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La Repubblica dei Contadini di Fico. Da Eataly World il 2 giugno si festeggia con i prodotti della terra da tutta Italia

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Circa 250 aziende agricole in rappresentanza della biodiversità agroalimentare d'Italia per animare il più grande mercato contadino mai organizzato. Succede da Fico Eataly World, dal 1 al 3 giugno, per riflettere sul valore dell'acquisto diretto. E sull'incredibile ricchezza gastronomica nazionale. 

La Repubblica dei Contadini

2 giugno, Festa della Repubblica...dei Contadini. L'idea arriva dal polo di Fico Eataly World, che dall'autunno scorso cerca di proporre una moderna rappresentazione della filiera agroalimentare italiana riassunta dalla formula Fabbrica Italiana Contadina (indubbia la capacità attrattiva dell'operazione, ma le nostre perplessità sulle finalità didattiche del progetto le abbiamo già espresse. Mentre per tirare le somme in termini di fatturato e risposta del pubblico è bene aspettare almeno il primo compleanno del parco). Dunque in concomitanza con la festività nazionale, dal 1 al 3 giugno, Fico accoglierà quasi 250 aziende agricole in arrivo da tutta Italia per dare vita al più grande mercato contadino mai realizzato, in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani, che promuove tutto l'anno il circuito La Spesa in Campagna, con un risparmio che sul fresco può arrivare fino al 20% rispetto ai prodotti indirizzati alla gdo. In vendita e degustazione tutti i prodotti del paniere agroalimentare italiano, migliaia di specialità tipiche regionali (in Italia se ne contano circa 4mila, molte difficilmente reperibili al di fuori del contesto locale) e presidi Slow Food (che nelle piazze italiane gestisce oltre 30 Mercati della Terra, dove i contadini possono vendere esclusivamente i propri prodotti, mentre oltre 1000 sono i mercati di Campagna Amica organizzati da Coldiretti) che raccontano la biodiversità alimentare del Paese, tra formaggi a latte crudo e birre agricole, carne da allevamenti certificati e salumi, pescato dei mari nazionali, vino, olio, miele, ortaggi, pasta, riso, conserve e tutto quanto si può desiderare nell'immaginario di un mercato che valorizza i prodotti della terra e il lavoro dei piccoli e medi produttori.

 

Il mercato contadino piace agli italiani

In particolare la giornata del 2 giugno sarà occasione per riflettere sul valore della biodiversità e sulla necessità di tutelare le filiere alimentari, in compagnia di Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World e Massimo Montanari, storico dell’alimentazione. Ma la festa prenderà forma tra i banchi allestiti dalle aziende in arrivo da 71 province italiane, con 42 coltivatori che portano in dote i primi pomodori, ciliegie e piccoli frutti di stagione, 27 vignaioli e i loro vitigni autoctoni, 31 casari con i formaggi dei propri allevamenti, 20 tipologie di prodotti tipici da 20 regioni, 11 birrifici agricoli. L'obiettivo non è solo quello di unire l'Italia nel segno dell'eccellenza agroalimentare, perché la manifestazione scaturisce anche dal desiderio di rendere omaggio a un modello di acquisto e consumo che negli ultimi tempi sta conoscendo una riscossa determinata dalla crescita della consapevolezza alimentare: l'ultima indagine di Cia, infatti, dimostra una crescita percentuale del 10% tra le famiglie che scelgono di fare abitualmente la spesa presso i mercati contadini organizzati dagli agricoltori in città. Mentre un italiano su 4, ogni anno, è incuriosito dall'acquisto diretto presso i produttori presenti sul territorio, alla ricerca di specialità locali non reperibili sul circuito della grande distribuzione (considerando il lungo periodo, negli ultimi 5 anni il numero dei consumatori che hanno fatto visita e acquistato presso i mercati contadini è significativamente cresciuto del 55%). Il fatturato nazionale relativo alla vendita diretta dal produttore al consumatore, non a caso, ha di recente raggiunto il traguardo di un miliardo di euro in un anno. Diverse le motivazioni che hanno contribuito a determinare un vero e proprio trend: l'attenzione per il benessere e per la salute, l'urgenza di incentivare la sostenibilità ambientale e la volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del territorio.Dunque lo scopo della Repubblica dei Contadini è pure quello di incentivare un tipo di responsabilità sociale che si nutre del sostegno ai mercati contadini, luogo di consumo, ma anche di socializzazione ed educazione gastronomica. Nulla di nuovo, bisogna dirlo, per un Paese come l'Italia da sempre legato alle sue manifestazioni di piazza. Ma perché non farsi ingolosire dal colpo d'occhio di un mercato che riunisce tutti i colori della tavola italiana?

 

a cura di Livia Montagnoli


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