Il video: malizia o espressione artistica?
Le vigne ci sono, sullo sfondo, ma non è quello che salta subito all’occhio. E poco importa che siano vigneti del Friuli Venezia Giulia o stralci bucolici di qualche campagna italiana, tutto si può dire del filmato per la promozione del vino friulano sul mercato russo fuorché che promuova i valori della viticoltura made in Italy sulla scena internazionale. C’è un’operazione di marketing di dubbio gusto alla base del concept (se così possiamo definirlo) sviluppato nel cortometraggio che Iris BroschÂÂÂÂÂÂÂÂ ambienta in alcune tra le più note realtà produttive d’Italia (le location sono quelle di due prestigiose aziende friulane, Marco Felluga e Volpe Pasini): quattro modelle russe che giocano a fare le novelle Veneri scambiandosi effusioni saffiche, nascondendosi dentro ai tini, lanciando sguardi voluttuosi alla volta di un attonito spettatore improvvisamente catapultato in un mondo arcadico che si tinge di erotismo (ai limiti dell’intenzione pornografica).
Sì, perché è bene tener presente un ulteriore dettaglio, affatto trascurabile: le giovani dai corpi sinuosi si mostrano completamente nude, fatta eccezione per i grappoli d’uva che ne incorniciano volti e forme provocanti.
Simple e la promozione del vino italiano all’estero. Operazione riuscita?
Non è uno scherzo, ma un’idea sviluppata e messa in atto – in più fasi, il progetto comprende anche un calendario – da Simple, il più grande distributore di vino italiano in Russia. Un binomio – quello tra vino e belle donne – neanche così originale, che stavolta si spinge ai limiti del grottesco, tanto da scatenare polemiche e rimostranze (non solo per semplice rivendicazione femminista) sul web e sugli scranni politici: è il consigliere regionale Eleonora FrattolinÂÂÂÂÂÂÂÂ (M5s) a promettere un’interpellanza in Aula sull’accaduto, soprattutto per portare all’attenzione del Consiglio il danno di immagine che potrebbe derivare alla viticoltura friulana e italiana da un video così “originale”. O artistico, come preferisce definirlo Roberto FellugaÂÂÂÂÂÂÂÂ – la nuova generazione dell’azienda del papà Marco – che parla di una polemica sterile e banale nei confronti di una campagna paragonabile per raffinatezza e prestigio all’operazione che Pirelli ripete ogni anno per il suo celebre calendario. Il video (quasi tre minuti di scene posate accompagnate da un tappetino musicale) è infatti risultato di un compendio di momenti del backstage del calendario, un montaggio dello shooting fotografico realizzato quindi senza particolare malizia.
Ma è proprio così che sono andate le cose? E soprattutto che vantaggio in termini di visibilità sul mercato estero per il vino friulano determinerà la circolazione del filmato? Diteci la vostra. Ma prima guardate il video.
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