Compresa fra Toscana e Liguria, la Lunigiana è una terra vocata all'agricoltura e ricca di prelibatezze. Fra queste vi è anche il miele, ed è proprio quello della Lunigiana che, per primo, ha conquistato la Dop, ben 13 anni fa. La storia della cooperativa Il Pungiglione.
Le origini
La storia della cooperativa Il Pungiglione, azienda apistica di Mulazzo in provincia di Massa Carrara, affonda le sue radici nell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Nata nel '68, la cooperativa ha fin da subito puntato sull'impegno sociale e sull'altissima qualità dei prodotti; da sempre attenta alla cura delle api, lavora secondo i dettami del metodo biologico e ha collezionato, in questi anni, certificazioni, attestati, premi. A raccontarci il percorso de Il Pungiglione è Giuseppe Lucano, che si occupa in prima persona della produzione di miele.
L'Associazione e il progetto Onlus
Per ripercorrere la storia della realtà di Mulazzo non si può prescindere da quella dell'Associazione fondata da Don Benzi sempre nel 1968 e impegnata nel reinserimento sociale di persone che vivono situazioni di emarginazione. Nella cooperativa “l'occupazione nella filiera dell'apicoltura diventa un percorso educativo che aiuta persone svantaggiate a ritrovare un posto nella società e una stabilità positiva nella vita quotidiana”. In che modo? “L'attività lavorativa si integra all'accoglienza residenziale per offrire alle persone in difficoltà una famiglia e una via di integrazione sociale”. Così, la produzione di miele diventa “una misura concreta di responsabilità e un impegno per una comunità che coinvolge gli ultimi e gli esclusi” mentre le case famiglia dell'Associazione Papa Giovanni XXIIIassicurano un ambiente protetto in cui costruire un percorso di integrazione sociale e lavorativa. Strettamente collegato a Il Pungiglione si è sviluppato nel 1999 il progetto Rinascere, centro di accoglienza per adulti, che consente un recupero globale della persona a partire dalla rete di relazioni sociali, accompagnando il singolo nello sviluppo di competenze professionali e nell'inserimento lavorativo. Un progetto che si inserisce in una più vasta rete di servizi su scala nazionale che consente di creare nuove possibilità e dare nuove risorse a persone che vivono l'esperienza detentiva e che devono scontare una pena. “La creazione di un polo altamente specializzato nell'attività complessa dell'apicoltura, contribuisce a integrare persone che per motivi diversi già frequentano Il Pungiglione, dando la possibilità di tessere una relazione tra chi viene definito svantaggiato e chi invece si avvicina solo per motivi professionali”. Un lavoro, dunque, quello del Pungiglione, che va ben oltre la produzione di miele e sconfina nella dimensione etica e nell'impegno nel sociale.
La DOP: acacia e castagno
Ma veniamo alla produzione. Fiore all'occhiello de Il Pungiglione è il miele certificato DOP, sia quello di acacia che quello di castagno. Quello della Lunigiana è il primo miele ad aver ricevuto, nel settembre 2004, la Denominazione di Origine Protetta dall'Unione Europea, e oggi sono circa 40 gli apicoltori certificati, con un parco di oltre 4mila arnie distribuite sui terreni di questa area “economicamente depressa, in cui l'apicoltura rappresenta una risorsa importante”. L'ambiente dell'estremo lembo settentrionale della Toscana è particolarmente vocato all'apicoltura, “perché il basso grado di antropizzazione e il limitato sviluppo industriale hanno preservato le componenti naturali del territorio”. Ogni anno vengono prodotte mediamente 100 tonnellate di nettare degli dei fra 14 comuni della provincia di Massa Carrara. A occuparsi dell'intero processo di lavorazione e confezionamento di tutto il miele DOP della Lunigiana è la cooperativa.
L'acacia viene raccolta dalle ultime settimane di aprile alle prime di maggio, “si caratterizza per la consistenza liquida, il colore molto chiaro, l'odore leggero e il sapore decisamente dolce con una leggerissima nota acidula”. Dal gusto più netto e persistente invece il miele di castagno, “di color ambra scuro con tonalità rossastre, con un odore forte e penetrante e una componente amara più o meno accentuata”. Quest'ultimo viene raccolto dalla seconda metà di giungo alla prima metà di luglio.
La vendita
E nonostante Il Pungiglione produca anche un miele biologico senza certificazione, “la nostra linea base, realizzata in parte con materie prime nostrane e in parte con nettare ricavato da altre zone”, i prodotti di punta restano sempre le due DOP. Come canale di vendita, oltre all'e-commerce, “che funziona molto bene grazie a una sezione dedicata sul nostro sito”, la cooperativa ha scelto la Gdo, “per venire incontro alle esigenze dei consumatori”anche se i loro mieli certificati DOP e bio non si trovano in tutti i supermercati: “Siamo presenti principalmente nei vari punti Esselunga, e poi in alcuni del gruppo Pam Panorama e Conad, principalmente fra le città al Nord Ovest della Penisola, e poi in qualche Coop”.
Gli abbinamenti
Ma come abbinare queste due specialità? “Il miele di castagno è ottimo con il pane casareccio e si abbina bene alla caciotta toscana e al parmigiano”, mentre quello di acacia “è un ottimo dolcificante per la colazione”perché, grazie alla sua delicatezza, è in grado di rendere più dolci bevande calde come tè e tisane senza snaturarne il gusto. Per il classico accostamento con i formaggi, invece, Giuseppe consiglia di giocare per contrasto, abbinandolo a dei latticini dal sapore intenso come il gorgonzola e il pecorino.
Il Pungiglione | Mulazzo (MS) | loc. Buceda | 01 87850022 | www.ilpungiglione.org/sito/
a cura di Michela Becchi
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