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Il progetto Gustoso porta il made in Sicily agroalimentare nella Gdo in Usa

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Una rete di imprese agroindustriali del Sud Italia mette assieme le forze e da inizio 2018 sbarca oltreoceano con un unico marchio di qualità sugli scaffali dei supermercati Sam's Club/Walmart e Albertsons. Con l'obiettivo di fare altrettanto in Uk nel 2019, con l'occhio puntato a Oriente, verso la Cina.

Il primo container attraverserà l'Atlantico a gennaio prossimo. A quel punto, per gli aderenti al marchio Gustoso il primo fondamentale passo sarà compiuto: portare i prodotti dell'agroalimentare siciliano negli Stati Uniti sotto un unico brand e provare a conquistare il palato dei consumatori americani con prodotti di qualità e fortemente identitari. La rete d'imprese, presentata a Palermo a Palazzo delle Aquile, raggruppa 12 aziende agro-industriali dell'isola che dai primi mesi del 2018 troveranno posto negli scaffali dei giganti della distribuzione a stelle e strisce del calibro di Sam's Club (cash and carry del gruppo Walmart, il più grande con oltre 450 miliardi di dollari di ricavi) e Albertsons, tra i primi otto retailer. Saranno oltre cinquecento i punti vendita che daranno visibilità all'agroalimentare siciliano. Merito di un'azione coordinata che ha dato agli associati un unico riferimento sul fronte della distribuzione, con base in Florida, e ha consentito di siglare diversi e accordi di collaborazione con importanti distributori americani, tra cui Reese Group e Kreative Group e, per la parte vinicola-liquori, Vitale wine distribution.

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I prodotti e i marchi aderenti

Olio, pasta, succhi di frutta, salse, caffè, birra, farine. Sono alcuni dei prodotti a marchio Gustoso che partecipano a questa avventura che prende le mosse nel Sud Italia. Nel dettaglio: Molini Riggi, Birrificio Bruno Ribadi, Made Fruit, Marullo srl, Azienda vitivinicola Tonnino, Gustibus Alimentari, Miscela D'Oro, Asaro, Pannitteri, Valle del Dittaino, Olive di Sicilia e Gustoso export promotion Italia. Le imprese agroalimentari rinunciano a utilizzare il proprio marchio in etichetta per convergere sotto un unico brand ombrello, posto sul fronte dell'etichetta, a cui fanno capo, in questa prima fase della road map, circa trenta linee di prodotto.

 

Daniele CipollinaDaniele Cipollina

Il progetto Gustoso Sicilian Food Excellence nasce da un'idea di Daniele Cipollina, fondatore della rete, e di Paolo Internicola, direttore generale di Gustoso import Usa, che ha sede in Florida, Washington Dc e New York, col ruolo di distributore unico sui canali Gdo e Horeca. "Per i primi due anni di attività il piano industriale prevede un volume d'affari vicino ai 25 milioni di dollari", spiega Daniele Cipollina. Ma si tratta di stime prudenti che potrebbero essere facilmente ritoccate al rialzo. Molte aziende (tra cui Asaro o Miscela d'Oro) già da diversi decenni sono attive e internazionalizzate, mentre altre beneficieranno della forza della rete per potersi affacciare nei mercati statunitensi: "In maniera intelligente" fa notare Cipollina "le più grandi hanno percepito che da sole è più difficile stare in un mercato globalizzato e che era opportuno condividere un brand. Lo hanno fatto con Gustoso, che è stato dato loro in concessione per dieci anni". Per quanto riguarda la gamma dei prodotti, mancano all'appello quelli dell'arte casearia e della salumeria: "Non abbiamo inserito i prodotti freschi privilegiando quelli a più lunga scadenza, ma penso che la gamma verrà ampliata presto", afferma Paolo Internicola. Il valore aggiunto di Gustoso è che i consumatori "avranno la garanzia di acquistare un vero prodotto certificato made in Sicily, a fronte di tanti prodotti a scaffale che oggi sono pseudo italiani e pseudo siciliani".

I trend del mercato Usa

Gli Stati Uniti – non è una novità – sono una grande piazza, esigente e altamente competitiva. "Tuttavia" come sottolinea Todd Matherly, senior vice president per Sam's Club/Walmart "sui prodotti provenienti dall'Italia, e in particolare dalla Sicilia, i nostri consumatori hanno sempre un occhio di riguardo. Ricordo che gli americani adorano l'esperienza gastronomica italiana". I principali trend del momento nella grande distribuzione d'Oltreoceano dicono che sempre più consumatori cercano prodotti freschi, autentici, salutari, ottenuti con ingredienti semplici e naturali. "Vogliono conoscere le storie che stanno dietro a ciò che mangiano, vogliono mangiare cibi di qualità di cui conoscono la provenienza", rileva Matherly che avverte: "Attenzione all'approccio di mercato: ci vuole trasparenza, passione vera nel raccontare la storia del prodotto, non bisogna mai millantare capacità produttive che non si possiedono e occorre prestare attenzione al packaging. Il nome dell'Italia in etichetta (ndr: product of Italy) è senza dubbio un vantaggio competitivo".

