Dal W Hotel di Bangkok va in scena, per la prima volta ospite della Thailandia, la cerimonia di premiazione della 50 Best dedicata ai migliori ristoranti asiatici. Poche sorprese sul podio, Andrè conquista la medaglia di bronzo e scalza Paul Pairet, il preferito dagli chef. Bombana tredicesimo, in discesa. Tante le tavole di Singapore.
I 50 migliori ristoranti asiatici
Meno di 24 ore ci separano dalla notte degli Oscar appena trascorsa, mentre dall’altra parte del mondo, a Bangkok, i grandi protagonisti dell’alta cucina asiatica si ritrovano ancora una volta insieme a un parterre di critici e giornalisti del settore per celebrare la cerimonia degli Asia’s 50 Best Restaurant e scoprire così chi saranno i premiati dell’edizione 2016 ammessi all’ambita lista (qualcuno su Twitter li ribattezza con ironia gli Oscar dei dim sum). Il compito non è facile, vista la spropositata quantità di tavole eccellenti e la varietà delle espressioni gastronomiche meritevoli di conquistare i riflettori internazionali che convivono nel continente asiatico. L’anno scorso, dalla cerimonia andata in scena alla Capella Singapore era uscito vincitore la chef indiano Gaggan Anand, di stanza proprio nella capitale thailandese (per la prima volta location designata dalla 50 Best) con un’interpretazione moderna della cucina tradizionale della sua terra. E stavolta, ancor prima dell’inizio del cerimoniale, la ristorazione thailandese si aggiudica un premio alla carriera per lo chef David Thompson del Nahm (ottavo in lista). Mentre la Best Female Chef 2016, la filippina Margarita Fores, originaria di Manila, stabilisce un ponte lungo migliaia di chilometri con la cucina italiana, a cui si ispira la catena di ristoranti che dirige a Manila (è donna anche la miglior pastry chef, Cheryl Koh di Singapore).
La cerimonia. Il podio
Sul palco del W Hotel William Drew - dopo uno spot per la cultura gastronomica nazionale (dedicato al piatto nazionale, il pad thai) alla presenza del primo ministro thailandese - introduce la cerimonia, che procede rapida fino alla top ten. Dal podio non arrivano grandi novità: Gaggan Anand è ancora primo, lo insegue il giapponese Yoshihiro Narisawa (medaglia d’argento confermata), mentre entra nella top 3 il ristorante Andrè di Singapore. Ed è proprio Singapore a conquistare il maggior numero di riconoscimenti in classifica, con molte conferme e tante new entry in top 50; diversi sono i riconoscimenti per Hong Kong, meno le insegne per il Giappone e Tokyo, che però si aggiudica il premio per l’ascesa più significativa al numero 20, con Quintessence, oltre al secondo e quinto piazzamento (per Ryugin).
Il preferito degli chef: Paul Pairet
E tra un’esultanza e l’altra sul palco arriva anche Joan Roca, che premia il preferito degli chef: il riconoscimento va a Paul Pairet, per la cucina di Ultravioleta Shangai (l’anno scorso terzo, quest’anno solo settimo). Ma tante sono le tavole che strizzano l’occhio alla cultura gastronomica francese, dal secondo classificato Narisawa allo chef Maxime Gilbert che porta il ristorante Amber di Hong Kong in quarta posizione. Per poco escluso dalla top ten (al numero 15), l’unico ristorante coreano, Minglesa Seul, è la più alta new entry del 2016. E al numero 13 (in discesa dall’ottavo piazzamento) c’è anche il nostro Umberto Bombana (8 ½a Hong Kong), sempre ai vertici della ristorazione asiatica con la sua interpretazione esclusiva della cucina italiana.
Top Ten
Gaggan, Bangkok
Narisawa, Tokyo
Andrè, Singapore
Amber, Hong Kong
Ryugin, Tokyo
Waku Ghin, Singapore
Ultraviolet by Paul Pairet, Shangai
Nahm, Bangkok
Indian Accent, New Delhi
Lung Keen Hing, Hong Kong