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I 50 anni della DOC Torgiano e la verticale di Rubesco Riserva Vigna Monticchio di Lungarotti

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Giorgio Lungarotti voleva dare vita a un rosso umbro da grande invecchiamento. Così nacque il Rubesco Riserva Vigna Monticchio, un rosso da sangiovese che vince la prova del tempo.

 

Ci sono vini che trascendono l’immagine d’eccellenza, riconosciuta dalle più importanti guide di settore e riviste internazionali, per assurgere a vere e proprie icone. Sono etichette che hanno segnato momenti di svolta, scelte coraggiose e visionarie, che hanno aperto strade fino a quel momento non ancora battute. Vini nati dal desiderio di andare oltre le consuetudini, per realizzare qualcosa di nuovo e originale. A questa ristretta categoria appartiene il Torgiano Rosso Rubesco Riserva DOCG Vigna Monticchio, un vino creato negli anni Sessanta e progettato fin dall’inizio per uscire a 10 anni dalla vendemmia. Un’etichetta che ha fatto la storia di Lungarotti e che ancora oggi rappresenta un riferimento importante nel panorama enologico italiano.

 

 

In occasione dei 50 anni della DOC Torgiano, la prima riconosciuta in Umbria, divenuta DOCG nel 1990, Lungarotti ha organizzato presso la tenuta di Torgiano una verticale dedicata al Rubesco Riserva Vigna Monticchio: 7 annate che ci hanno riportato indietro nel tempo fino alla fine degli anni ’70. Vigna Monticchio è nato dal desiderio di Giorgio Lungarotti, di dar vita a un grande vino a base di sangiovese, destinato al lungo invecchiamento. Ancora oggi rappresenta la punta di diamante della Cantina e il trait d’union generazionale con le figlie Chiara e Teresa, che con questa verticale hanno voluto, non solo festeggiare i 50 anni della DOC Torgiano, ma anche ricordare con affetto il lavoro del padre.

Vigna Monticchio

Vigna Monticchio è un vero e proprio cru aziendale. Un vigneto di 12 ettari esposto a ovest, che si trova sulla collina di Brufa, a circa 300 metri d’altitudine. Il sangiovese è coltivato a cordone speronato doppio, con una densità d’impianto di 4.500 ceppi per ettaro e rese che non superano i 50 quintali/Ha. La splendida esposizione, il clima ventilato e i terreni vocati, prevalentemente composti d’argille, limo e sabbie, offrono le migliori condizioni per ottenere uve di alta qualità. Pur restando intatto il profilo del vino, sempre orientato alla ricerca di finezza, eleganza e complessità aromatica, nel corso del tempo ci sono state inevitabili variazioni. È scomparso il saldo di canaiolo, così come sono mutati modi e tempi d’affinamento. Seguendo lo sviluppo della moderna enologia, si è passati dalle botti grandi alla progressiva introduzione delle barriques, per poi tornare nelle ultime annate a miscelare legni piccoli e grandi. Si è leggermente ridotto anche il periodo d’affinamento in bottiglia, se le prime annate uscivano a distanza di 8/10 anni dalla vendemmia, ora il vino viene commercializzato dopo 5/6 anni.

 

2011

Sangiovese in purezza. Affinamento in botti grandi e barriques di rovere francese per 12 mesi e ulteriori 4 anni in bottiglia.

L’estate 2011 è stata mutevole e piena di contrasti. Iniziata con un clima molto caldo, da fine luglio a metà agosto il tempo è peggiorato, con un repentino abbassamento delle temperature e intense piogge. Solo dopo ferragosto è tornato il bel tempo con temperature torride, che hanno costretto a una vendemmia anticipata rispetto ai tempi normali di maturazione del sangiovese.

Le caratteristiche del millesimo si presentano subito all’olfatto con aromi di frutta rossa, caratterizzati da una nota di leggera surmaturazione e sfumature che tendono già alla confettura. Il palato è caldo e avvolgente, l’aroma, intenso e succoso, scivola rapido verso una chiusura segnata da tannini fitti e vivi, ancora piuttosto secchi e polverosi.

