40 città, una rete di genitori volontari impegnati sul campo, per provare quello che i loro bambini mangiano a scuola. Così la rete commissioni mensa d'Italia stila una guida alle migliori mense della Penisola. Vince il Nord. Ma troppi fritti, carne rossa, cibi processati e precotti.
Genitori d'Italia uniti nel segno della qualità a tavola
E voi, eravate a conoscenza dell'esistenza di una Rete nazionale delle commissioni mensa? Il coordinamento è stato ideato circa un anno fa per riunire le voci dei genitori volontari che durante tutto l'anno scolastico assaggiano il cibo consumato dai propri figli quando pranzano a scuola. E ora, visto il consenso riscontrato presso le amministrazioni di molte città italiane – che insieme ai genitori potrebbero (dovrebbero?) collaborare per perfezionare il servizio – la rete si dota di tutti gli strumenti necessari per far sentire la propria voce, pagina Facebook compresa.
Non prima, però, di aver razionalizzato un anno di lavoro sul campo stilando un rating ufficiale dei menu scolastici, che proprio sull'esperienza di mamme e papà fa affidamento per decretare i fiori all'occhiello delle mense d'Italia, quelle in cui all'alimentazione scolare è dedicato il giusto interesse, nel rispetto dei principi nutritivi, ma senza rinunciare al gusto.
La classifica delle mense. I parametri
L'analisi ha coinvolto 40 città, e i dati – disponibili online – sono già stati condivisi con Comuni e aziende della ristorazione interessate che hanno approvato la pubblicazione di questa singolare classifica. Il punteggio assegnato su indagini a campione valuta la qualità del menu secondo i parametri sull'alimentazione stabiliti dall'Oms (in particolaretipologia dell'alimento, stagionalità, manipolazione, frequenza della somministrazione, conservazione, prodotto fresco o surgelato), e determina la vittoria schiacciante del Nord sul Sud d'Italia, che a quanto pare non è proprio ligio nel valorizzare il patrimonio di risorse della cucina mediterranea. Sul podio salgono, nell'ordine, la cittadina marchigiana di Jesi, Trento e Bologna. Firenze è settima, Roma solo undicesima; mentre Milano (che a detta della Rete si posizionava a metà classifica) non compare nella lista, non avendo riconosciuto lo studio, anche se proprio la Asl2 della città ha diffuso recentemente il cosiddetto “menu 10 e lode”, di cui i genitori volontari hanno tenuto conto per assegnare i punti. E via a scendere, Napoli è al numero 23, Bari al 24, Venezia al 27. E Palermo conquista la maglia nera per l'abbondanza di fritti (surgelati) in menu, ma l'ultimo posto spetta a Chieti.
Comportamenti virtuosi ed errori comuni. Troppa carne e fritti
Le mense delle scuole primarie di Jesi, invece, si aggiudicano ben 113 punti – per biologico, varietà di cereali, prodotti integrali, frutta a merenda, pesce e piatti locali - staccando di poco Trento, premiata soprattutto per la scelta di verdure crude (come del resto Bolzano). Tra gli esempi virtuosi Bologna, Pisa e Firenze per l'utilizzo di prodotti biologici, Milano per l'abbondanza di cereali (ma c'è pochissimo bio). Macerata invece detiene il primato per varietà e frequenza dei piatti a base di pesce, e anche Roma dice la sua. Mentre il podio dei legumi spetta a Potenza e Perugia. Ma una sintesi dell'indagine evidenzia anche alcuni dati da non sottovalutare per ripartire da quanto c'è di buono – come le scuole dotate di cucine interne (a Bolzano in ben 16 strutture su 19) o l'apertura all'iniziativa dei genitori, che in alcuni casi si preoccupano di fare la spesa da produttori del territorio, con il sostegno del Comune (a Treviso e Macerata) – per limitare le cattive abitudini. Qualche esempio? L'eccesso di carne, soprattutto rossa, che sembra invogliare maggiormente i bambini a vuotare il piatto; e poi tante patate, utilizzate anche per diluire altri ingredienti e così abbattere i costi. E purtroppo anche molti bastoncini di pesce e pizza precotta, frittura e cibo processato, dalle polpette agli hamburger, alle crocchette (ma in questo caso la differenza la fanno le modalità di preparazione).
Dal canto loro i genitori ci tengono a sottolineare che l'indagine non assume valenza scientifica. Ma l'utilità di far luce da vicino sul sistema della refezione scolastica italiana, pur con assenti importanti, è indubbia. L'educazione alimentare comincia a tavola.
La classifica delle mense scolastiche (valutazione sul menu invernale):
1 Jesi 113
2 Trento 111
3 Bologna 105
4 Pisa 101
5 Bolzano 95
6 Terni 91
6 Pordenone 91
7 Firenze 89
8 Treviso 88
9 Potenza 85
10 Macerata 83
11 Roma 79
12 Trieste 78
12 Piacenza 78
13 Perugia 77
13 Bergamo 77
14 Catanzaro 64
15 L'Aquila 63
16 Palermo 62
17 Monza 61
17 Cagliari 61
18 Torino 57
18 Verona 57
19 Novara 56
20 Brescia 55
20 Aosta 55
21 Genova 53
21 Padova 53
21 Ancona 53
22 Pescara 49
23 Napoli 47
24 Bari 45
25 Sesto Fiorentino 44
26 Campobasso 39
27 Venezia 37
28 Lamezia Terme 35
29 Chieti 32
a cura di Livia Montagnoli