macchia mediterranea dell’isola. Come la Scarrupata raccontata da Truman Capote, che a Ischia trascorse un periodo nel 1949, definendola isola aspra e pietrosa, e avventurandosi in una passeggiata “lunga e pericolosa” tra gli scogli che sembrano “dinosauri in letargo”. Immagini efficaci regalate alla stampa da uno dei tanti artisti e letterati rimasti incantati dal fascino dell’isola. Pasolini, per esempio, ne immortalava il “silenzio meraviglioso intorno a me” quel “senso di pace e d’avventura” che si sostengono l’un con l’altra.
Un po’ di storia. Le tracce di un passato importante
Dall’attracco al porto di Ischia, centro più popoloso e addomesticato dell’isola (dove perdersi tra i vicoli di Sant’Alessandro e il villaggio dei pescatori di Ischia Ponte), alla vivacità culturale del vicolo di San Gaetano nel centro storico di Forio, dagli itinerari naturalistici che circondano Barano alla vocazione selvatica dei panorami offerti da Serrara Fontana: l’isola rivela di sé un aspetto sempre diverso.
Capri. Tra mare e natura lussureggiante
Apprezzata quanto la sua dirimpettaia, anche Capri vanta un passato di visite celebri, che ne hanno tramandato il fascino mediterraneo e quasi lussureggiante ai posteri. Diciassette chilometri di costa e due centri abitati noti in tutto il mondo – Capri e Anacapri – l’isola calcarea celebre per i suoi faraglioni stupisce per la natura rigogliosa che si esprime al meglio nelle distese di macchia mediterranea e nei boschi di lecci che circondano Anacapri. Ma anche un giro in barca assicura spettacoli naturali da non perdere, tra falesie a strapiombo sul mare, fenditure e grotte scavate dallo stillare dell’acqua nella roccia calcarea (celebre la Grotta Azzurra). E poi c’è un passato fatto di colonie greche e impero romano, dominio angioino e spagnolo, reggenza borbonica, vocazione commerciale e Grand Tour. Tracce di una storia così articolata s’incontrano tanto nei resti archeologici che a passeggio tra chiese settecentesche e palazzi nobiliari.
In tavola. Tradizione contadina e pescato giornaliero
Ma queste tracce si conservano anche in tavola, dove la gastronomia tradizionale mette in scena ogni giorno uno spettacolo che ha conquistato schiere di viaggiatori, celebri e non, attraverso i sapori di una cucina semplice, fresca, contadina, tra quaglie e caciotte, cianfotte di verdure, ravioli e limoncello. Poi, ovviamente, c’è il mare che regala i totani pescati nelle notti d’estate dalle lampare, da portare in tavola ripieni o con patate, ma anche pesce azzurro e pezzogne, polpi, scorfani e gallinelle, protagonisti delle profumate zuppe di pesce che troverete anche a Ischia. Dove la terra e la tradizione contadina tornano a giocare un ruolo da protagoniste, celebrate da ricette popolari come borlotti e zucca, coniglio all’ischitana, zuppa di fave e pollo al coccio, peperoni ripieni (di pane, capperi e olive), polpette di fave di cui, si dice, andasse ghiotto Oscar Wilde. Tra i dolci la mitica torta caprese al cioccolato o quella di ricotta da gustare nelle pasticcerie di Ischia.
Dalle guide del Gambero Rosso ecco per voi le tappe da non perdere per un ideale tour gastronomico tra le due isole.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2015 (comprala qui)
Le Grottelle (Capri): Un’insegna storica in splendida posizione. La cucina è semplice e familiare e porta in tavola i piatti della tradizione, dai sapori schietti e nitidi. Carta dei vini ridotta, ma adeguata alla proposta gastronomica. Servizio preciso.
Mammà (Capri): C’è il genius loci di Gennaro Esposito dietro al rinnovamento di questa insegna che regala un impagabile panorama sul mare. La carta propone alcuni classici del maestro e piace alla clientela internazionale, ma sono tanti i piatti originali ideati per l’isola, concentrati soprattutto sul pesce. Due menu degustazione e la sera anche angolo pizzeria.
L’Olivo del Capri Palace (Capri): Atmosfera caprese, ambiente curato e splendida terrazza panoramica. Si può mangiare a lume di candela, assistiti da un servizio puntuale e discreto. Dalla cucina suggestioni mediterranee e grande tecnica che esalta gli ingredienti del territorio. Molto buoni i dessert, i pani e la piccola pasticceria. Carta dei vini enciclopedica e molto valida.
