Una città dai mille volti, da sempre considerata patria della lirica, conosciuta per l’ambientazione di Romeo e Giulietta. Ma Verona, la “porta d’Italia”, è molto di più di questo: vi portiamo alla scoperta di questo città e, naturalmente, delle migliori tavole locali.
Cosa vedere nella città scaligera
Solcata dal fiume Adige che ne ha disegnato il volto secoli fa, Verona è una città dalla storia antica, teatro di dominazioni diverse, a cominciare dai romani fino al dominio asburgico, per arrivare agli Scaligeri, che la governarono per 127 anni. Identificare Verona come la città degli sfortunati amanti shakespeariani è limitativo: la sua bellezza, che va ben oltre il famoso balcone, rapisce e conquista lo sguardo del visitatore grazie all’immenso patrimonio storico e artistico, sotto la tutela dell’Unesco dal 2000.
Dal piazza Bra alla Cattedrale
Verona è una delle maggiori città italiane per ricchezza artistica e architettonica. Nel visitarla è impossibile non partire da piazza Bra, il salotto dei veronesi, costruita da diverse mani a partire dalla metà del 1500 con l’obiettivo di dare alla città una zona dedicata alla mondanità e alla socialità. Qui sorge l’Arena, simbolo di Verona, terzo anfiteatro romano in Italia dopo il Colosseo e Capua. Costruita con la pietra della Valpolicella, con sfumature rosa e rosso, ristrutturata nel XVI secolo, accoglie fino a 20 mila visitatori al giorno. Tantissimi gli eventi, i concerti e le serate organizzate in questa location unica, fra cui il celebre Festival dell’Opera, che ogni estate trasforma l'Arena nel più grande teatro lirico all’aperto del mondo. Proseguendo dall'Arena in direzione nord est una serie di strade collegano con le chiese e i palazzi più importanti, come Palazzo Bevilacqua, Porta dei Borsari e la Torre dei Lamberti: proprio qui c’è piazza delle Erbe, al centro della quale troneggia luminosa la Fontana di Madonna Verona, fatta con frammenti provenienti dalle antiche terme romane. Alle spalle della piazza, oltre alla casa di Romeo (quella di Giulietta si trova poco distante, su via Cappello) anche le Arche Scaligere e la Chiesa di Santa Maria Antica.
Verona, piazza delle Erbe vista dalla Torre dei Lamberti
Poco più a nord la Chiesa di Sant’Anastasia, il più rilevante monumento gotico della città, in cui sono conservate molte opere d'arte fra cui lavori di Pisanello, Michele da Firenze, Falconetto, Liberale da Verona, Francesco Caroto. Da visitare, poco distante, anche la Cattedrale, la Chiesa di Santa Maria Matricolare, che custodisce, fra le altre, anche l'Assunzione della Vergine (1535) di Tiziano.
Castelvecchio, Galleria d’Arte Moderna e San Zeno
Fra le due chiese sopra citate si trova Palazzo Forti, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Verona: qui, oltre grandi classici della pittura veronese moderna come Dall’Oca Bianca, Guido Trentini, Felice Casorati, si organizzano spesso mostre di artisti contemporanei. Tra gli altri hanno ospitato lavori di Vanessa Beecroft, Roberto Barni, Alik Cavaliere.
Arche scaligere
Percorrendo il lungo Adige verso sud est si arriva a Castelvecchio, fatto costruire durante la seconda metà del XIV secolo dal principe Cangrande II della Scala: dopo l'Arena, è il più rilevante monumento della città e ospita il Museo Civico.
Vale la pena allontanarsi un po’ dal centro storico di Verona per ammirare uno dei capolavori italiani dell’arte romanica, la Basilica di San Zeno. Il nucleo originario risale al IV secolo, quando una piccola chiesa fu eretta vicino al luogo di sepoltura del patrono dei veronesi ma, dopo i numerosi interventi, San Zeno è arrivato alla sua forma attuale intorno alla fine dell’anno mille. L’interno è arricchito da diverse opere, come il trittico del Mantegna che raffigura la Madonna in Trono (1457-1459).
