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A Natale tutti chef (o pizzaioli): i kit gourmet da mettere sotto l’albero

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Dall’amatriciana di Cristina Bowerman alla pizza di Gabriele Bonci. Ecco alcune confezioni a prova di vero foodie, contenenti gli ingredienti (selezionatissimi) con cui cimentarsi ai fornelli di casa nella preparazione di ricette d'autore.

Un modo per mettersi alla prova in cucina, un gioco e un’occasione di convivialità. Rinomati chef e protagonisti del panorama gastronomico nazionale ci lanciano una “sfida” con i loro kit gourmet, in cui hanno raccolto i migliori ingredienti necessari per realizzare una determinata ricetta, accompagnati da linee guida e suggerimenti. Insomma, a pochi giorni dal Natale ecco un regalo a prova di vero foodie, ma anche di chi vuole cimentarsi ai fornelli e non saprebbe da dove iniziare. Scopriamo nel dettaglio le box che abbiamo selezionato per voi.

 

carbonara bowerman

Amatriciana e Carbonara Kit di Cristina Bowerman

Partiamo dalla cucina capitolina, in particolare da amatriciana e carbonara. È a questi primi piatti che la chef Cristina Bowermanha infatti dedicato due appositi kit, contenenti le dosi per 4 persone: per l’amatriciana (23 euro) ci sono i mezzi rigatoni del pastificio Di Martino, i pomodori pelati dei fratelli Longobardi, guanciale di Sauris o gola della macelleria Fracassi (i box sono riempite al momento ed è possibile scegliere), Pecorino romano di Castel Gandolfo, pepe di Sarawak; per la carbonara (25 euro), invece, il formato di pasta scelto sono gli spaghetti, affiancati da guanciale, pecorino, uova Peppovo e pepe. “Sono preparazioni tipiche e sostengo da sempre che siano state troppo mitizzate: si pensa che siano inarrivabili, invece credo che vadano fatte proprio a casa e tramandate di generazione in generazione”, afferma la chef di Glass Hostaria(Due Forchette nella guida Ristoranti d’Italia 2018del Gambero Rosso) e di Romeo Chef & Baker. Ogni confezione è accompagnata dalla sua ricetta, che nel caso dell’amatriciana include la cipolla: “mettere l’aglio o la cipolla non vuol dire non rispettare la tradizione, perché in realtà quest’ultima raccoglie più versioni e alcune di queste ne prevedono l’utilizzo”, conclude Bowerman.

I kit li potete trovare da Romeo Chef & Baker, spazio polifunzionale che è ristorante gourmet, pizzeria e bottega LINK, oppure nell’omonimo banco all’interno del mercato di Testaccio. Si possono inoltre acquistare su Cosaporto(un portale che garantisce un servizio di delivery nella Capitale) e sul sito del locale: in questo modo si ottiene un buono, valido per un anno, con cui ritirare il prodotto direttamente da Romeo.

https://romeo.roma.it/regala-romeo/

 

Kit roscioli

La tradizione romana nelle box Roscioli: amatriciana, carbonara, cacio e pepe, burro e alici

Un’altra eccellenza della scena romana, una realtà che nel tempo si è ingrandita senza mai perdere di vista la qualità della sua copiosa offerta è quella portata avanti da Alessandro e Pierluigi Roscioli. Dal forno al caffè-pasticceria, senza dimenticare la salumeria che è pure ristorante, dove tra grandi affettati e formaggi non mancano i box perfetti per chi ha voglia non solo di amatriciana e carbonara (entrambe a 27 euro), ma anche di cacio e pepe (23 euro) o pasta con burro e alici (29 euro). I kit si possono acquistare pure sul sito aziendale e vengono spediti all’estero, fatta eccezione per quello dedicato alla carbonara data la presenza delle uova fresche (viene però consegnato in città), contengono gli ingredienti sufficienti per 4/5 porzioni e la brochure in cui sono indicati i vari passaggi della ricetta, oltre a qualche consiglio per portarla in tavola al meglio.

