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Nino di Costanzo a Positano? L'ex chef del Mosaico (forse) verso La Sponda dell'hotel Le Sirenuse

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Dopo la rottura con il Mosaico di Ischia lo chef è concentrato su progetti estemporanei, in attesa di intraprendere un nuovo percorso in una cucina ambiziosa. Che potrebbe essere quella dell'esclusivo hotel 5 stelle in Costiera Amalfitana.  

Sono passati poco più di sei mesi dall'annuncio improvviso della separazione tra Nino Di Costanzo e la famiglia Polito, che lasciava la ristorazione ischitana sguarnita del suo più grande ambasciatore, in grado di appuntare due stelle (e due Forchette) sul petto del Mosaico dell'Hotel Terme Manzi di Casamicciola in quasi dieci anni di crescita costante. Da allora pronostici aperti sul campione della gastronomia isolana, tra i rappresentanti più apprezzati della cucina campana contemporanea, che sa valorizzare i prodotti del territorio aprendosi agli stimoli internazionali, incontrando così le esigenze della ristorazione d'hotel di ampio respiro. E infatti nel futuro dello chef potrebbe ripresentarsi l'opportunità di collaborare con un grande albergo, ancora una volta in Campania, ancora una volta circondato dal mare. È poco più che un'indiscrezione – ma Di Costanzo raggiunto al telefono conferma che “c'è stato un contatto con la proprietà” - quella rilanciata dal Corriere del Mezzogiorno, che ipotizza l'arrivo dello chef a Positano, dove prenderebbe servizio alla guida del ristorante La Sponda dell'hotel 5 stelle Le Sirenuse.

In realtà negli ultimi mesi sono state molte le proposte ricevute e vagliate dallo chef e la conferma di un contatto potrebbe non fare una prova, soprattutto di fronte alla cautela del diretto interessato, che – ci tiene a precisare - non ha firmato nulla: “Quando avrò una certezza sarò il primo a diffondere la notizia”, ribadisce, sgombrando il campo da proclami ingombranti. D'altro canto il maitre del ristorante La Sponda si dice certo sul presente della cucina affacciata sulle acque della Costiera Amalfitana: “Siamo concentrati sulla stagione in corso. Per sviluppi ulteriori bisognerà pazientare un po'”. E il presente di questa tavola esclusiva custodita nello scrigno dell'hotel Le Sirenuse si chiama Matteo Temperini, giovane chef toscano di lunga esperienza arrivato a La Sponda nel 2008, per raggiungere la prima stella nel 2012.

Conferme e promesse della cucina d'autore campana

Certo, se Nino Di Costanzo approdasse alla corte della famiglia Sersale i primi a festeggiare la lieta novella sarebbero proprio gli estimatori della cucina del Sud, che così avrebbe una nuova occasione per vedersi esprimere al meglio l'estro di una delle sue firme più interessanti. In linea con il desiderio espresso dallo chef all'indomani del suo abbandono di Ischia: “Spero ardentemente di riprendere il discorso che oggi si interrompe. E sarebbe bello poterlo fare ancora al Sud”.

Mentre ha già trovato la collocazione che gli compete il talento di Luigi Salomone, a bottega proprio da Nino Di Costanzo prima e da Paolo Barrale poi, da qualche settimana alla guida della rinnovata Piazzetta Milù di Castellamare, in sostituzione di Cristoforo Trapani (ora al Magnolia dell'Hotel Byron di Forte dei Marmi).

 


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