L'Arena
La cucina veronese
Fin dall’antica Roma i banchetti sontuosi certificavano lo status sociale delle famiglie più in vista; questa usanza a Verona si intensificò nel Medioevo, quando gli Scaligeri ne fecero un elemento distintivo degli anni del loro governo.
La tradizione veronese è dunque strettamente legata all’arte dello stare a tavola: la loro cucina è ricca e saporita, anche grazie ai numerosi prodotti che questo territorio offre. Oltre al celebre radicchio (Rosso di Verona Igp), un ingrediente molto rinomato è il riso vialone nano (IGP), fra le varietà più impiegate in cucina, ma tipici di questa zona sono anche colture, come cavoli, asparagi, zucca, meloni, la patata rossa del Guà, fragole, kiwi, ciliegie e pere. Dalle zone più interne vengono il tartufo di montagna e il marrone veronese.
I piatti
Tra gli antipasti tipici della città un posto di rilievo li hanno formaggi e salumi locali. Tra questi Prosciutto Veneto Berico Euganeo (Dop), un crudo tipico dell’area al confine meridionale delle province di Padova, Vicenza e Verona; la soppressa, un insaccato prodotto con i tagli pregiati del maiale e aromatizzato con aglio, vino rosso, sale e pepe; la stortina, salume tipico della bassa veronese; il tastasàl, insaccato di carne di maiale macinata e insaporita con sale e pepe nero grosso frantumato. Fra i formaggi più rinomati di questa zona il Monte Veronese (Dop), formaggio vaccino che raggiunge diversi livelli di stagionatura, e il Montegrola, semi stagionato a latte misto (caprino e vaccino); in questo territorio si producono anche il Provolone Valpadana, il Grana Padano, entrambi denominazioni d’origine.
soppressa
Fra i primi piatti pasta fresca, ma non solo: gnocchi, tagliatelle, bigoli -una pasta lunga condita con le sardelle o con le noci della Lessinia - ma anche polenta, che si fa pasticciata, infasolà (con i fagioli) o accompagnata da cacciagione(polenta e osei). Tante le minestre, come quella di creste di gallo, quella di riso in brodo di cavolo cappuccio, la zuppa scaligera (a base di carne di piccione), la zuppa di russole (funghi locali). Naturalmente questa è terra di risotti: da quello all’Amarone, rinomato vino locale, a quello al radicchio, da quello all’uva bianca a quello con gli asparagi, fino al risotto al sedano rapa. Ma il riso si usa anche con i bisi (i piselli), in abbinamento alla luganega o per fare sformati e tortini.
risotto all'amarone
Fra i secondi piatti spiccano i bolliti, accompagnati spesso dalla peàra (pepata in veneto), una salsa povera fatta con pane raffermo grattugiato, midollo di bue, brodo di carne e abbondante pepe, ma anche il baccalà in diverse preparazioni: mantecato, alla cappuccina (semplicemente con aglio e prezzemolo) o con le patate. Un secondo piatto molto antico è la pastissada del caval, una ricetta che risale al 489 d.C, quando nella battaglia fra gli eserciti di Odoacre e Teodorico (episodio scolpito sulla facciata di San Zeno) morirono così tanti cavalli da costringere i militari a utilizzarne la carne a fini alimentari, per evitare un tale spreco di risorse preziose.
