La rivista peruviana Arriba Perù incorona il locale di via della Moscova per la qualità di ceviche, Pisco e autentica cucina peruviana. Alla guida Jaime Pesaque, talento sudamericano che macina aperture nel mondo.
Il boom della cucina peruviana
Anche l'Italia comincia ad accorgersi delle potenzialità della cucina peruviana. D'altronde che gli chef di Lima e dintorni siano i migliori ambasciatori del riscatto sudamericano nel mondo è cosa nota da qualche anno, tra ceviche di pesce crudo marinato che impazza sulle più prestigiose tavole internazionali e protagonisti della gastronomia nazionale che scalano le vette delle classifiche più ambite, oltre a raccogliere l'apprezzamento del pubblico nelle principali capitali gastronomiche del mondo. Si vedano il seguito del “capostipite” Gaston Acurio - da anni capace di mettere d'accordo critica e pubblico e vero eroe nazionale sul suolo peruviano - o l'infilata di riconoscimenti per Virgilio Martinez, nuovo volto del Perù d'autore al vertice della 50 Best dell'America Latina (e quarto nella classifica mondiale), con succursali all'ultimo grido in quel di Londra.
La riscossa tra le preferenze degli italiani passa inevitabilmente dall'esperienza di Expo, che ha celebrato la cucina peruviana a più riprese con appuntamenti tematici e grandi chef coinvolti nel calendario gastronomico degli ultimi sei mesi, a cominciare dagli incontri con degustazione negli spazi del Mudec.
Pacifico a Milano. Alta cucina e Pisco bar d'autore
Ma a ben vedere l'onda lunga dell'alta cucina peruviana aveva toccato Milano ancor prima dell'inaugurazione di Expo e noi l'avevamo anticipato in tempi non sospetti, rilevando per primi l'arrivo di Pacifico in città. Sono passati nove mesi e il fascinoso ristorante con pisco bar di via della Moscova ha conquistato milanesi e stampa locale, grazie al talento di Jaime Pesaque, fuoriclasse già allievo di Gaston Acurio, forse poco immortalato dai rotocalchi patinati (meno dei suoi più celebri connazionali), ma parecchio concentrato sul business internazionale, con un progetto imprenditoriale che spazia da New York a Miami su fino a Oslo. E dallo scorso febbraio anche Milano, prospettando alla città un mix esplosivo di ceviche (proposto in sette varianti), dim sum in stile peruviano e cocktail d'autore a base di Pisco.
Tanto apprezzato da balzare agli onori della cronache e conquistare la vetta di una speciale classifica, che mette in fila i migliori indirizzi di cucina peruviana nel mondo. Giudici esperti gli autori della rivista peruviana Arriba Perù, che assegnano il primo posto proprio a Pacifico; lo seguono sul podio il Lima di Londra e il Taypa di Brasilia. Ma in questo giro del mondo in salsa sudamericana c'è spazio anche per il Chica di Hong Kong, il Picca di Los Angeles e il Tanta di Barcellona (by Gaston Acurio). Insomma, Milano sembra confermarsi quella capitale gastronomica internazionale che vuole emergere sfruttando il traino degli ultimi sei mesi.
Gocce di Pisco non si farà
E tanto per continuare a giocare in casa Perù, sembrava imminente l'apertura di Gocce di Pisco a Sesto San Giovanni. Ma la prima avventura italiana in proprio di Rafael Rodriguez, già protagonista di alcune serate a tema nei mesi di Expo, sfuma a pochi giorni dall’apertura e lo chef torna a concentrarsi su progetti oltreoceano.
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