 

2010

Sangiovese in purezza. Affinamento in botti di rovere e barriques di rovere francese per 12 mesi e ulteriori 4 anni in bottiglia

Sicuramente uno dei migliori millesimi degli ultimi decenni, con andamento classico, buone escursioni termiche e vendemmia tra fine settembre e inizio ottobre con uve perfettamente mature e sane.

Il bouquet è elegante e sfaccettato, con profumi di violetta, frutto fragrante, sentori di erbe officinali e macchia mediterranea. Al palato è armonioso e complesso con un sorso aromaticamente ricco, che si distende piacevolmente verso un finale di freschezza balsamica. Grande annata, già ottima ora e con notevole propensione all’invecchiamento.

 

2005

Sangiovese (70%), canaiolo (30%). Affinamento in barriques di rovere francese (25% nuove) per 12 mesi e ulteriori 4 anni in bottiglia.

L’estate 2005 è stata calda fino all’inizio d’agosto, per proseguire poi con un notevole abbassamento della temperature e forti escursioni termiche.

Il vino esprime già una decisa evoluzione verso sentori terziari. Il frutto vira verso le classiche note della confettura di frutta a bacca rossa, arricchite da sentori di spezie, pepe nero ed erbe aromatiche. La bocca è calda, morbida, con frutto maturo, ma ancora segnata dall’affinamento in barrique. Una scia d’astringenza tannica fa scivolare il finale verso una leggera sensazione di secchezza boisé.

 

2000

Sangiovese (70%), canaiolo (30%). Affinamento 50% in botti di rovere di Slavonia e 50% in barriques di rovere francese per 12 mesi e ulteriori 3 anni in bottiglia.

A una primavera precoce ha fatto seguito un’estate calda e regolare, con brevi periodi d’instabilità verso fine luglio e a settembre.

L’olfatto si apre su sentori d’evoluzione terziaria con aromi di legni nobili, radice di liquirizia, sottili sbuffi di canfora e un sottofondo fruttato. Il sorso è complesso e profondo, con un frutto maturo, che lascia il campo a un’elegante scia di spezie, sostenuta da una trama tannica ancora vivace.

 

1997

Sangiovese (70%), canaiolo (30%). Affinamento 50% in botti di rovere di Slavonia e 50% in barriques di rovere francese per 18 mesi e ulteriori 4 anni in bottiglia.

Una delle migliori annate del decennio, con un decorso regolare da un punto di vista climatico e una vendemmia con uve mature e sane.

Bouquet elegante con delicati profumi di fiori secchi appassiti, impreziositi da fresche e raffinate note balsamiche e ricordi di geranio. L’ingresso al palato è caldo è maturo, con un centro bocca che lascia presto spazio alla fitta tessitura tannica e a una vena d’intatta freschezza.

 

1982

Sangiovese (70%), canaiolo (30%). Affinamento in botti di rovere di Slavonia e in piccola parte in barriques di rovere francese per 18 mesi e ulteriori 5 anni in bottiglia.

Annata eccellente da un punto di vista climatico, con un’estate calda e condizioni perfette durante il periodo della vendemmia.

Figlio di un millesimo e solare, è un vino maturo ed evoluto, che presenta aromi terziari accompagnati da sentori di sottobosco, confettura e vaghe sensazioni animali. La bocca è calda ma ancora sostenuta da una nitida vena acida, che allunga il sorso verso un finale piacevolmente fresco e vitale.

 

1977

Sangiovese (70%), canaiolo (30%). Affinamento in botti di rovere di Slavonia per 18 mesi e ulteriori 5 anni in bottiglia.

Un’ottima annata dall’andamento climatico regolare e con una produzione di uve mature e aromaticamente intense.

Il profilo olfattivo si apre su profumi raffinati di rosa canina, tè verde, sentori balsamici di ginepro ed eucalipto, con sfumature minerali di pietra focaia e grafite. Il sorso è ancora energico, caratterizzato da una sapidità che attraversa freschi aromi di erbe officinali, liquirizia e ricordi di piante della macchia mediterranea. Il finale è lungo è intenso.

Una grande annata, che conferma la straordinaria longevità del Vigna Monticchio.

 

Cantine Giorgio Lungarotti – Torgiano (PG) – viale G. Lungarotti, 2 - 075 988661- https://lungarotti.it/ita/

 

a cura di Alessio Turazza

 


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