Pastissada de caval
Infine, in questa zona non mancano certo dolci golosi: il famoso Pandoro di Verona e il suo antenato, il nadalin, i rafioi, dolci triangolari fritti con ripieno di vario tipo, le frittole, le favette e il mandorlato di Cologna Veneta.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Al Bersagliere
Cominciamo da un’osteria a due passi all’Arena gestita da Leo Ramponi, che propone cucina veronese ben fatta e senza troppi fronzoli, ma lascia spazio anche alla creatività. In cucina c’è il figlio Pietro, che valorizzare l’eredità di famiglia, mixandola con la voglia di trasgredire dalla tradizione più stretta. Tre sale piccole ma accoglienti, che raccolgono le incredibili collezioni del patron, servizio attento alle richieste del cliente e cantina ampia con prezzi adeguati. Per gli appassionati, ricca collezione di distillati, in particolare whisky. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Al Capitan della cittadella
Cucina di mare genuina per questo indirizzo – uno dei molti cittadini che gravitano nell'orbita di Giancarlo Perbellini - con una bellissima vista sul centro di Verona, grazie all’elegante dehors. Dalla cucina che si basa sulla stagionalità delle materie prime, piatti di pesce dai sapori netti e precisi, arricchiti da verdure e erbe locali. Piatti forte del menu di Andrea Manzoli sono i crudi e i risotti, entrambi curati nei più piccoli dettagli. Interessanti le proposte di degustazione, che ruotano settimanalmente. Cantina che offre etichette italiane e francesi, con un’attenta selezione sulle bollicine. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Antica bottega del vino
Vineria, bottega e ristorante a due passi da piazza delle Erbe. Ricca la selezione di vini, con buone proposte alla mescita e un occhio di riguardo per le etichette regionali, ma anche i prodotti francesi. In menu piatti della gastronomia veneta eseguiti a regola d’arte e tante proposte sfiziose per antipasto e aperitivo. Ottimi i dolci della casa. Due Bottiglie nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Casa Perbellini
Non ha bisogno di presentazioni il locale di Giancarlo Perbellini, che ha saputo fondere in maniera egregia l’alta cucina con il concetto di “accoglienza domestica”. Nessuna separazione fra clienti e cucina, con un effetto scenico molto suggestivo, e una cucina di chiaro “stampo perbelliniano”, un mix di eleganza e precisione, esaltate nei piatti dall’intuito dello chef. L’offerta sulla degustazione ampia e articolata (menu “verbale” per il pranzo, gli Assaggi, Chi sceglie...prova e così via) e la rotazione veloce dei piatti ne fanno una tavola in continuo rinnovamento. Cantina zeppa di rarità. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
ConFusion
Un progetto avviato con la guida di Italo Bassi, già colonna portante dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Un locale dallo stile eclettico, con influenze orientali moderne e una splendida vista sul fiume. La cucina è un mix tra sapori occidentali e asiatici, anche grazie alla collaborazione con il sous-chef Masaki Inogouki, un vero specialista del sushi. Carta dei vini ampia, con selezioni verticali molto interessanti. Il locale è un buon riferimento anche per il dopo cena, grazie all’ampia scelta di cocktail ben eseguiti e a prezzi corretti. Una Cocotte nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Il Desco
Un confronto fra generazioni positivo e proficuo: è quello fra Elia Rizzo, chef e patron del Desco, e suo figlio Matteo. In questo tempio dei gourmet, nel cuore di Verona, si continua a valorizzare la grande ristorazione tradizionale, rivitalizzando la cucina classica con spunti intelligenti e ben calibrati. L’aperitivo qui è ricco ed elegante - uno fra i migliori in città - e i prezzi sono contenuti, così come sono interessanti i menu degustazione ridotti per gli under 30. In menu un percorso che coniuga abilmente carne e pesce senza sbavature, mettendo al centro la leggerezza dei piatti. Rigoroso e attento il servizio di sala. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
L’Oste Scuro
Un altro indirizzo abbastanza centrale per gustare pesce fresco in città. Le materie prime – selezionate con grande cura - sono trattate con rispetto ma senza tralasciare la creatività, le cotture sono veloci e delicate, le linee dei piatti nette e pulite. Buona anche la proposta dolce, che affonda nella pasticceria classica per rivisitarla in maniera originale. Carta dei vini dedicata a bianchi e bollicine. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Locanda 4 cuochi
