All'Ambasciata di Svezia di Roma una cena per raccontare un territorio ancora poco conosciuto, ma dalle grandi potenzialità. La serata, promossa dallo chef Gorgen Tidén, ha presentato agli ospiti i prodotti tipici della Dalarna, regione ricca di materie prime, dalle carni di renna al pesce di lago. Ecco come le hanno interpretate gli chef.
Conoscere la Dalarna
La Dalarna, due ore e mezzo di treno da Stoccolma, è una regione della Svezia grande come la Sicilia ma con quasi lo stesso numero di abitanti che conta Catania.
Situata al centro della Penisola Scandinava, la Dalecarlia (questa la traduzione in italiano dell'area, conosciuta per la tradizione universitaria del capoluogo Falun e per una celebre miniera di rame patrimonio Unesco), può fare affidamento su una grande varietà di materie prime quando si tratta di cucina e, quindi, di interpretazioni culinarie. I piatti tipici della regione sono realizzati con pesce di lago o fiume, carni fresche, affumicate o salate di renna, alce e orso. Poi i frutti, come i particolarissimi mirtilli rossi, e, infine, l'uso dei licheni e di tutti i sapori tipici dei boschi presenti sulla quasi totalità del territorio. Non manca la cacciagione con quaglie e anatre. E poi aneto, gamberi, finferli, gemme di abete e polvere di betulla.
In pochi sanno che il Dalahästar, il celebre cavallino rosso di legno ormai divenuto simbolo della Svezia, sia nato proprio in questi luoghi e rappresenti solo la punta dell'iceberg che riguarda una fiorente attività di artigianato. Non a caso, tra i prodotti tipici si trovano dei coltelli pensati e realizzati proprio per l'intaglio del legno e poi sviluppati nel corso del tempo per le attività di caccia e per la cucina (i famosi coltelli Mora, rigorosamente fatti a mano).
La Chefs' Night a Roma
Ospitato da Robert Rydberg, Ambasciatore di Svezia in Italia, l’evento è stato promosso dallo chef Görgen Tidén, insieme con i suoi colleghi Douglas Fagerman e Fredrik Hedlund, e con la partecipazione di Giuliana Rosset e Marco Bonvicini del ristorante Björk Swedish Brasserie di Milano.
“Per me è molto importante conoscere il luogo esatto in cui vengono coltivate le materie prime e dove vengono allevati gli animali e anche stabilire un rapporto personale con l'agricoltore e l'allevatore, in modo da creare una collaborazione che sia fruttuosa per entrambe le parti” spiega Görgen Tidén, masterchef e ideatore di Chefs’ Night, la serata culinaria nata dall’amore in comune per la cucina basata sui prodotti locali. Già nel 2009 è stato realizzato il primo di molti eventi Chefs’ Night in Svezia e per ben tre volte è stato portato fino a St. Marten nei Caraibi.
“È con particolare piacere che presentiamo qui a Roma tre 'masterchef' svedesi e la loro cucina incredibile” ha detto l’Ambasciatore Rydberg “la Svezia è un Paese con una ricca varietà gastronomica e con sorprendenti prodotti locali. Proprio come in Italia, la cui tradizione culinaria è famosa in tutto il mondo, apprezziamo l’importanza e l’unicità di tali prodotti”.
Il menu. Dal cuore di alce all'arrosto di renna
Per gli ospiti della serata, un assaggio di questa grande varietà, sin dall'aperitivo nel giardino della Residenza, in piazza Rio de Janeiro: dal cuore di alce affumicato a caldo con crema di radice di prezzemolo, gemme di abete e finferli fritti alla crema di formaggio “Gullan” di Hansjö con tartufo di Gotland e burro dorato, alla tartare di manzo servita con crema di funghi porcini e cipolle in agrodolce. Dal menu di sei portate, servito in tavola nel salone dei ricevimenti, Salmone di Österdalälven scottato con aneto essiccato agrodolce, topinambur fritto e maionese affumicata, Funghi porcini del bosco cotti al forno serviti con uova di quaglia e anatra arrostita, Arrosto di renna speziato di Jillie servito con sanguinaccio croccante fatto in casa, mirtilli rossi, finferli e licheni fritti. E dessert giocato sui sapori del bosco a chiudere la serata, con le more di rovo in arrivo da Malung servite in accompagnamento al budino di gemme di abete e polvere di betulla.
a cura di Saverio De Luca