Il Riccio (Capri): Il mare in tavola e una vista spettacolare sulla Grotta Azzurra. Prodotti sempre freschissimi, dai crudi ai frutti di mare, al pesce azzurro. Nella stanza delle tentazioni vi aspetta un ricco buffet dolce, che tenterà anche i meno golosi, tra babà e zeppole, delizia al limone e millefoglie. Servizio professionale, si può arrivare anche in barca.
Da Tonino (Capri): Storica insegna rilevata dalla nuova generazione, si mangia anche all’aperto. Cucina mediterranea, sapori puliti, servizio professionale e grande carta dei vini che valorizza il Sud Italia.
Indaco dell’Hotel Regina Isabella (Ischia): Cucina d’alta scuola e posizione suggestiva a ridosso del mare. Servizio eccellente come la carta dei vini. In tavola il mare, ma anche piatti di respiro internazionale.
Umberto a Mare (Ischia): Vista incantevole e proposta marinara solida nella qualità e nella scelta di prodotti freschissimi. Notevole la cantina.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2016 (comprala qui)
Bagno Antonio (Ischia): Dopo una nuotata nel mare di Ischia lo stabilimento con vista sul Castello di Aragona vi propone la sua pizza fritta con pomodoro, origano, basilico e parmigiano. E c’è anche il calzone ripieno. Da gustare in veranda o portare in spiaggia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA (comprala qui)
Da Cecilia (Ischia): Impasto ben lievitato e forno a legna fanno di questo indirizzo nei pressi della Piazzetta un posto indicato per gustare l’autentica pizza napoletana. Ma prima concedetevi una pizzella fritta o una montanara. Ottima la Margherita, molto ampia la scelta di farciture.
O’ Sole mio (Ischia): In prossimità della spiaggia dei Pescatori, vista sul Castello e ottima pizza, estremamente digeribile. Cornicione soffice e materie prime dell’isola. Buono anche il fritto di paranza, sempre freschissimo.
CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)
Bar Calise (Ischia): Quattro locali sull’isola e una varietà di dolci della tradizione per tutti i gusti, a cominciare dai lieviti per la colazione. Caffè di buona fattura, ottima la rosticceria e gli sfizi salati per l’aperitivo. Piacevole anche nel dopocena.
Cocò (Ischia): All’imbocco del ponte che conduce al Castello, il locale offre colazioni eccellenti con vista, e nella bella stagione è anche ristorante.
Embassy (Capri): A pochi passi dalla Piazzetta, apre solo nella bella stagione per proporre i suoi gelati e sorbetti artigianali, ma anche un buon caffè. Paste e lieviti golosi, ma anche validi sfizi salati.
Dal Pescatore (Ischia): Ambiente marinaro, dolci casalinghi da accompagnare a un buon caffè. A pranzo menu di pesce, per tutta la giornata ottima rosticceria e drink per l’aperitivo.
Al Piccolo Bar (Capri): L’insegna storica della Piazzetta, locale internazionale e mondano, aperto fino a tardi. Colazione ottima, prezzi elevati.
Gran Caffè Vittoria (Ischia): Locale molto amato per la qualità della sua offerta e la posizione centrale al Porto di Capri. Per colazione lieviti fragranti e dolci golosi, di notte brioche calde. Validi il servizio caffetteria e gli sfizi per tutta la giornata.