Un progetto a quattro mani curato da Giancarlo Perbellini e Andrea Manzoli all’ombra dell’Arena. Cucina a vista, ambiente informale ma curato, menu che cambia spesso in base alla stagionalità e all’offerta del mercato. Ottimi i dessert della casa, e conveniente la carta dei vini, soprattutto per la mescita. Indirizzo sempre affollato, per cui è necessaria la prenotazione. Due Cocotte nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Osteria Ponte Pietra
Un locale intimo e contenuto con uno splendido affaccio sull’Adige. La cucina è creativa e golosa ma allo stesso tempo rigorosa, grazie alla mano mano impeccabile del giovane chef Michael Silhavi, cresciuto alla corte di Perbellini. Carta dei vini curatissima, frutto della passione del patron, importante per referenze e profondità d’annate ma anche per i prezzi contenuti. Servizio giovane ma preparato. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
Acqua e grano
Un'insegna con diverse sedi in città, che propone pizza al taglio ee pizze tonde da gustare in loco ma anche da asporto. Fabrizio del Cero, antesignano della pizza in pala di alta qualità, offre un prodotto gustoso e digeribile, costruito a partire da farine selezionate e lunghe lievitazioni. In menu proposte tradizionali ma anche più creative, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Da bere qualche birra d’autore. Una Rotella nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Da Salvatore
Pizza napoletana nel centro di Verona. Qui Ivano Rasulo, figlio di quel Salvatore che fondò la pizzeria, propone pizze ben lievitate e cotte nel forno a legna, soffici e sottili al centro, con un cornicione alto e ben alveolato ai bordi. In menu proposte della tradizione partenopea ma anche più fantasiose, con diverse alternative per i vegetariani. Gli originali arredi pop e una discreta selezione di birre e vini completano l’offerta. Uno Spicchio nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Du De Cope
A due passi da piazza delle Erbe, un indirizzo vivace e colorato (anch'esso spin off di Perbellini) che propone pizze all’italiana ricche e saporite. Il menu - in parte classico, in parte creativo - è costruito sui prodotti locali e sulla stagionalità degli ingredienti, con una rotazione frequente delle proposte e ampio spazio anche a sfizi e antipasti. Notevole selezione di birre artigianali e qualche buona bottiglia di vino. Due Spicchi nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
La torre
Più che una pizzeria, un laboratorio gastronomico con annesso locale, situato all’interno di un’antica torre medievale nel centro della città. Qui dal felice connubio fra Renato Bosco e il Caffè Coloniale (più avanti fra i bar consigliati) nascono proposte di alto livello, che vanno dal caffè a regola d’arte alla pizza, fragrante e profumata, fino ad hamburger, panini e sfizi di vario tipo. La pizza in teglia, proposta in diverse varianti, è frutto di un lavoro attento sulle farine, delle lunghe lievitazioni e della cura maniacale per i topping. Da bere birre artigianali. Due Rotelle nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Fuori Guida
Saporé Pizza Stand Up
Renato Bosco è sbarcato a Verona con il nuovo Saporé Pizza Stand Up, aperto dal 17 marzo, tra Torre dei Lamberti e Piazza delle Erbe. Il pluripremiato maestro della pizza di ricerca ripropone l’idea del take away già sperimentato a San Martino Buon Albergo (locale premiato con i Tre Spicchi dalla guida Pizzerie d'Italia 2017) e segna l'esordio a Verona della pizza in teglia crunch e doppio crunch. Ma non è tutto: a maggio aprirà anche Saporè Downtown, 70 coperti in pieno centro e un grande laboratorio che diventerà riferimento per la produzione cittadina. Il futuro della pizza di qualità a Verona si preannuncia più che roseo.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Osteria Sottoriva
È davvero difficile collocare un indirizzo come Sottoriva, che ha una proposta che spazia dai piatti più tradizionali della cucina veronese alla pizza. Noi abbiamo deciso di mettere in risalto l’offerta del reparto street food, con le deliziose polpette (di manzo, di bollito e capperi, di cavallo e così via) che si fanno ricordare per il loro sapore pur in un menu ampio ma qualità. Abbinate ad un calice di champagne, sapranno soddisfare i clienti sia per l’aperitivo che per la cena. In carta, oltre ai classici, anche accurate selezioni di formaggi e salumi locali. Prezzi contenuti.
