Gusto e olfatto sono i requisiti base di un giudice sensoriale, che aiuta le aziende alimentari a testare il prodotto per pianificare nuove linee di sviluppo. Ferrero ne cerca 60, e senza esperienza: i candidati seguiranno un corso di formazione, 40 di loro avranno il lavoro. Ecco in cosa consiste, e chi può provarci.
Il lavoro goloso
I candidati dovranno essere disposti a trasferirsi per qualche tempo ad Alba, è vero. Ma il fatto che la cittadina piemontese sia conosciuta in tutto il mondo non solo come capitale del tartufo, ma pure per essere il quartiere generale di Ferrero, non è un dato trascurabile. Non per chi sceglierà di rispondere all’annuncio di lavoro più goloso dell’estate, che prevedibilmente riceverà moltissime adesioni. Nutella cerca giudici sensoriali per testare il prodotto, e per la prima volta sceglie di rivolgersi all’esterno anziché eseguire i suoi test tra i dipendenti dell’azienda. I requisiti? Decisamente alla portata di molti: niente allergie e capacità di utilizzare un pc. Mentre non è richiesta la famigerata esperienza sul campo, né si valuteranno particolari competenze specifiche. Anzi, meglio che ad assaggiare siano semplici consumatori portati a esprimere valutazioni dirette e non influenzate da considerazioni troppo tecniche, tipiche degli addetti ai lavori.
Il giudice sensoriale. Chi è?
Alla fine saranno in 60 gli aspiranti assaggiatori selezionati tramite colloquio tra chi ha risposto all’annuncio apparso all’inizio di luglio su Openjobmentis: alla fine di settembre comincerà per loro un percorso formativo retribuito di 3 mesi, per educare il senso del gusto e dell’olfatto, e pure per imparare come si può esprimere con le parole più giuste quanto è stato percepito durante l’assaggio: in 40, i più idonei, riceveranno il lavoro – un contratto in somministrazione duraturo nel tempo - in Soremartec, la società di ricerca e sviluppo di Ferrero. Ma il lavoro, in sostanza, in cosa consiste? I giudici lavoreranno per due giorni a settimana, alternandosi in turni di due ore, alle prese con l’assaggio di semilavorati e materie prime, dal cacao alla granella di nocciole (quindi chi pensa di poter affondare il cucchiaino per tutta la giornata in un barattolo di Nutella è fuori strada), e la concentrazione sarà fondamentale per svolgere al meglio un ruolo che le grandi aziende del comparto alimentare sono sempre più propense a incentivare per sostenere il processo di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti o linee già in produzione, che però richiedono costanti test qualità.
Presente e futuro di Ferrero
Dunque l’azienda piemontese fondata nel 1946 e guidata oggi da Giovanni Ferrero detta le regole di una rigorosa gestione della produzione, che nel 2017 le ha permesso di salire sul podio mondiale del settore dolciario, terza per fatturato (10,6 miliardi di euro) subito dopo Mars e Mondelez. Non a caso negli ultimi due anni il percorso di consolidamento aziendale è passato da un lato attraverso nuove acquisizioni - l’ultima, qualche mese fa, l’acquisto della divisione americana di Nestlè, ha fatto molto parlare di sé, dimostrando la chiara intenzione di mettere radici negli Stati Uniti – dall’altro sullo sviluppo di prodotti capaci di conquistare nuovi mercati e abitudini alimentari. Anche a questo scopo i giudici sensoriali si riveleranno fondamentali per fornire un’ampia gamma di percezioni gusto-olfattive da cui partire in fase creativa per realizzare nuovi best seller. Mentre Nutella procede a vele spiegate verso il suo sogno americano: dopo il successo del Nutella Cafè di Chicago, e i numerosi tentativi di imitazione, anche New York avrà il suo store dedicato agli amanti della crema alla nocciola più famosa nel mondo, entro la fine del 2018 nei pressi di Union Square. Da quest’altra parte dell’oceano gli aspiranti assaggiatori possono inviare le proprie candidature a alba@openjob.it(specificando nell’oggetto RIF. ALB01).
a cura di Livia Montagnoli