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Apre Casa Maggiolina ai Castelli. Ristorante, pizzeria, orto e ospitalità nella villa storica alle porte di Roma

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Dietro al progetto un team già noto della ristorazione capitolina, che ha ripensato la storica Villa di Maggio di Grottaferrata come casa aperta alla condivisione e all'ospitalità. Il 17 giugno partenza con ristorante, pizzeria, picnic e cene nell'orto. Dall'autunno ospitalità in villa e nelle sistemazioni nel parco. 

Il progetto Casa Maggiolina

Un gruppo di amici con il pallino per l'imprenditoria, una dimora storica alle porte di Roma in cerca di qualcuno che voglia riportarla a nuova vita, un grande spazio verde a pochi minuti di macchina dalla città. Gli ingredienti per fare bene sono tutti in tavola, e tra qualche ora il risultato del mix sarà sotto gli occhi di tutti. O almeno di chi vorrà partecipare alla festa inaugurale di Casa Maggiolina, domenica 17 giugno, per scoprire cosa bolle in pentola a Villa di Maggio, Grottaferrata, nella residenza anni Trenta che il gruppo di amici di cui sopra ha preso in gestione dall'ordine dei preti Stimmatini (almeno) per i prossimi 18 anni: “Decisamente un tempo sufficiente per strutturare un progetto ambizioso” racconta orgoglioso e un po' emozionato Gabriele Ciocca, che insieme a Daniele ed Alessandro Marchetti e Mauro Abbondanza ha messo in piedi il format Casa Maggiolina. La base di partenza per cominciare a pensare in grande è stato proprio lo spazio: una tenuta nel Parco Regionale del Tuscolo, con settemila metri quadri di terreno a disposizione, tutt'intorno alla residenza storica, che da settembre aprirà agli ospiti 5 appartamenti completamente ristrutturati e intanto si appresta a esordire come ristorante con cucina, pizzeria, griglieria, cocktail bar. Nessun limite alla fantasia, “con l'intenzione di rendere accessibile a tutti uno spazio di grande fascino, e quindi adattare la formula di ristorazione a diversi target e momenti della giornata, con la possibilità di arrivare per un pic nic della domenica, la sera per mangiare una pizza, a pranzo per un piatto veloce”. Ma anche in occasione di un evento privato, un matrimonio o un incontro a porte chiuse di team building, perché il progetto di cohousing dispieghi per intero tutte le sue potenzialità.

Il ristorante. La cucina antica, la pizzeria, le cene nell'orto

Procedendo con ordine, a partire dall'aperitivo pomeridiano e dalla cena a buffet di presentazione di domenica 17, il primo spazio a inaugurare sarà proprio quello del ristorante: circa 60 coperti all'interno della villa, con forno a legna a vista “proprio dove un tempo c'era l'altare della cappella della residenza dell'ordine”, griglia dedicata alla cottura delle carni e cucina attrezzata per sostenere i servizi del pranzo e della cena. All'esterno, sul fronte dell'edificio, altri 250 coperti circondati dal verde, e sul retro la sorpresa dei tavoli immersi nell'orto (46 coperti in tutto), che presto comincerà a dare i suoi frutti: “Abbiamo già messo a coltura l'orto, ma probabilmente riusciremo a ricavare anche un vigneto, per produrre il nostro vino con la consulenza di un enologo: il terreno è molto vocato”. La proposta gastronomica varierà nel corso della giornata, presentando anche una sezione originale dedicata alla cucina antica: “Abbiamo voluto chiamarla così perché frutto di una ricerca che spazia dal Medioevo attraverso secoli di cultura gastronomica. Per esempio proporremo cotture interrate e in vaso di terracotta, o ancora nel lino: abbiamo un paio di fosse dedicate nella zona dell'orto, sarà una soluzione proposta specialmente durante i banchetti di matrimonio”.

Poi ci sarà la formula pic nic orto e cucina: un cestino da portare con sé nel parco della villa, con prodotti e specialità del territorio, dalla porchetta al panino con la frittata.

 

La proposta gastronomica

E in generale tutta la cucina si concentrerà sulla valorizzazione delle primizie e il recupero delle ricette locali. Qualche esempio? L'insalata di campo con albicocche, semi e vinaigrette, la pasta (fatta in casa) Maggiolina con carote, zucchine, provolone e ricotta, il galletto ruspante cotto sul mattone alla brace, ma pure i grandi classici come grigia e amatriciana, o recuperi della tradizione come gli involtini in umido alla vecchia maniera e la “maialata”. Poi il maialino in crosta cotto sottoterra (solo su ordinazione), i crostoni e le pizze dal forno a legna, dalla classica Margherita alla pizza con crema di fave, provolone e cicoria. E per la sezione cucina antica proposte come la zuppa di legumi estivi con agrumi e sfoglia di coppa, la pasta baccalà e arzilla, il timballo di capellini, finocchio e sarde, le trote sotto la cenere. Chiusura dolce con maritozzi, brutti ma buoni, biancomangiare, zuccotto. A prezzi decisamente accessibili, fino a 10 euro per una pizza o un primo piatto, 20 per i piatti più elaborati e le portate di carne.

 

L'ospitalità. Dormire nel parco

In autunno sarà operativo anche il pacchetto ospitalità: “Prima i 5 appartamenti nella residenza, poi, dalla prossima primavera, il glamping, il pernottamento all'aperto in tende attrezzate e carrozzoni in stile gitano, che popoleranno il parco. Quando abbiamo iniziato sapevamo che sarebbe stato un progetto lungo da perfezionare, entreremo a pieno regime nel giro di un anno”. Da subito, invece, sarà disponibile anche il servizio della colazioni, dalle 9 alle 11. Mentre nei prossimi mesi si cominceranno a confezionare i prodotti della casa, con quanto raccolto nell'orto e nel frutteto. Luogo di ospitalità, produzione, creatività e condivisione, Casa Maggiolina si prepara a essere, prima di tutto, una “casa aperta” per chi vuole godere di uno spazio incontaminato alle porte della città.

 

Casa Maggiolina - Grottaferrata (RM) - via Tuscolana, 289 - dal 17 giugno - www.casamaggiolina.it

 

a cura di Livia Montagnoli


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