L'obiettivo? Semplificare la scelta d'acquisto provando, analizzando e confrontando i prodotti al posto dell'utente. Parliamo di QualeScegliere.it, una piattaforma online completamente gratuita partner di UNC, Unione Nazionale Consumatori.
QualeScegliere.it
Una piattaforma online che aiuta gli utenti a decidere cosa acquistare o quale servizio adottare a seconda delle esigenze. Si chiama QualeScegliere.it, composta da un team di 13 persone tutto italiano - nonostante la sede sia a Berlino - dal 2015 (anno di fondazione) a oggi ha pubblicato più di 1.700 recensioni suddivise tra circa 300 categorie. Il tutto corredato da video e foto. Insomma un servizio che mette a disposizione una serie di strumenti utili e pratici per orientare all'acquisto. “La nostra redazione si dedica tutti i giorni alla creazione di recensioni, videorecensioni, classifiche e confronti per consigliare solo i migliori modelli o servizi sul mercato”, spiega la Responsabile Marketing Luisa Esposito. Così ogni utente, indeciso su quale sia il prodotto o il servizio più adatto alle proprie esigenze, può accedere al sito ed esaminare tutti i contenuti a disposizione: guide all’acquisto, test e recensioni, classifiche, gallerie fotografiche e video recensioni su Youtube.
La piattaforma per l'utente è gratuita?
“Tutti i servizi a disposizione dell'utente sono gratuiti e lo saranno sempre. Sarebbe assurdo il contrario. Il portale nasce per rispondere a un'esigenza ben precisa dei consumatori digitali: oggi ci sono moltissimi prodotti, moltissimi servizi e moltissime app; spesso scegliere cosa acquistare o a quale servizio affidarsi può essere un processo che richiede tempo o la consultazione di canali diversi. Lo scopo è offrire un servizio efficace e rapido, connotato da un metodo obiettivo, diviso in categorie, che consenta di cambiare il modo di approcciarsi allo shopping o all’uso del web perché diventino un’esperienza più consapevole, corretta e alla portata di tutti”. Il portale indica dunque le caratteristiche di prodotti e servizi, evidenziando le particolarità che possono soddisfare precise esigenze: “In questo modo si acquisterà o si deciderà di usare solamente ciò di cui si ha bisogno, senza perdere tempo e denaro”. E dove sta il guadagno? “Il progetto è finanziato attraverso inserzioni sul sito e piccole commissioni che vengono riconosciute nel momento in cui gli utenti, dopo aver letto le recensioni, analizzato le opzioni e trovato un prodotto effettivamente rispondente ai loro bisogni, scelgono di acquistare da uno degli shop online suggeriti”. Nonostante quest'ultimo dettaglio, la redazione dice di essere obiettiva e imparziale.
La categoria “cucina” e l'analisi dei maggiori servizi di food delivery
La piattaforma, ovviamente, dedica anche una categoria alla cucina, comparando svariati elettrodomestici e servizi di food delivery. A proposito di quest'ultimi, nel sito si può consultare un'analisi di mercato che confronta i portali più utilizzati per ordinare cibo a domicilio. “I principali siti di food delivery a prima vista possono sembrare molto simili tra di loro.
Noi li abbiamo analizzati per svelarne le peculiarità, mostrare le differenze e segnalare il fatto che alcuni possono rivelarsi più adatti nel rispondere a specifiche esigenze”. Così si scopre (in realtà ve ne avevamo già parlato in Food delivery: le mosse di Deliveroo, Foodora, MyFood e Moovenda) che esistono due grandi tipologie di servizio: le piattaforme che si occupano di consegna e i network di ristoranti. Nel primo gruppo rientrano quelle realtà che, disponendo di personale e mezzi propri, prelevano l'ordine dal ristorante e lo consegnano all’utente. Dunque, in caso di problemi con un ordine, offrono maggior tutela al consumatore. Gli esempi sono Foodora, Deliveroo e Uber Eats. Nel secondo gruppo ci sono invece piattaforme che funzionano da intermediari, in questo caso sono i ristoratori a occuparsi autonomamente della consegna del cibo e non il portale. L’esempio più noto è Just Eat.
L'analisi, grazie a veri e propri test svolti a Milano, affronta anche il tema della consegna. Le conclusioni? “Se Foodora è il servizio perfetto per chi abita in zone centrali e opta per ristoranti di fascia medio alta, Deliveroo è il canale presente in più città e con il maggior numero di opzioni. La piccola realtà di Bacchetteforchette si distingue per la cura e l’attenzione, mentre Uber Eats è ideale per gli “smartphone addicted” di Milano. Just Eat, pur non essendo un servizio di food delivery a tutti gli effetti, è consigliato per la capillarità e l'ampiezza della scelta, almeno per chi vuole ordinare un pasto economico o medio, dal momento che sono pochi i ristoranti di fascia medio-alta e alta disponibili”.
Lo studio completo è consultabile sul sito all’indirizzo: qualescegliere.it/servizio-cibo-a-domicilio
a cura di Annalisa Zordan