Poche sorprese, tante riconferme, e un'edizione diffusamente conservatrice, che a Londra regala un nuovo Tre Stelle, l'esclusivo sushi bar di Mayfair. Tra le novità più curiose il pub irlandese Wild Honey Inn: prezzi popolari e cucina sostanziosa che valgono la stella.
Tre Stelle al sushi bar di Mayfair
C'è anche un nuovo Tre Stelle, e il riconoscimento più ambito della Rossa stavolta piove dritto su Londra. Eppure non è il nuovo corso della ristorazione contemporanea londinese, pure ricca di tanti buoni spunti, a festeggiare. Niente affatto. Il premio, invece, incorona Mitsuhiro Araki, e il suo sushi bar da 9 posti per 300 sterline a persona The Araki, che nel 2014 ha trovato casa a Mayfair dopo il lungo viaggio che l'ha portato da Tokyo a Londra. Non proprio una novità, quindi: in Giappone il ristorante deteneva le Tre Stelle, nella capitale britannica ne ha conquistate due già nel 2016. Sulle guida Michelin Great Britain e Ireland 2018 invece raggiunge il quartetto Heston Blumenthal, Alain Roux, Gordon Ramsay(che mantiene Tre Stelle nonostante la partenza di Clare Smyth, oggi alla guida del suo ristorante Core) e Alain Ducasse. Per il resto, della scena gastronomica cittadina, gli ispettori quest'anno scelgono di premiare un sistema piuttosto conservatore di indirizzi che fanno tendenza, con un occhio di riguardo per la cucina etnica, però quella più patinata: ottengono così la prima stella i ristoranti indiani Jamavar e Vineeth Bhatia, e una delle più popolari insegne cinesi di Londra, A Wong, il paradiso per gli amanti del dim sum a Victoria. Con loro anche l'avamposto inglese di Anne-Sophie Pic, Le Dame de Pic, Aquavit e la cucina nordica di Mark Jarvis - già premiato con la stella a New York - ed Elystan Street, nuova insegna di Phil Howard, già due stelle per The Square, prima di reinventarsi nel quartiere di Chelsea. Solo un nuovo bistellato, che pure tanto nuovo non è: dopo la chiusura di Hibiscus, Claude Bosi sale direttamente a due macaron per la sua nuova tavola al Bibendum.
Una stella al pub. In Irlanda
Poche sorprese, almeno nella capitale. In totale il computo degli stellati in tutto il Regno sale a 175 unità, 5 i Tre Stelle, 20 i bistellati e 150 a vantare un macaron. L'ultimo gruppo può contare, oltre alle novità londinesi, su 10 nuove entrate, la maggior parte in Inghilterra, e un'insegna a testa per Scozia e Irlanda. E proprio dall'Irlanda arriva la novità più curiosa: il primo pub del Paese a ottenere la stella si chiama Wild Honey Inn (finora alla voce Bib Gourmand), si trova a Lisdoonvarna, dirimpetto alle Aran Islands, ed è gestito dallo chef Aidan McGrath con sua moglie Kate. L'atmosfera è quella accogliente di un pub con locanda vecchio stampo, il prezzo popolare, anche se la cucina strizza l'occhio ai classici della tavola francese, pur assecondando palati robusti. Alla cerimonia di premiazione ospitata al The Brewery (Londra) sfilano sul palco anche gli chef di Clock House, Coworth Park, Lympstone Manor, Moor Hall, Paco Tapas, The Coach (anche questo un pub, con la cucina del celebrity chef Tom Kerridge), The Dining Room, The Latymer, Loch Bay (Scozia, sull'isola di Skye). Tutti insigniti con la prima stella.
Michelin 2018 Gran Bretagna e Irlanda
Tre Stelle
The Araki*
Restaurant Gordon Ramsay
Alain Ducasse at The Dorchester
The Waterside Inn
The Fat Duck
Due Stelle
Claude Bosi at Bibendum*
The Ledbury
Marcus
Dinner by Heston Blumenthal
Le Gavroche
The Greenhouse
Hélène Darroze at The Connaught
Sketch Lecture Room and Library
Midsummer House
Gidleigh Park Hotel
Le Champignon Sauvage
The Raby Hunt Restaurant
L'Enclume
The Hand and Flowers
Restaurant Sat Bains
Belmond Le Manoir aux Quat'Saisons
Restaurant Nathan Outlaw
Andrew Fairlie
Restaurant Patrick Guilbaud
Le nuove prime stelle
Londra
Aquavit
A Wong
Elystan Street
Jamavar
La Dame de Pic
Vineet Bhatia
Inghilterra
Clock House
Coworth Park
Lympstone Manor
Moor Hall
Paco Tapas
The Coach
The Dining Room
The Latymer
Scozia
Loch Bay
Irlanda
Wild Honey Inn
a cura di Livia Montagnoli