Stella
A pochi metri dal balcone più famoso del mondo, quello di Romeo e Giulietta, una bottega ricca di specialità gastronomiche. Dai paté ai sughi, dalle mostarde ai condimenti, passando per salse, mostarde, sottoli e sottaceti. Notevole l’assortimento di salumi e formaggi di pregio, da mangiare in purezza o dentro ad un panino. Dalla cucina piatti classici e qualche proposta più creativa. Da bere birre e vini di qualità.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2017
Dolce Locanda
Giulia Cerboneschi è l’anima di questo indirizzo che propone specialità soprattutto d’asporto. Pensato da Giancarlo Perbellini, è un moderno laboratorio a vista, con uno spazio di vendita raffinato ed elegante. Qui si viene per la colazione - con ottimi caffè e cappuccini da abbinare ai fragranti lievitati, da riempire al momento - ma anche per la merenda, con torte classiche e moderne, mignon, macaron e bignè di vario tipo. Dolci su ordinazione per le festività. Servizio catering. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Flego
Un locale guidato, con costanza e dedizione, da una famiglia di pasticceri da generazioni. Già dalla soglia si nota il lungo e ordinato bancone su cui sono esposte raffinate proposte di pasticceria sia classica che moderna. Eccellenti i lievitati già ripieni - così come quelli da farcire sul momento - di livello anche i mignon, i cestini di frutta, i macaron e i cannoli siciliani. Grande impegno sulle monoporzioni, ma anche sulle torte e sulle crostate più classiche. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Tomasi
Insegna fondata nel 1968 da Gianni Tomasi, pasticcere pluripremiato dalla vocazione artigianale. L’ambiente è vagamente demodè, accogliente e caldo, con un bel banco caffetteria dove scambiare due chiacchiere assaporando un caffè. La specialità della casa sono le torte da frigo, ma si fanno rcordare anche i bignè e le monoporzioni. Durante le feste rivisitazioni di dolci locali come il nadalin. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Caffè Alexander
Un locale sobrio, disposto su diversi piani al centro della città. Qui Alessandro Vesentini propone il suo caffè aromatico e robusto in diverse versioni, ma anche cappuccini cremosi e ben montati, da abbinare a biscotti, fette di torta, muffin e millefoglie. Imperdibili gli hamburger in pausa pranzo, ma il menu prevede anche primi e secondi, pizze e panini. Da bere birre artigianali attentamente selezionate. Tre Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Caffè Borsari
Una pausa caffè tra le vie del centro, tra le botteghe più chic della Verona modaiola. 7 le miscele e 3 i monorigine (Guatemala, Brasile e Kilimangiaro) in carta, per accontentare gusti diversi, tutti estratti alla perfezione. Piacevole e ben preparato anche il cappuccino, vellutato e avvolgente, presentato in diverse versioni (viennese, con panna, al ginseng e shakerato). Curatissime le selezioni di tè e cioccolata in tazza. Il tutto è anche acquistabile. Tre Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Caffè Coloniale