a cura di Livia Montagnoli
Le Grottelle | Capri (NA) | via Arco Naturale, 3 | tel. 081 8375719 | www.facebook.com/pages/Capri-Ristorante-Le-Grottelle/135767223184343?fref=ts
Mammà | Capri (NA) | via Serafina Madre, 6 | tel. 081 8377472 | www.ristorantemamma.com/
L’Olivo del Capri Palace | Capri (NA) | via Capodimonte, 14 | tel. 081 9780560 | www.capripalace.com/it/ristoranti/
Il Riccio | Capri (NA) | via Gradola, 4 | tel. 081 8371380 |
www.facebook.com/pages/Il-Riccio/161191763910833?rf=287045818046303
Da Tonino | Capri (NA) | via Dentecale, 15 | tel. 081 8376718 | www.facebook.com/datonino.capri?rf=424985117537033
Indaco dell’Hotel Regina Isabella | Ischia (NA) | piazza Santa Restituta, 1 | tel. 081994322 | www.reginaisabella.com/ita/indaco
Umberto a Mare | Ischia (NA) | viale del Soccorso, 2 | tel. 081997171 | www.umbertoamare.it/
Bagno Antonio | Ischia (NA) | Lungomare Cristoforo Colombo, 34 | tel. 081 3334344 | www.facebook.com/bagno.ristrobar
Da Cecilia | Ischia (NA) | via Cortese, 9 | tel. 081 991850 | www.facebook.com/pages/Ristorante-Cecilia-Ischia/164859593576843
O’ Sole mio | Ischia (NA) | spiaggia dei Pescatori, 37 | tel. 081 981986 | www.ristoranteosolemio.com/
Bar Calise | Ischia (NA) | piazza degli Eroi | tel. 081 991270 | www.barcalise.com/home.htm
Cocò | Ischia (NA) | lungomare Aragonese | tel. 081 981823 | www.ristorantecocoischia.com/
Embassy | Capri (NA) | via Camerelle, 16 | tel. 081 8377066 | www.facebook.com/bargelateria.embassycapri
Dal Pescatore | Ischia (NA) | piazzetta S. Angelo, 5 | tel. 081 999206 | www.facebook.com/pages/Ristorante-Dal-Pescatore-Sangelo-Ischia/345720182203052
Al Piccolo Bar | Capri (Na) | piazza Umberto I | tel. 081 8370325 | www.facebook.com/piccolobar.capri
Gran Caffè Vittoria | Ischia (NA) | corso Vittoria Colonna, 110 | tel. 081 991649 | www.facebook.com/pages/Gran-Caff%C3%A8-Vittoria-Ischia/130233550458228
Per acquistare la guida Ristoranti d’Italia 2015 del Gambero Rosso clicca qui. Disponibile anche l’App qui
Per acquistare la guida Pizzerie d’Italia clicca qui
Per acquistare la guida Street Food 2016 clicca qui
Per acquistare la guida Bar d’Italia 2015 clicca qui. Disponibile anche l’App qui
Per leggere Miniguida di Livorno. Il porto toscano del cacciucco e della torta di ceci clicca qui
Per leggere Miniguida di Parma. La città del buon gusto tra salumi pregiati e alta pasticceria clicca qui
Per leggere Miniguida di Salerno. Mare, pizza e mozzarella di bufala nel capoluogo del Cilento cliccaqui
Per leggere Miniguida di Perugia. Piatti della tradizione e grandi prodotti del territorio: torta al testo, salumi e selvaggina clicca qui
Per leggere Miniguida di Trieste. Cucina cosmopolita ed eleganti caffè, tra jota, prosciutto in crosta e Sacher Torte clicca qui
Per leggere Miniguida di Catania. La storia e il mare nel piatto: pasta alla Norma, sarde a beccafico, cannoli siciliani e frutta martorana cliccaqui
Per leggere Miniguida di Bolzano. Selvaggina, pane di segale, speck e formaggi malga per una cucina che parla tirolese clicca qui
Per leggere Miniguida di Lecce. Tutto il gusto della cucina povera tra i gioielli del barocco salentino clicca qui
Per leggere Miniguida dell’Aquila. La semplicità nel piatto e grandi materie prime di una città tenace clicca qui
Per leggere Miniguida di Bergamo. Dove mangiare i piatti della tradizione contadina. E non solo clicca qui
Per leggere Miniguida di Ravenna. Ori bizantini e una ricca tradizione nel piatto clicca qui
Per leggere Miniguida di La Spezia. Cibo di strada e cucina ligure in tavola clicca qui
Per leggere Miniguida di Matera. I sapori della tradizione custoditi dai Sassi clicca qui
Per leggere Miniguida di Modena. Tradizione e alta cucina all'ombra della Ghirlandina clicca qui
Per leggere Miniguida di Macerata. Terra di armonie tra ciauscolo e vincisgrassi clicca qui
Per leggere Miniguida di Cagliari. Identità isolana in tavola e tra i bastioni della città clicca qui
Per leggere Miniguida di Varese. La città-giardino tra pesce di lago e sapori della terra clicca qui
Per leggere Miniguida di Vercelli. Accolti dalle risaie nel Piemonte di rane e panissa clicca qui
Per leggere Miniguida di Brescia. Anima longobarda, polenta taragna e pesce di lago clicca qui
Per leggere Miniguida di Piacenza. Dalla Via Emilia alla Francigena: coppa, grana e tortelli con la coda clicca qui
Per leggere Miniguida di Asti. Una cucina contadina regale: agnolotti gobbi, bollito misto e bonet clicca qui
Per leggere Estate 2015: dove mangiare in Versilia? Miniguida a ristoranti, bar e street food clicca qui
Per leggere Estate 2015: dove mangiare nel Ponente Ligure? Miniguida a mete gourmet, bar e street food clicca qui
Per leggere Estate 2015: dove mangiare nel Gargano? Agrumeti, anguille e caciocavallo nello sperone d'Italia clicca qui