Dopo l'introduzione di insalate e riso integrale, nello spazio arriva anche il pane fresco, realizzato mediante un forno e un impasto speciale, studiato per non creare briciole. Tutti i dettagli.
Mangiare in orbita
Dell'alimentazione nello spazio avevamo già parlato: la dieta per gli astronauti è ferrea e limitata, ma la selezione di pietanze disponibili a bordo sta iniziando ad aumentare. Il cibo, infatti, gioca un ruolo fondamentale per il fabbisogno alimentare in un ambiente di micro gravità, oltre che per una serena e pacifica convivenza. Ma a differenza di quanto succedeva negli anni '80, gli astronauti non si nutrono più solo di pillole e barrette: il panorama sta cambiando, e comprende ora riso integrale, pollo, lasagna, insalate e dolci. A integrazione del cibo fornito dalla NASA, ci sono quindi degli alimenti extra, i cosiddetti Bonus Food, una sorta di integrazione studiata in maniera personalizzata per ogni astronauta, che può esprimere le proprie preferenze gastronomiche ed esigenze alimentari.
Il progetto
Nel menu dei 'freschi' è già possibile, dunque, trovare l'insalata coltivata a bordo (il primo raccolto risale all'agosto del 2015) e il caffè espresso preparato con una macchinetta 'made in Italy', a cui si andrà – sperabilmente – presto ad aggiungere anche il pane, realizzato su misura da un team di ricercatori. Il forno è pressoché lo stesso, a cambiare invece è l'impasto, pensato ad hoc per evitare eventuali rischi per i passeggeri a bordo. Bake in space è l'ultima novità in campo tecnologico che permetterà – se otterrà le certificazioni necessarie per la missione – agli astronauti di produrre pane fresco anche nello spazio. Si tratta, infatti, di un forno speciale, dove poter cuocere un impasto ideato per non creare briciole fluttuanti in assenza di gravità. A lavorare al progetto, una squadra di scienziati e ingegneri aerospaziali, in collaborazione con OHB System AG, una delle principali realtà indipendenti specializzate in missioni spaziali e impegnata nella costruzione del forno. A testare il prodotto invece, i ricercatori e gli studenti di ZARM, centro di tecnologia dello spazio applicata e microgravità.
Gli esperimenti
A godere del pane fresco saranno i professionisti della missione dell'Agenzia Spaziale Europea Horizons, guidata dal tedesco Alexander Gerst. Le prime prove avverranno nel 2018 e, se l'esperimento dovesse andare a buon fine, la lista dei cibi già disponibili da gustare in orbita potrebbe aumentare notevolmente. La criticità maggiore del pane riguarda le molliche, che potrebbero disperdersi nell'aria ed essere accidentalmente respirate dagli astronauti, oppure ancora danneggiare la strumentazione di bordo. Finora, infatti, gli unici prodotti da forno ammessi erano le tortillas. “Se l'esperimento Bake in space otterrà tutte le certificazioni per la missione verrà portato a bordo della Iss, e sarà molto interessante per la fornitura di cibi freschi nelle missioni a lunga durata, come per esempio nel viaggio verso Marte”, ha commentato Volker Schmid, responsabile di Horizons per la Dlr.
a cura di Michela Becchi