Classifiche e grandi tavole italiane, consigli per gli acquisti, viaggi gastronomici nel mondo e una miniguida per arrivare preparati alla Settimana Bianca. È tutto da scoprire il nuovo numero di Gambero Rosso, con i panettoni dei grandi maestri pasticceri (chi sarà il migliore?) e il racconto inedito dell’Enoteca Pinchiorri; la sala di Riccardo Camanini, la cucina coreana e il cuscus benedetto di Davide Enia.
E siamo a due. Seconda prova d’uscita per il mensile del Gambero Rosso nella nuova veste che l’ha trasformato con la complicità di un gran numero di autori, fotografi, illustratori, scrittori, insieme per dimostrare che l’editoria cartacea può ancora avere un futuro. La strada per farcela, con il giusto mix di approfondimento, curiosità e freschezza – e sempre con l’obiettivo di valorizzare la lunga e fortunata storia della testata, in scena da oltre 30 anni – si costruisce un passo dopo l’altro. E il numero di dicembre 2017, che da qualche giorno trovate in edicola e sullo store online (disponibile anche l’abbonamento annuale), non fa altro che confermare l’impegno per offrire un progetto ricco di contenuti e prospettive diverse. Si passa così dalla copertina che invita a calarsi nello spirito del Natale al racconto di chi ha fatto la storia della ristorazione italiana, dalle ricette di un giovane talento della cucina d’autore alla guida cittadina per scoprire la Bolzano enogastronomica. Ma procediamo con ordine, con gli highlight del numero 311 di Gambero Rosso.
Dicembre 2017. Gli highlight
34 panettoni visti da dentro – e lo scatto di copertina, di Alberto Blasetti, corrobora l’idea – per guidare all’assaggio consapevole del dolce simbolo delle feste attraverso la classifica di Mara Nocilla, che nella sua degustazione alla cieca ha coinvolto i panettoni di grandi artigiani e pasticceri italiani, ma pure i prodotti di aziende specializzate e le insolite proposte vegane. Due campioni pari merito sul podio della pasticceria d’autore: chi sono? Abbandonata la dimensione pop, per approdare sulle sponde del lago di Garda, Gabriele Zanatta ci racconta il meccanismo perfetto di cucina e sala di Lido84, concertato all’unisono da Riccardo e Gianluca Camanini. Il ristorante, premiato per il Miglior servizio di sala in Ristoranti d’Italia 2018, è la dimostrazione lampante che la cucina è nulla senza il cameriere: un esempio di studio rigoroso e grandi qualità umane al servizio del cliente, con il ricordo di Angelo Paracucchi ben vivo nella memoria di tutti.
Di fattore umano, ricordi e storia vissuta da protagonisti è fatto pure il racconto dell’Enoteca Pinchiorri, che Annie Feolde (e non perdete i ritratti pop di Alberto Blasetti, che di Madame, come non l’avete mai vista, riassumono grazia ed energia) supervisiona insieme a suo marito Giorgio da 45 anni. È la storia di una fucina di talenti che è stata palestra di molti giovani cuochi prima che spiccassero il volo, “l’atmosfera effervescente da bottega rinascimentale” che Sonia Gioia - firma della nostra storia – ritrova ancora oggi tra cucina, sala e cantina. Basta poco per scacciare l’immaginario di una tavola compassata e imbolsita dal peso dei suoi anni: l’Enoteca Pinchiorri è viva, ha molto da raccontare e tante carte per stupire. Scopriamole insieme, anche con gli articoli degli chef che sono passati di qui: da Antonio Guida a Carlo Cracco passando per Loretta Fanella. Che ricordano e scrivono per noi.
I viaggi gastronomici e le ricette
Poi si parte alla volta di nuove mete gastronomiche: la Corea di Sara Porro (con i disegni di Marcello Crescenzi e le infografiche di Alessandro Naldi), per approfondire da vicino l’idea di cucina “curativa” (come spiega la nutrizionista Caterina Pamphili in un piccolo approfondimento) che da secoli regge la dieta coreana, tra fermentazioni e tavola dei colori. Un viaggio a Est per scoprire la Corea gourmand in 5 tappe guidati per mano da Jasmina Trifoni, i ristoranti coreani in Italia, i punti di incontro tra le due culture gastronomiche, i rapporti commerciali con l’Italia, e l’abbinamento cibo/vino che non ti aspetti: 13 vini molto italiani per 13 piatti molto coreani (a cura del ‘mastro abbinatore’ Giuseppe Carrus).
Se preferite restare in Italia, la bussola punta sulla Sicilia d’inverno, verso la punta occidentale dell’isola alla scoperta di Trapani e dintorni, con le parole di Liliana Rosano, le foto di Dorothea Schmid, e gli acquarelli di Linda Randazzo ispirati dal racconto di Davide Enia, una storia di cuscus e identità isolana, tavole familiari e granelli benedetti. Alla poesia del racconto si accompagnano tanti consigli per visitare il territorio, gli indirizzi per mangiare, il glossario gastronomico e una piccola guida vinicola alla Sicilia Occidentale firmata da uno dei sommelier più amati: Valerio Capriotti.
Ma sul mensile di dicembre trovate anche le ricette di Simone Cipriani (Essenziale a Firenze), e la proposta per la tavola delle feste de La Locanda delle Grazie di Curtatone (Mantova), i grandi torroni italiani e le birre affumicate, i consigli per Berebene con meno di 13 euro a scaffale e un vademecum gastronomico su Bolzano e le sue montagne a cura di Valentina Marino, per arrivare preparati alla Settimana Bianca.
Solletica l’appetito il notiziario coordinato da Livia Montagnoli che mixa suggerimenti e curiosità, tendenze gastronomiche e fatti dal mondo. Con le nuove aperture nelle grandi città d’Italia, il piatto che verrà che Laura Mantovano ha chiesto a Enrico Crippa, il progetto napoletano di Massimo Bottura, gli ultimi aggiornamenti dal cantiere di Carlo Cracco in Galleria.
E poi la foto impossibile di Paolo della Corte, la rubrica sui libri a cura di Antonella De Santis, i consigli di design congegnati da Sonia Massari. Che aspettate a correre in edicola? Un progetto editoriale così non c’era mai stato.
Il numero di dicembre 2017 del Gambero Rosso: le informazioni utili