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Il mercato immobiliare nelle grandi città d’Italia nell’era del boom della ristorazione. Le zone calde, i costi

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L’ultima indagine di Tecnocasa analizza il mercato di compravendita e locazione di locali commerciali attraverso il filtro dell’imprenditoria della ristorazione. Quali sono le zone più gettonate, e quanto costa comprare o affittare lo spazio più giusto? 

Investire nella ristorazione. Ma dove?

Fa il paio con la ricerca sul mercato delle licenze pubblicata l’estate scorsa dal sito Immobiliare.it, l’ultima indagine di Tecnocasa sul mercato di compravendita di locali commerciali nelle vie dello shopping delle principali città italiane. Entrambe le analisi, infatti, confermano il ruolo trainante della ristorazione nel determinare lo scambio tra domanda e offerta nell’universo immobiliare. Qualche mese fa, il portale online specializzato in locazione e vendita di immobili, analizzando tutti gli annunci di attività e licenze in vendita sul territorio nazionale, evidenziava come nell’ultimo anno proprio i locali destinati alla ristorazione fossero i più gettonati, per numero di contrattazioni e pure per prezzo d'offerta. Un primato appannaggio dei ristoranti, subito seguiti da pasticcerie e gelaterie, anch’esse in ascesa, al contrario di panetterie e negozi di generi alimentari. L’ufficio studi di Tecnocasa, invece, si è concentrato sulle vie di passaggio dei centri abitati più grandi della Penisola, stilando una mappa per prezzo medio del canone di locazione e ambito di interesse dell’attività in relazione al mercato dei locali commerciali (l'indagine prende il considerazione l'andamento nella prima parte del 2017). E il dato comune segnala un incremento diffuso del giro d’affari relativo al segmento di ristorazione e grandi brand enogastronomici, favorito pure dalla contrazione del mercato che nella prima parte del 2017 ha visto scendere i prezzi dei locali in vendita e dei canoni di locazione, anche nelle zone più gettonate. Di questo hanno cercato di beneficiare anche gli imprenditori individuali e le realtà più giovani invogliate a cimentarsi con il chiacchierato business della ristorazione (ma è tutto oro quel che luccica?).

Il Nord. Milano e Torino

Così a Milano i locali più gettonati dai neo-imprenditori di settore sono quelli che si concentrano in via Torino, con prezzi medi di 12mila euro al metro quadro e canoni di locazione di circa 800-1000 euro al metro quadro annuo, e nell’area di Navigli e Darsena, con prezzi che scendono intorno ai 4000-6000 euro al metro quadro. Bene anche via Marghera, corso Vercelli, via Belfiore.

A Torino invece scendono i prezzi per immobile, ma salgono i canoni d’affitto, per la grande richiesta di locali commerciali in affitto. Buona parte del merito è legata proprio alla vivacità di un mercato della ristorazione che si riscopre più dinamico dopo anni di torpore. Gli assi privilegiati sono via Roma e via Lagrange, nel centro della città, con canoni di locazione che oscillano rispettivamente tra 1400-1600 euro al metro quadro per la prima, 1100-1600 per la seconda (sempre su base annua). Mentre cala la domanda nella zona del Quadrilatero Romano, per via del blocco delle licenze.

Roma. Trastevere e Ostiense in testa

E Roma? Indubbio il fermento ristorativo che interessa anche le zone più periferiche della Capitale, i quartieri più richiesti da chi sceglie di investire in attività di ristorazione e somministrazione restano Trastevere e via Ostiense, con la seconda ritenuta particolarmente strategica per formule di ristorazione veloce. Nell’area compresa tra Ostiense e Garbatella, non a caso, anche le vie laterali sono molto richieste, e garantiscono ancora un notevole risparmio sulle spese iniziali: un locale commerciali, in questo caso, vale 2000 euro al metro quadro, mentre l’affitto può scendere anche fino a 120 euro al metro quadro annuo. La piazza, quindi, risulta apprezzata pure panetterie, negozi di alimentari e artigianato.

Napoli e la riqualificazione di Piazza Garibaldi

Napoli chiude a Sud l’indagine di Tecnocasa: nel capoluogo partenopeo è piazza Garibaldi il fulcro delle compravendite immobiliari, grazie al recente intervento di riqualificazione che ha interessato l’area. Qui, insieme a brand della moda e temporary store, sono i brand della ristorazione veloce a giocare in prima linea, con canoni di locazione che si attestano sui 600 euro al metro quadro per anno.


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