Grandi fornitori per la nuova vita della brasserie inaugurata nel 2016 al quartiere Flaminio, e ora pronta a rinnovarsi in chiave gastronomica. Il restyling è frutto della nuova joint venture con Toccalmatto, birrificio emiliano di Bruno Carilli. E in tavola arrivano i prodotti di Quattro Portoni, Liberati, Pork'n'Roll, Le Pile, Paolo Parisi. E il caffè di Massimo Bonini.
Brasserie Caulier. Le origini
All'inizio del 2016, la Brasserie 28 Caulier (già presente a Bruxelles e Perugia) inaugurava in un grande spazio sulla via Flaminia, anticipando a Roma una tendenza che nel giro di un anno avrebbe portato, tra gli esiti più convincenti, al coronamento del grande progetto di ristorazione di Birra del Borgo (con la pizza di Gabriele Bonci, la cucina dell'osteria, i drink firmati Jerry Thomas e le proposte del birrificio di Leonardo di Vincenzo). Un grande spazio dall'atmosfera urbana per promuovere le etichette del birrificio belga, con proposte alla spina e tante referenze in bottiglia, con la complicità di Toccalmatto, fortunata realtà brassicola del territorio parmense, sin dall'inizio coinvolta nel progetto. Ulteriore tassello – anche questo dalla prima ora – la collaborazione con Paolo Parisi, e il suo forno speciale (Lu Furnu) alimentato a carbone di mangrovia, per la cottura di carni alla brace, e verdure. Quasi due anni dopo, il format si rinnova in chiava di birreria gastronomica.
Caulier e Toccalmatto. La nuova joint venture
La collaborazione tra i due birrifici, infatti si è consolidata da un paio di mesi a questa parte, e Caulier – in precedenza solo beer firm - ha eletto lo stabilimento di Bruno Carilli, a Fidenza, come sito di produzione per le proprie etichette da immettere sul mercato italiano (nei mesi scorsi la joint venture, “frutto di stima reciproca”, ha fatto molto discutere l'ambiente della birra artigianale italiana), ben 11mila hl all'anno. E la nuova configurazione, tra un paio di giorni, farà sentire i propri effetti anche sul versante gastronomico, con un rinnovamento del locale romano che passa anche per il ripensamento dell'offerta di cucina per farne “un tempio della cultura della birra”, dicono i diretti interessati.
Articolato su due piani con dehors, dal 18 ottobre il locale non distante da Ponte Milvio si presenterà al pubblico capitolino sotto la nuova insegna 28 Birreria Gastronomica, le targhe Caulier e Toccalmatto ben in evidenza all'ingresso per sottolineare il nuovo legame. Alla zona dedicata allo shop, con proposte a scaffale dell'una e dell'altra azienda e venti birre alla mescita imbottigliate sul momento tramite growler, segue il grande bancone in legno, circondato da sgabelli. Mentre la sala affaccia su una veranda fruibile tutto l'anno, tra poltroncine, sgabelli, tavoli in stile industriale e un lungo divano per accogliere gli ospiti. Lo spazio del piano superiore, un'ampia sala con cella frigorifera con impianto della birra alla spina a vista, sarà riservato a eventi, corsi e degustazioni, molti in collaborazione con UDB.
La cucina gastronomica. Con Liberati, Pork'n'Roll, Parisi
La novità in cucina, invece, risiede principalmente nel coinvolgimento di realtà gastronomiche di livello del territorio regionale e nazionale: formaggi del Caseificio Quattro Portoni, carne di Roberto Liberati e Pork'n'Roll (che fornisce anche i salumi dei fratelli Roccia), l'azienda agricola Zavoli, sempre per i salumi. E poi le uova di Paolo Parisi, e il caffè di Massimo Bonini di Lady Caffè (miscele ed estrazione). Un paniere che si riversa sul menu alla carta, come nel brunch domenicale, a disposizione dello chef Roberto Fiumi, che ha studiato pure l'abbinamento dei piatti con le birre a disposizione. Per un aperitivo o un pranzo freddo ci sono le selezioni di formaggi e salumi, o gli assaggi “di grandi prodotti in piccole porzioni”: alici del Cantabrico, stracciatella di bufala e pomodorini confit, pata negra con pan y tomate, mortadella e hummus al coriandolo, tartare di manzo con uovo di quaglia di Parisi. O il Surfin Blue di Quattro Portoni servito con composte e frutta secca: un erborinato di bufala pluripremiato, proposto in abbinamento con la Surfing Hop di Toccalmatto.
Tra gli sfizi fritti falafel e tzatziki, baccalà croccante in pastella di birra allo yuzu, chips di patate di Avezzano. E poi insalate, burger e sandwich (anche in versione baby menu), oltre alla cucina del forno, che si arricchisce di nuovi spunti. Come la pancia di maiale di Pork'n'Roll cotta a bassa temperatura e le spuntature agrodolci alla brace; o l'agnello di Liberati alla scottadito, con patè di coratella e carciofi alla romana, la selezione di salsicce firmate Roccia, la Chianina (punta di petto, controfiletto) dell'azienda Le Pile. L'uovo di Parisi assoluto, o al tegamino (anche con Pata Negra). Da bere, alla spina, 20 referenze – 10 Caulier, 10 Toccalmatto – e birre guest che si avvicendano. Per i vini, la selezione di Angelino Maule (già complice di Toccalmatto per le birre Spontaneous e Bacco&Arianna, con mosto d'uva). Si apre dalle 11 all'una di notte, no stop.
28 Brasserie Gastronomica - Roma – via Flaminia, 525 – 06 99709481
a cura di Livia Montagnoli