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Da New York all'Abruzzo. La storia del ristorante Insight Eatery sulla Costa dei Trabocchi

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Un milanese e un abruzzese che si sono incontrati per caso anni fa nella cucina di un ristorante meneghino. E che da allora hanno continuato a lavorare fianco a fianco, volando dapprima a New York, per poi aprire, la scorsa estate, un locale tutto loro sul litorale abruzzese.

I titolari

Tante le new entry della guida Ristoranti d'Italia 2018, un'edizione che registra un fermento inarrestabile del panorama gastronomico nazionale, con format e soluzioni sempre più innovative. Fa il suo ingresso per la prima volta anche un locale di recente apertura, nato per idea di due amici e colleghi di vecchia data che hanno scelto di tornare dagli Stati Uniti in Italia per scommettere sulla ristorazione nostrana, “perché questo resta sempre il Paese più bello del mondo, in cui vale ancora la pena credere”. Due chef che hanno iniziato a cucinare fin da giovanissimi, spinti da un amore smodato per i fornelli, e guidati da un talento innato che hanno saputo coltivare nel tempo.Simone Parisotto è di Milano e ha cominciato a dilettarsi in cucina all'età di 12 anni, “per preparare da mangiare alla mia sorellina”. Da allora, non ha più abbandonato il grembiule, e dopo il diploma alla scuola alberghiere ha fatto esperienza nelle cucine della città. È proprio nel capoluogo meneghino che incontra Alessandro Caporale, abruzzese doc che fin da bambino sogna di diventare chef.

Da New York a Rocca San Giovanni

Insieme crescono, migliorano, sperimentano. È Alessandro a proporre un giorno a Simone la prima di una serie di idee che avrebbero segnato il corso della loro carriera: “Andiamo a fare esperienza a New York”. Complici la gioventù più spensierata, la passione per il cibo e quel pizzico di incoscienza che non guasta, i due hanno fatto le valigie e sono volati negli Stati Uniti, senza una meta precisa. Un viaggio all'avventura che è durato ben 11 anni: “Ci siamo trovati bene fin da subito, e abbiamo cominciato presto a lavorare per una grande compagnia italiana, la Sant Ambroeus, una catena di ristoranti che oggi ha diverse insegne sparse per la metropoli”. Dopo oltre 10 anni, però, la nostalgia di casa inizia a farsi sentire. “Sono tornato in Italia per primo”, racconta Simone, “e, senza esserci accordati, dopo qualche tempo è tornato anche Alessandro”. Che ancora una volta gli propone un'avventura alla cieca: “Apriamo un ristorante insieme”. Una decisione presa d'istinto, che si è rivelata vincente: “Ho accettato subito, a condizione che ci fosse il mare”. La scelta della location è stata immediata: “Alessandro voleva tornare nella sua regione, per cui abbiamo optato per la Costa dei Trabocchi”, tratto di litorale che abbraccia la provincia di Chieti.

Il ristorante

Ha aperto i battenti lo scorso luglio 2017 Insight Eatery, il ristorante a contrada Vallevò, una frazione di Rocca San Giovanni, una delle località più caratteristiche della zona. “L'esperienza newyorkese la portiamo sempre con noi, per cui utilizziamo tanti ingredienti etnici”, ma la maggior parte delle materie prime sono locali, dal pesce, “che acquistiamo giornalmente da un pescatore di Vasto”, alle verdure, “di una fattoria di Fossacesia”, senza dimenticare le carni, “di un macellaio di fiducia che lavora solo prodotti abruzzesi della Maiella e altre zone dedite all'allevamento”. La pasta secca è quella di Verrigni, antico pastificio di Roseto degli Abruzzi, mentre il pane è fatto in casa, “con farine biologiche macinate a pietra”. Il menu cambia di continuo, “in quattro mesi lo abbiamo già modificato 3 volte”, assecondando il ritmo delle stagioni e adeguandosi al pescato del giorno, e si compone di ricette di carattere, dal sapore netto e l'equilibrio ricercato. C'è il pollo alla catalana con vongole veraci, paprica e salsiccia di fegato, la linguina con battuto di gamberi rossi, olive nere e peperone secco, e poi i tortellini ripieni di scampi con brodo di crostacei e cicoria. A fare la parte del leone, però, sono i crudi di pesce, “in particolare la seppia con yuzu, soia e jalapeno, la nostra specialità”. Da gustare in abbinamento a un'ampia selezione di vini, perlopiù del territorio ma non solo, “fra cui molte etichette biologiche e naturali”.

Il design

Una cucina ricercata che prende vita in un ambiente semplice ed elegante, curato nei minimi dettagli da un architetto d'eccezione, Leonardo De Carlo, lo stesso che ha sviluppato Reale, Casadonna e Spazio di Niko Romito. A ispirare il design, i trabocchi, strutture per la pesca che tracciano una linea di collegamento tra la terra e il mare, e che punteggiano tutta la costa del basso chietino. “Inizialmente volevamo aprire proprio all'interno di un trabocco, ma non è stato possibile. Dopo diverse lungaggini burocratiche durate 14 mesi, abbiamo ottenuto i permessi per aprire qui, e Leonardo è riuscito a ricreare un trabocco sulla terraferma”. Una scatola in legno di abete, lo stesso utilizzato per le palafitte, con un dehors esterno in metallo. All'interno gli arredi sono più d'impatto, prepotenti, con tavoli in cemento e lampade di design a completare il tutto, “ogni buona cucina ha bisogno di uno spazio speciale”.

Insight Eatery | Rocca San Giovanni (CH) | contrada Vallevò, 266 | tel. 329 3820346 | www.facebook.com/insighteatery/

a cura di Michela Becchi


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