È uno dei sequestri più grandi degli ultimi anni, per un valore di 30 milioni di euro, quello effettuato da Guardia di finanza e Icqrf a Ozzano dell'Emilia (Bologna). All'interno di un deposito abusivo sono stati scoperti 2.730 quintali di zucchero in sacchi di iuta, quattro serbatoi con acqua e zucchero, un'autocisterna e due rimorchi utilizzati per il trasporto dei prodotti sofisticati. In un'importante cantina della stessa provincia, invece, sono stati sequestrati 310 mila ettolitri tra mosti, vini e succhi d'uva, contenuti in 120 serbatoi, e tre cisterne con circa 900 quintali di zucchero liquido.
Il sistema era ingegnoso: di notte, con autocisterne (non ricollegabili all'azienda), venivano introdotti nel deposito abusivo di Ozzano ingenti quantitativi di zucchero di ignota origine, lì lo zucchero veniva sciolto con acqua e acidi e poi caricato in cisterne che scaricavano il prodotto nello stabilimento di lavorazione, per poi essere messo in commercio come vino da tavola e mosto, anche concentrato. Frode in commercio i reati contestati ai vertici dell'azienda dalla procura di Bologna, che stanno valutando anche il reato di evasione fiscale. Perquisizioni sono state eseguite nelle abitazioni degli indagati ma anche in Veneto e Campania. L'operazione nasce da una verifica del nucleo polizia tributaria della Gdf e da un controllo sulla qualità dei prodotti in azienda.
Duro il commento del ministro Martina: “Chi cerca scorciatoie attraverso gli illeciti e mettendo a rischio la credibilità di un comparto modello come quello del vino deve pagare”.
a cura di Gianluca Atzeni
L'hanno chiamata Operazione Hydrias e ha portato a uno dei più grandi sequestri nel settore vinicolo degli ultimi anni: 310mila ettolitri tra mosti, vini e succhi d'uva (per un valore complessivo di 30 milioni di euro), prodotti con zucchero di provenienza ignota. Duro il commento del ministro Martina.