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Scrivere di cibo. A Napoli, il festival dedicato all'editoria gastronomica del Sud Italia

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Una rassegna libraria dedicata al tema della gastronomia: a Napoli, la Città della Scienza ospita, dal 23 al 26 marzo, Scrivere di cibo, manifestazione che si impegna a promuovere l'editoria gastronomica del Sud Italia. 

L'evento

È strano che la dieta mediterranea, patrimonio mondiale, faccia così fatica a trovare nella sua zona d'elezione, il Sud Italia, spazi di informazione e divulgazione. Anche per questo nasce il nostro salone". Così Gianfranco Nappi, responsabile progetti speciali Città della Scienza e dell'area "Gnam Village" presenta Scrivere di Cibo, il primo festival dedicato all'editoria gastronomica del Sud Italia, in scena a Napoli dal 23 al 26 marzo. Quattro giorni alla scoperta della storia dell'alimentazione e cucina del Meridione, con un focus particolare sull'ormai assodato binomio gusto e salute. A ospitare la manifestazione, gli spazi da poco ritrovati della Città della Scienza di Napoli, che sta lavorando a questo evento ormai da un anno. Come e quando scrivere di cibo oggi? Questa è la domanda a cui il festival si propone di rispondere, fra convegni, dibattiti e laboratori dedicati. Inoltre, “questo evento legato all’alimentazione rientra nella programmazione che abbiamo avviato in supporto alle attività scolastiche e nel gemellaggio tra San Giorgio a Cremano e la Fondazione Idis – Città della Scienza”, spiega il sindaco Giorgio Zinno. L’evento sarà anche un’occasione per fare il punto sulle attività della Città dei Bambini, che quest’anno ha avuto come leit motiv proprio l’educazione alla corretta nutrizione.

 

Il programma

Un programma fitto di appuntamenti, quello di Scrivere di Cibo, che comincia giovedì 23 marzo con “La videocassetta delle parole piccanti”, una sorta di confessionale dove i più piccoli potranno raccontare in un minuto il proprio rapporto con il cibo. Si continua con la proiezione di cortometraggi a tema gastronomico e la presentazione del progetto “Porte aperte ai bambini”, iniziativa che prevede ristoranti e pizzerie a misura di bambino, con menu, spazi e giochi dedicati ai più piccoli. E ancora seminari sui menu adatti all'alimentazione infantile, in collaborazione con la giornalista Maria Rosario Castaldo, autrice della “Carta dei diritti alimentari per la crescita”, e una mostra sugli arredi dello spazio ristoro dedicato ai bambini progettato dagli studenti del dipartimento di Architettura dell'Università Federico II. Ma il festival è pensato anche per gli adulti: il Museo nazionale del vino per l'occasione presenta il progetto Baroque Park, che prevede una serie di visite guidate alla cantina di villa Bruno, recentemente restaurata, che conserva un antico torchio ligneo del Settecento, con degustazioni guidate di vini vesuviani e altre eccellenze gastronomiche del territorio. E soprattutto incontri con autori e grandi di chef del calibro di Alfonso Iaccarino, con dibattiti e workshop: “La parte didattica è sempre stata irrinunciabile per noi. Per questo abbiamo dedicato agli istituti alberghieri e agrari la fascia di mezza giornata”, durante la quale possono assistere e partecipare agli showcooking e imparare “non solo tecniche di cucina, ma i fondamentali della cultura del cibo”. Perché l'obiettivo della manifestazione è quello di “aiutare i professionisti di oggi e di domani in campo gastronomico a crearsi un quadro di riferimento, per superare le specializzazioni o quantomeno inserirle in un quadro generale forte e strutturato”. Ci saranno poi le lezioni di Maurizio Bifulco sulle prescrizioni dietetiche, e quelle sulla cucina medioevale a cura di Franco Gardini. Non mancherà, inoltre, una serie di incontri dedicati all'enogastronomia nella letteratura gialla, dalla passione del Commissario Montalbano per la buona tavola al senso dell'ebrezza nei testi di Edgar Allan Poe. E poi ancora laboratori di scrittura, discussioni sui testi cardine della letteratura gastronomica, un omaggio ai 30 anni di Slow Food, un focus sulla cucina ai tempi della crisi e tanti assaggi.

 

Scrivere di Cibo | Napoli | via Coroglio, 104 | www.cittadellascienza.it

 

a cura di Michela Becchi


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