A settembre l'Agenzia del Demanio pubblicherà un nuovo bando nell'ambito del progetto di rinascita di fari ed edifici costieri di pregio che affollano il litorale italiano. La prima tranche ha portato a esclusioni eccellenti, ma promette tante originali attività ricettive e ristorative. E si continua così.
Dalle Case Cantoniere ai fari. L'Italia più bella
E dopo le Case Cantoniere arrivano i fari. L'Agenzia del Demanio in sinergia con i ministeri di turno sembra aver intrapreso con convinzione la strada della valorizzazione di un patrimonio abbandonato per lungo tempo a se stesso. E per farlo chiede l'aiuto dei privati, stimolandone la voglia di fare impresa con quanto di più prezioso possiede il nostro Paese: i beni paesaggistici, storici e artistici. Qualche settimana fa il bando relativo alla concessione di 30 edifici dell'Anas su tutto il territorio nazionale ha spinto molti potenziali imprenditori del settore dell'ospitalità a guardare le celebri case rosso pompeiano dislocate lungo le principali arterie della Penisola sotto una nuova luce: perché non trasformarle in punti d'accoglienza e ristoro per i turisti che visitano l'Italia? Per candidarsi c'è tempo fino al 31 ottobre 2016, i primi risultati concreti si vedranno la prossima estate. Intanto però, di comune accordo con il Ministero della Difesa, il Demanio anticipa la pubblicazione di un altro bando (pronto per settembre) per l'affidamento in concessione di 20 cosiddetti “gioielli del mare”, tra fari, torri ed edifici costieri che si stagliano suggestivi lungo il litorale italiano. Venti in tutto, da assegnare in concessione a privati fino a un massimo di 50 anni dietro versamento di un canone d'affitto annuo.
Valore Paese – Fari. La prima fase, i primi progetti
Solo qualche tempo fa, la prima tranche del progetto di rinascita dei fari italiani (bandita a ottobre 2015) aveva portato all'assegnazione di nove edifici: incassi stimati oltre 6 milioni per gli affitti e altrettanti investiti dai privati per la riqualificazione delle strutture, molte destinate a confluire nel paniere del settore turistico-ricettivo, con evidenti risvolti occupazionali. Tra i primi aggiudicatari a beneficiare dell'iniziativa Valore Paese – Fari giovani imprenditori, imprese locali e investitori esteri; di diversa natura i progetti vincitori, molti concentrati sull'offerta gastronomica, come quello che trasformerà il Faro Capo Grosso sull'isola di Levanzo a Favignana in un resort dove ospitare workshop di cucina, eventi, escursioni e attività di sensibilizzazione sulla pesca consapevole. Ancora in Sicilia, ad Augusta, il Faro di Brucoli sarà allestito come punto di accoglienza turistica per la promozione dei prodotti enogastronomici locali, e pure Murro di Porco a Siracusa diventerà locanda con ristorante e 14 camere grazie all'iniziativa di un giovane under 30. E così sarà per la bottega dei sapori prevista nella riqualificazione del Faro di Capo d'Orso a Maiori, assegnato al WWF, e in maniera diversa per i fari di Punta Imperatore a Forio d'Ischia e San Domino alle Isole Tremiti assegnati alla società tedesca Floatel GmbH, già specializzata nel recupero di lighthouse all'estero, che realizzerà la sua idea di rifugio nel faro.
A questo proposito però spiace e sorprende notare che sia stata accantonata la proposta di Gualtiero Marchesi, che proprio sul faro di Punta Imperatore aveva puntato per realizzare un'accademia culinaria diffusa.
Il nuovo bando. 20 tra fari, torri ed edifici costieri
A settembre però si apriranno nuove molteplici possibilità per chi non demorde e vuole investire sul turismo sostenibile. Tra gli immobili coinvolti il Faro di Capo Zafferano sul promontorio che divide i golfi di Palermo e Termini Imerese, il Faro di Riposto in provincia di Catania, il Faro di Capo Rizzuto in Calabria, ma anche il Faro del Po di Goro, alla foce del Po, o il Faro Spignon, circondato dalla laguna di Venezia. A Ponza andrà in concessione il Faro della Guardia, a Vieste il Faro di Torre Preposti, sull'isola d'Elba quello di Punta Polveraia, a Salina il Faro di Capo Faro. E anche Pantelleria partecipa con il Faro di Punta Spadillo. Tra gli edifici più suggestivi anche la Torre Angellara di Salerno, lo Stand Florio di Palermo con il suo chiostro in stile moresco e il convento seicentesco di San Domenico Maggiore Monteoliveto a Taranto.
Aspettando la pubblicazione del bando il demanio promuove per tutto il mese di agosto le giornate #openlighthouse, come per ogni vendita che si rispetti. Chi fosse interessato a investire può partecipare alle visite e cominciare a sognare con cognizione di causa. L'Italia determinata a creare valore finalmente comincia a girare.
Informazioni disponibili su www.agenziademanio.it
a cura di Livia Montagnoli