Gli stessi consigli, Roscioli li ha messi a disposizione di appassionati e curiosi attraverso dei videotutorial:quando si pulisce il guanciale, ad esempio, bisogna togliere sia la cotenna che il pepe presente in superficie, che altrimenti si brucerebbe durante la cottura lasciando un retrogusto amaro; il condimento della carbonara, invece, deve essere una crema densa e omogenea, che si ottiene mescolando velocemente uova (tuorlo e poco albume) e pecorino, a cui va poi aggiunta un po’ di acqua di cottura. “Queste ricette non sono segreti da trattenere: è bello condividerle e soprattutto è bello comunicare che, per realizzare un buon piatto, basta mettere determinate materie prime tra le mani di chi ha voglia di dilettarsi in cucina”, afferma Riccardo Cecchetti, responsabile della salumeria Roscioli.

Ed ecco quali sono, kit per kit, le materie prime in questione. Quello per l’amatriciana comprende mezze maniche abruzzesi Verrigni/Roscioli, guanciale di Valle Imperiale, Pecorino romano Dop 24 mesi, pomodori pelati dei fratelli Longobardi, peperoncino contuso. Per burro e alici, invece, ci sono gli spaghettoni Mancini, l’emulsionato Roscioli con burro e acciughe, una confezione di alici del Cantabrico. Il box per la cacio e pepe contiene spaghetti alla chitarra Verrigni, pepe di Sarawak, Pecorino romano Dop Brunelli 18 mesi, l’emulsionato Roscioli a base di Pecorino Brunelli, Parmigiano reggiano vacche rosse 36 mesi, Pecorino di fossa di Sogliano del Rubicone, pepe Sarawak. Infine, la carbonara: Super spaghettoni Verrigni, guanciale del Monte Conero, Pecorino romano Dop Brunelli 18 mesi, uova di Paolo Parisi, pepe di Sarawak.

http://shop.salumeriaroscioli.com/it/categoria-prodotto/kit-e-cesti/

 

Kit da vittorio

Un piatto iconico, a portata di casa: i paccheri alla Vittorio

Tutto è iniziato a Bergamo nel 1966. Da Vittorio (Tre Forchette nella guida Ristoranti d’Italia 2018) dal 2005 è a Brusaporto, dove in cucina sono i fratelli Enrico e Roberto Cerea con Chicco in sala, a portare avanti questo grande nome della ristorazione nazionale. Tra i piatti che ne hanno costruito e consolidato la fama, uno dei più importanti è senz’altro rappresentato dai paccheri alla Vittorio, che negli anni sono rimasti fedeli a se stessi e allo stesso tempo sono evoluti. Basti pensare che oggi, per prepararli, vengono utilizzati tre tipi di pomodoro: “ce n’è sempre uno fresco, oltre ai pelati e a un sugo che produciamo e invasiamo noi durante l’estate”, ci racconta Enrico Cerea.

Ed è proprio da questa combinazione che nasce la salsa presente nel vasetto all’interno della confezione (che costa 80 euro e contiene le dosi per 5 persone), dove trovate anche i paccheri del pastificio Vicidomini, Parmigiano reggiano, olio extravergine d’oliva biologico, peperoncino, una comoda “bavaglia” a prova di schizzo e la ricetta. “Noi consigliamo di aggiungere il basilico e una piccola noce di burro durante la mantecatura”, conclude Enrico. Il kit si acquista direttamente a Brusaporto oppure si ordina online, e viene spedito anche all’estero.

https://www.davittorio.com/it/pasta/49-gift-shop/confezioni-dettaglio/1063-confezione-%E2%80%9Cricetta-paccheri%E2%80%9D.html