Cosa acquistano gli americani

Gli Stati Uniti sono il primo mercato al mondo per le importazioni agroalimentari, con 130,5 miliardi di euro spesi nel 2016, pari a una quota del 10%. L'Italia detiene una quota di mercato del 3,4%. Nel 2016, il 10% del fatturato italiano del comparto agroalimentare è stato originato negli Usa, che sono la terza destinazione per i nostri prodotti dopo Germania e Francia, con un valore di 3,8 miliardi di euro (35% vino, 13% olio d'oliva, 8% formaggi, 7% pasta). Nel primo semestre 2017, per il made in Italy si è registrata un'ulteriore crescita del 6% rispetto a un anno fa, per un giro d'affari di 1,9 miliardi di euro. "I prodotti made in Italy godono di un'ottima reputazione in Nord America e svettano negli Usa prima di quelli francesi", dice Vincenzo Sofia, sales district director di Cribis (gruppo Crif), società che fornisce servizi e informazioni commerciali su aziende italiane e straniere: "Quando un consumatore americano acquista alimenti stranieri sceglie prima i prodotti italiani (29%), poi messicani (27%), canadesi (12%) e francesi (7%). Tuttavia, la leva del prezzo, primo criterio di scelta nei principali Stati secondo una nostra recente indagine, sarà molto importante per il successo di questo progetto e le strategie future".

Un progetto collettivo

Gustoso si vuole affermare come lavoro di squadra. All'iniziativa collaborano innanzitutto alcuni cuochi siciliani, come Peppe Giuffrè e Pasquale Caliri, ambasciatore della cucina siciliana nel mondo e chef del Marina del Nettuno yatching club di Messina: "Negli Stati Uniti è importante il lavoro di costruzione della credibilità. Qui" secondo Caliri "manca un'identità forte in ambito gastronomico, pertanto questo è un territorio interessato ai prodotti della cucina straniera, in particolare a quella italiana".

Intorno a Gustoso ruotano anche altre iniziative su cui stanno lavorando personaggi blasonati del mondo del food. Tra questi, il decano dei cuochi italiani in America, Tony May, oggi presidente dell'Italian culinary foundation (Icf), ideatore di noti ristoranti come il "San Domenico" e "SD26" a Madison square park di New York, che proprio tramite Icf punta ad aprire in Sicilia una scuola di formazione ed educazione alla cucina italiana per chef statunitensi: "Dalla nostra esperienza emerge che chi fa i corsi coi prodotti italiani se ne innamora e poi li vuole utilizzare in cucina".

Non solo, Gustoso ha tra i suoi partner il progetto "Mangia sano, mangia siciliano", su iniziativa di Codacons Sicilia con la partecipazione di Assoutenti, Confeuropa Consumatori, Consaambiente, Codici Sicilia e Udicon, che ha l'obiettivo di tutelare il patrimonio agroalimentare siciliano, materiale e immateriale. Gustoso è un progetto che coinvolge diversi attori della scena non solo agroalimentare, per esempio la gioielliera e designer Nadia Fallica, il marchio storico Ceramiche De Simone, l'azienda di moda La Coppola Storta, il pittore Antonello Blandi. E sono coinvolti nell'impresa anche i privati, come Frank Cascio (imprenditore italo-americano della finanza, noto per la sua lunga collaborazione con la pop star Michael Jackson) che ha investito in Gustoso cinque milioni di dollari. Grazie anche al supporto di Banca Igea, per le aziende aderenti, la rete consentirà di migliorare la competitività: dalla consulenza specifica relativa all'export alla contrattualistica commerciale, fino all'assistenza per la partecipazione a gare e tender internazionali.

I piani per il futuro: Uk e Cina

Gustoso non si fermerà agli Stati Uniti su cui lavorerà in tutto il 2018. Cipollina e Internicola hanno in programma di allargarsi ad altri Paesi e continenti. Dal 2019, verrà strutturata la commercializzazione di Gustoso in Uk. Mentre è allo studio il possibile ingresso in Cina. "Qui vogliamo iniziare con le vendite online", spiega Internicola "e lo faremo tramite il nostro partner Giglio group (società di e-commerce e leader nel settore del broadcast radio-tv, ndr) e mediante accordi con Alibaba", il gigante asiatico del commercio elettronico. Infine, se il format darà i risultati sperati, non è escluso che la rete venga estesa ad altri prodotti di altre regioni d'Italia.

a cura di Gianluca Atzeni


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