C’è tempo fino al 10 settembre per presentare il proprio progetto d’impresa nel settore del turismo enogastronomico al programma FactorYmpresa. 20 saranno selezionati e aiutati a crescere, per entrare sul mercato. Ecco come.
FactorYmpresa. Cos’è
Non c’è sfida più attuale, per chi voglia investire nel settore del turismo in Italia, che valorizzare lo sconfinato patrimonio enogastronomico della Penisola, e scommettere su nuove forme di promozione territoriale che tengano conto di tradizioni culinarie radicate, produzioni artigianali e attitudine all’ospitalità diffusa. Dunque proprio nell’Anno del Cibo italiano che volge al termine, FactorYmpresa Turismo lancia la volata a chi crede di avere idee innovative da sviluppare a beneficio della causa: il progetto, con il supporto di Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA), nasce infatti in attuazione del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022, e si prefigge di premiare le migliori idee d’impresa per favorire la crescita del turismo in Italia. Come farlo? Affrontando di volta in volta specifiche sfide tematiche. Food and Wine Tourism è una di queste, una chiamata rivolta agli innovatori che vogliono mettersi in gioco su un tema di grande attualità per la valorizzazione turistica del Paese – proprio l’unicità del patrimonio culturale intangibile è oggi un fattore sempre più discriminante della competitività turistica, e l’enogastronomia si è evoluta fino a costituirsi come pratica culturale e ad includere aspetti etici e di sostenibilità del territorio - che selezionerà i 20 migliori progetti tra le proposte pervenute entro il 10 settembre 2018.
20 progetti per il turismo enogastronomico
Chi passerà la selezione avrà l’opportunità di partecipare all’Accelerathon del 20 e 21 settembre che prenderà forma a Torino: 36 ore di lavoro sotto la guida di mentori e tutor che aiuteranno gli innovatori a focalizzare le proprie idee. Le 10 proposte più convincenti e pronte per spiccare il volo riceveranno 10mila euro da investire per sviluppare il business e il supporto di Invitalia per favorire il loro ingresso sul mercato. Ma quali sono gli elementi su cui scommettere per guadagnare l’attenzione dei selezionatori? L’obiettivo è quello di concretizzare soluzioni sostenibili e innovative per stimolare l’integrazione tra operatori turistici sul territorio, facendo leva sui valori enogastronomici, dal momento che il cibo è la porta di accesso più immediata di un territorio. Dunque ai candidati è richiesto di lavorare ad ampio spettro su territorio, esperienza e marketing. Chi saprà sviluppare percorsi turistici che preservino l’autenticità dello stile di vita e delle tradizioni di territori e comunità italiane, ampliare il portafoglio di prodotti turistici delle destinazioni della Penisola scommettendo sul cibo, attivare azioni di ingaggio della domanda e di marketing in modo integrato sui mercati del turismo e dell’enogastronomia avrà la possibilità di accedere alla seconda fase, partecipando alle due giornate torinesi.
Come candidarsi
Possono candidarsi singoli o gruppi organizzati in team che in caso di ammissione si impegnino a costituire impresa, imprese fondate non prima del 2014, startup innovative iscritte al registro delle imprese. Con la domanda dovrà pervenire anche il progetto, ed eventuale racconto video della proposta. Entro il 14 settembre, sul sito di FactorYmpresa sarà pubblicata la graduatoria relativa alle idee di business presentate. “È importante che il cibo diventi il mediatore culturale di un'esperienza turistica di qualità assoluta in Italia”, dice a tal proposito Francesco Palumbo, Direttore generale turismo del Mibac. Perché non provare a partecipare alla sfida?
Per consultare il regolamento e partecipare alla Call http://www.factorympresa.invitalia.it/factory-turismo/sfide-2018/sfide