 

kit ciccio sultano

L’omaggio alla Sicilia di Ciccio Sultano: la pasta Turiddu

Il concetto di tradizione come eredità da ricevere e contemporaneamente rivisitare è molto caro pure a Ciccio Sultano, lo chef del Duomo a Ragusa (anch’esso un Tre Forchette nell’ultima edizione della nostra guida Ristoranti d’Italia). Uno chef che ama definirsi “cartografo gastronomico della Sicilia”, secondo cui “ciò che il cuoco deve fare, ai giorni nostri, è tradire la tradizione per crearne un’altra”. Nel caso però della pasta Turiddu, la protagonista del kit che ha commercializzato da 3 mesi (a 32,50 euro, con le dosi per 4 persone), “ho voluto rispettare il passato, piuttosto che interpretarlo”. Il suo tocco lo ha dimostrato soprattutto alleggerendo una preparazione “muscolosa e di sostanza”, quella - appunto - degli spaghetti alla Turiddu presente nel ricettario del gastronomo Luigi Carnacina (il nome vuole probabilmente esprimere l’omaggio alla Sicilia che questo piatto rappresenta, dato che Turiddu è il soprannome di Salvatore, nome molto comune sull’isola).

Di che si tratta? Nel box ci sono: spaghetti di grano duro Cappelli in purezza di Carla Latini, salsa Turiddu (a base di olive nere, capperi, acciughe, aglio, cipolla e finocchietto selvatico), un vasetto di muddica atturata(è pangrattato di grano duro con olio, aglio rosso di Nubia, peperoncino e origano), peperoncino secco, olio extravergine monocultivar Tonda Iblea, il tutto accompagnato da una descrizione del procedimento. “Per insaporire ancora di più si può fare un soffritto con aglio, olio e peperoncino, mentre il pangrattato va aggiunto dopo aver impiattato”, sottolinea Sultano. Che per il prossimo anno ha già in mente il kit Taratatà, dedicato agli spaghetti con una salsa a base di bottarga, che deve il suo nome a una battaglia tra Mori e Normanni (la parola onomatopeica ricorda infatti il rumore delle armi). La confezione Turiddu, invece, la potete acquistare al Duomo o a I Banchi (il locale dello chef, sempre a Ragusa, che offre una proposta più informale) oppure richiedere la spedizione in Italia contattando le due insegne via mail.

http://www.cicciosultano.it/firmato-sultano/prodotti/

 

Kit bonci

Bonci per un giorno, con il Pizza Kit

Concludiamo con un kit perfetto per gli amanti dell’arte bianca: quello ideato da Gabriele Bonci, con cui cimentarsi a casa nella preparazione della sua famosa pizza. Le materie prime, che non smentiscono la predilezione del noto panificatore romano per il mondo del biologico, sono accompagnate dalla ricetta, illustrata passaggio dopo passaggio.

L’impasto (si ottiene unendo tutto ciò che trovate nella confezione: olio extravergine bio Torrente Locone, farina bio di grano tenero Buratto di tipo 2 del Mulino Marino, lievito di pasta madre bio dell’Antico Molino Rosso, acqua naturale QualeAcqua, sale fino integrale Terre dell’Oasi) va lasciato riposare per almeno un’ora a temperatura ambiente, in una ciotola ben oliata, mentre la seconda lievitazione avviene in frigo e deve durare minimo 18 ore. Per la cottura, non dimenticate di impostare la temperatura al massimo e di posizionare la teglia a contatto con il fondo del forno, da cui va spostata nella parte centrale dopo circa 10 minuti. E qualche consiglio per i topping? Tra i tanti abbinamenti ideati da Bonci, ve ne segnaliamo uno natalizio: cotechino, patate americane e broccoletti. Oppure c’è l’intramontabile patate e mozzarella, uno dei randi classici del suo Pizzarium e delle altre insegne, a Roma, Lucca e Chicago 

Il Pizza kit costa 29,90 euro. A Roma lo si può acquistare in tutti i punti vendita gestiti da Bonci, altrimenti è possibile riceverlo in Italia ordinandolo sul sito Magiordomus. “Non ci aspettavamo di ricevere richieste da Belgio, Francia o Danimarca”, ci racconta Salvatore Vaccaro, addetto stampa di Gabriele, “è il primo anno che ci dedichiamo a questo progetto e per ora non sono previste spedizioni all’estero”.

http://bonci.it/

http://www.magiordomus.it/la-spesa/?q=bonci

 

a cura di Agnese Fioretti

 

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