Lo chef portoghese, stabilmente a Londra dal 2006, ha deciso di rilanciare il progetto Viajante in veste nuova, all'interno del complesso vittoriano del Metropolian Wharf, nell'East London vista Tamigi. Per farlo conta sulle donazioni di affezionati e clienti, che potranno contribuire a un terzo dell'investimento.
Nuno Mendes. Da Bacchus a Taberna, passando per il Chiltern
A Londra Nuno Mendes è una vera e propria celebrità della ristorazione d'autore. Di lui si dicono tante cose: che sia lo chef preferito del jet set inglese, che sia una mente creativa inarrestabile, che rappresenti al meglio la voglia di coniugare l'alta cucina con la riscoperta della tradizione popolare, nel suo caso particolarmente influenzata dalle radici portoghesi. Negli ultimi decenni la sua è stata una carriera inappuntabile, prendendo le mosse dagli anni di elBulli per cimentarsi per la prima volta con il pubblico londinese con Bacchus, che nel 2006 portava in città una nuova idea di gastropub d'autore. Poi è stata la volta del Viajante, che nel 2011 conquistava la prima stella a un anno dall'apertura; l'esperienza trionfale in un fascinoso albergo di Bethnal Green si è conclusa nel 2014, quando lo chef ha chiuso le porte del Viajante per dedicarsi al nuovo progetto dell'imprenditore americano Andre Balazs all'interno del Chiltern Firehouse Hotel.
Ora lo chef portoghese è saldamente alla guida del ristorante di Marylebone, nella vecchia caserma dei pompieri (costruita nel 1889 e dismessa solo nel 2005) che un ambizioso progetto architettonico ha trasformato in luxury hotel. In cucina Mendes propone la sua idea di gastronomia cosmopolita, ingredienti rari e preparazioni fusion guidate da una tecnica ben salda. Che i duecento commensali – che ogni giorno affollano la sala – e la critica inglese sembrano apprezzare moltissimo. Così la scorsa primavera Mendes ha deciso di raddoppiare, con la tavola “popolare” della Taberna do Mercado, all'interno dell'Old Spitafields Market: cucina portoghese di qualità in un ambiente informale e veloce, aperto a pranzo e cena sul modello del tapas bar. Una nuova sfida, l'ennesimo successo (di critica e pubblico).
Alta cucina e crowdfunding. Binomio possibile?
E allora perché fermarsi? In città i nostalgici del Viajante sono molti e lo chef non ha mai accantonato l'idea di riaprire i battenti. Dove? Nell'East London, lungo il Tamigi, all'interno del Metropolitan Wharf, l'imponente magazzino di epoca vittoriana completamente ristrutturato per ospitare appartamenti e uffici (ma c'è anche un ristorante). Quando? Entro la fine del 2016. Ma quello che più ci interessa, in questo caso, è il progetto che renderà possibile tutto questo, dal momento che lo chef portoghese ha deciso di affidarsi al crowdfunding per finanziare l'iniziativa. Tramite la raccolta di fondi sul web, Mendes punta a raccogliere 1.75 milioni di sterline, per coprire poco più del 33% della quota d'impresa.
Il nuovo Viajante, il progetto
Così un terzo della proprietà sarà virtualmente in mano a tutti gli amici e ai clienti affezionati desiderosi di accomodarsi ancora una volta al tavolo del Viajante, che potrà ospitare 65 commensali e si svilupperà anche all'esterno, con una bella terrazza vista Tamigi raggiungibile dall'acqua. L'obiettivo gastronomico è ambizioso e Mendes non nasconde il desiderio di puntare alla stella e al riconoscimento delle critica internazionale, tanto da coinvolgere diversi colleghi stranieri in qualità di special guest in cucina. E anche l'allestimento dello spazio sarà all'altezza, con una grande cucina a vista e un tavolo dello chef riservato per le esperienze speciali: “L'esperienza di Taberna mi ha riportato alle radici” ha dichiarato Mendes intervistato de Bloomberg “Ecco perché la cucina del nuovo Viajante sarà estremamente personale”. Intanto tutti coloro che vogliono finanziare il progetto possono farlo sulla piattaforma Seedrs versando un contributo minimo di 10 sterline (con tanto di premi e benefit correlati alla donazione).