Uno stile esotico inconfondibile per questo locale dalla vocazione polifunzionale. Qui si può fare colazione con caffè realizzati con 6 diverse miscele e lievitati freschi; fermarsi per una pausa pranzo – anche di lavoro - grazie agli sfizi e ai piatti sfornati dalla cucina. Momento clou della giornata l’aperitivo, con una ricca lista di cocktail, vini e distillati. Due Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Caffetteria Enoteca Zero 7
Una caffetteria ed enoteca in un vicoletto defilato, poco distante dall’Arena. L’ambiente è elegante e suggestivo, con due sale e un ampio e raffinato bancone. La colazione è il regno dei lievitati, freschi e invitanti, da accompagnare a caffè e cappuccini ben realizzati. Da mangiare snack per la mattina cui si aggiungono alcuni piatti della tradizione locale per il pranzo. Aperitivo affollatissimo, scelto soprattutto per le bollicine e i taglieri di salumi e formaggi. Due Chicchi e Tre Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
indirizzi
Al Bersagliere | Verona | via Dietro Pallone, 1 | tel. 045 800 4824 | www.trattoriaalbersagliere.it
Al Capitan della cittadella | Verona | piazza Cittadella, 7 | tel. 045 595157 | www.alcapitan.it
Acqua e grano | Verona | via Mario Todeschini 18 | tel. 39 335 832 3725
Antica bottega del vino | Verona | via Scudo di Francia, 3 | tel. 045 800 4535 | www.bottegavini.it
Caffè Alexander | Verona | via Sant'Antonio, 20 | tel. 045 464 1653 | www.facebook.com/Caff%C3%A8-Alexander-525680237451910
Caffè Borsari | Verona | corso Porta Borsari, 15d | tel. 045 803 1313 | www.facebook.com/Caffè-Borsari-429507137121555
Caffè Coloniale | Verona | piazza Viviani Francesco, 14/c | tel. 045 801 2647 | www.casa-coloniale.com
Caffetteria Enoteca Zero 7 | Verona | vicolo Ghiaia, 3 | tel. 045 923 5180 | www.enotecazero7.it
Casa Perbellini | Verona | piazza San Zeno, 16 | tel. 045 878 0860 | www.casaperbellini.com
ConFusion | Verona | via Ponte Nuovo, 9 | tel. 045 462 4806 | www.confusion-restaurant.com
Da Salvatore | Verona | piazza S. Tomaso, 6 | tel. 045 803 0366 | www.pizzeriadasalvatorevr.com
Dolce Locanda | Verona | via Valerio Catullo, 12 | tel. 045 800 4211 | www.facebook.com/DolceLocanda
Du De Cope | Verona | Galleria Pellicciai, 10 | tel. 045 595562 | www.pizzeriadudecope.it
Il Desco | Verona | Via Dietro S. Sebastiano, 5/7 | tel. 045 595358 | www.ristoranteildesco.it
Flego | Verona | via Stella, 13 | tel. 045 803 2471 | www.facebook.com/PASTICCERIA-FLEGO-VERONA-207372359292345
La Torre | Verona | Stradone Scipione Maffei, 1 | tel. 045 252 5464 | www.facebook.com/latorreverona
L’Oste scuro | Verona | vicolo San Silvestro, 10 | tel. 045 592650 | www.ristoranteostescuro.tv
Locanda 4 cuochi | Verona | via Mario Alberto, 12 | tel. 045 803 0311 | www.facebook.com/Locanda4Cuochi
Osteria Ponte Pietra | Verona | via Ponte Pietra, 34 | tel. 045 804 1929 |www.ristorantepontepietra.com
Osteria Sottoriva | Verona | via Sottoriva, 9/A | tel. 045 801 4323 | www.osteriaveronaantica.it
Saporè | San Martino Buon Albergo (VR) | via Ponte, 55a | www.saporeverona.it
Saporè Pizza Stand Up | Verona | via della Costa, 5 | tel. 045 801 0870
Saporè Downtown | Verona | via Amanti, 6/8 | da maggio 2017
Stella | Verona | via Stella, 5/c | tel. 045 800 8008
Tomasi | Verona | corso Milano, 16A | tel. 045 574017 | www.facebook.com/pages/Pasticceria-Tomasi/128979623827635
a cura di Francesca Fiore
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