Arriva in tv il documentario prodotto da Ruvido Produzioni al seguito di Carlo Cracco nell'ultimo anno di lavori in Galleria, dalla chiusura di via Hugo all'inaugurazione del nuovo ristorante. In mezzo tanti momenti difficili e motivi di soddisfazione, le aspettative per il futuro e il ricordo degli inizi in cucina. In onda il 18 aprile su NoveTv.
L'ultimo anno di Carlo Cracco
L'ultimo anno di Carlo Cracco è stato così movimentato da sembrare un film. E non è da escludere che per primo lo chef vicentino - a cavallo tra l'abbandono di Masterchef, il cantiere per portare a termine il faraonico progetto in Galleria, la macchia di una stella persa da riconquistare, il coronamento del matrimonio con Rosa rubricato tra gli eventi più mondani degli ultimi mesi a Milano – abbia più volte provato la sensazione di trovarsi su un set. Lui che alle telecamere deve la fama conquistata presso il pubblico generalista, icona di stile e modello di star chef che molti hanno provato a imitare, oggi lontano per scelta dal mondo della tv (perlomeno quello di Masterchef, ma ora si dice pronto ad abbandonare anche Hell's Kitchen, il format che forgia aspiranti executive chef), per concentrarsi su una realtà di ristorazione che insieme è progetto di vita, e vive con (e per) la città. Ma c'è spazio per presentarsi ancora una volta al pubblico del piccolo schermo, mercoledì 18 aprile, alle 21.25 su NoveTv, con un racconto che non prevede effetti speciali, suspance e sguardi torvi seppur cristallini: un diario di viaggio che ripercorre l'ultimo anno in Galleria, fotografo Carlo Cracco nell'intimità di casa, indaga le origini della sua passione per la cucina.
Cracco Confidential. Il film
Cracco Confidential, e il titolo del docu-film prodotto da Ruvido Produzioni per Discovery Italia sembra calzante, è tutto questo. 60 minuti per entrare nel mondo di Carlo Cracco, quello che è stato in passato – con il doveroso omaggio al maestro Gualtiero Marchesi – quello che è cresciuto negli ultimi mesi, lo stesso che oggi si proietta verso il futuro. Con lui, nella vita e sullo schermo, la moglie Rosa Fanti e il braccio destro Luca Sacchi, ma anche chi lo accompagna in cucina, i ragazzi della brigata e il personale di sala che permettono di gestire la macchina ambiziosa in Galleria. E poi gli architetti che hanno dato forma allo spazio, esaltandone la storia nel segno di una ricercatezza che non ha paura di perdersi nella dovizia di particolari, Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli. Oltre agli amici di sempre, cronisti dell'uomo oltre lo chef.
Il racconto di uno chef
Una storia che procede convinta sulla direzione tracciata dal filone Chef's Table – in fondo un altro modo, estremamente efficace, di costruire una mitologia degli chef – che proprio in questi giorni regala agli abbonati di Netflix l'opportunità di scoprire la Sicilia di Corrado Assenza, nella serie spin off dedicata ai pastry chef. Cracco Confidential, però, è la prima produzione italiana del genere, e prende le mosse da una situazione di stress - “un'esperienza catartica” l'ha definita Cracco – per riflettere sulla realtà di un cuoco all'apice del successo. Dentro c'è anche molta Milano, e l'esigenza di Cracco di vivere da protagonista la sua città adottiva, aspirazione condivisa col suo maestro: "Il desiderio di Marchesi era andare in Galleria: forse il mio rammarico più grande è non averlo qui con noi per fargli vedere questo ristorante", ha raccontato lo chef in conferenza. Dopo la messa in onda italiana, il documentario è già pronto a intraprendere il circuito internazionale.
a cura di Livia Montagnoli