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Libri sul cibo. La cucina di Afrodite di Christina Loucas

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Una tavola che coniuga prodotti di mare e di terra, in una combinazione unica di sapori e profumi diversi. È la cucina di Cipro, per l'esattezza della parte greca, che la food blogger Christina Loucas si propone di raccontare nel suo primo libro di ricette.

L'autrice

Una laurea in Legge all'Università di Oxford, anni di esperienza nel campo giuridico trascorsi fra Londra, Singapore e il Canada e poi un'improvvisa malattia affrontata a testa alta, che le ha dato la forza di cambiare vita e seguire le sue reali passioni, la gastronomia e la fotografia. ChristinaLoucas, ex avvocato, è diventata famosa negli ultimi 6 anni per il suo blog Afrodite's Kitchen, dedicato alla cucina di Cipro. Cittadina del mondo e appassionata viaggiatrice, Christina è per metà canadese e metà cipriota, e nel suo blog si impegna a raccogliere ricette e racconti dell'isola a lei cara per farli conoscere a un pubblico internazionale. Fotografa, scribacchina, e occasionalmente preparatrice di halloumi(formaggio tipico di Cipro): così si autodefinisce ironicamente nel suo blog, da tempo un punto di riferimento per tutti gli amanti della cucina mediterranea.

Il libro

Pani, prodotti da forno, zuppe, insalate, piatti di mare e di terra, salse, dessert e anche bevande. Edito recentemente da Nomos Edizioni,La Cucina di Afrodite raduna le tante esperienze gastronomiche della blogger in una raccolta di ricette classiche e rivisitate. Si comincia con le bevande, dal tè freddo alla cedrina al caffè cipriota, per passare poi alle specialità dell'arte bianca – pane alle olive, calzoni ripieni di zucca, muffin di crusca – e ancora verdure ripiene, piatti di legumi, per finire con i dolci a base di frutta secca e miele. Un volume che ripercorre storie, tradizioni, racconti di località sperdute e di ricette antiche tramandate di generazione in generazione.

La memoria sensoriale e il recupero della tradizione

Ma anche e soprattutto un viaggio sensoriale fra i ricordi d'infanzia incastonati fra il profumo dell'halloumi fatto in casa e l'odore pungente dei fichi d'India. “Crescendo, i viaggi a Cipro sono diventati sempre più sporadici”, spiega l'autrice nell'introduzione, “perché passavano sempre in secondo piano, soppiantati dall'attività frenetica e dallo stress del mio lavoro come avvocato di arbitrato internazionale a Londra”. E le rare gite all'isola confermavano sempre di più i timori di Christina: “La generazione più vecchia stava letteralmente scomparendo, con lei sparivano le ricette e le istruzioni per preparare questi cibi tradizionali. A quel punto ho capito che se volevo preservare le ricette della mia famiglia, dovevo trovare il modo di farlo da sola”.

Le ricette

La mia intenzione era quella di catturare l'essenza della tradizione culinaria cipriota in modo da renderla accessibile a una cucina moderna e internazionale”. L'obiettivo? Dare un'idea a coloro che non vivono a Cipro dell'universo culinario “piccolo ma ben definito” nascosto fra le tavole dell'isola, e al contempo far rivivere ai ciprioti emigrati i sapori di casa, attraverso una storia “fatta di parole e immagini che evocano i lontani ricordi di infanzia”. Ogni ricetta, infatti, è corredata da una fotografia scattata da Christina in persona, oltre che da note esplicative chiare e concise all'inizio di ogni capitolo, e della traduzione in greco. Così, pagina dopo pagina, l'autrice offre un'istantanea intima e personale di una cucina “umile ma allettante, caratteristica del Mediterraneo orientale, in cui si fondono sapori e ingredienti”. Una tavola piuttosto diversificata, dunque, e soprattutto una gastronomia basata sui frutti della terra come le olive, le carrube, gli agrumi, l'olio d'oliva, l'aceto di vino e tutti quei prodotti tipici della dieta mediterranea.

La cucina cipriota

Non particolarmente piccante, la cucina cipriota fa un abbondante uso di erbe locali, specialmente di “origano selvatico, rosmarino, menta, prezzemolo, basilico, cannella e coriandolo”. Ad arricchirsi di note speziate sono i dolci e i prodotti da forno, solitamente insaporiti con “pepe, chiodi di garofano,e di mahleb”, prodotto particolare ricavato dai semi del Prunus mahaleb, una specie di ciliegia locale. Una cucina semplice, “stagionale e contadina, che impiega diverse verdure” e limita il consumo di carne alle “celebrazioni religiosi e le grandi riunioni familiari”. Pratica ancora oggi molto diffusa fra le famiglie cipriote è quella di curare un piccolo appezzamento di terra dedicato agli ortaggi e gli ulivi, talvolta anche alle vigne. “Molte famiglie producono ancora l'olio in casa ogni anno, mentre amici e familiari si scambiano l'eccedenza dei raccolti del proprio orto”. Sempre meno persone, invece, si dedicano all'arte bianca, ma niente timore per gli amanti del genere: “Ci sono tantissimi forni in tutta l'isola, molti dei quali aperti 24 ore al giorno, orario che ho sempre apprezzato molto!”.

Una ricetta dal libro: Triangoli agli spinaci

Ingredienti

310 g. di spinaci

1 tazza abbondante di porri, tritati finemente

1 tazza e ½ di cipollotto, tritato finemente

2/3 di tazza di aneto, tritato finemente

1 uovo grande

150 g. di feta grattugiata

14 fogli di pasta fillo (34x42 cm)

½ tazza di burro fuso, per la spennellatura

1 cucchiaino di sale

¼ di cucchiaino di pepe

1/3 di tazza di olio di oliva per friggere

Preriscalda il forno a 175°C e fodera due teglie con carta da forno, Scalda l'olio d'oliva in una padella per friggere sul fornello a fuoco medio-alto. Quando l'olio è caldo aggiungi i porri, il cipollotto e l'aneto e fai saltare per 2 minuti. Aggiungi gli spinaci e continua a saltare fino a che sono appassiti. Aggiungi sale e pepe. Scola il composto di spinaci su una bacinella per circa 2 ore. In una ciotola grande sbatti leggermente l'uovo. Quindi aggiungi la feta grattugiata e il composto di spinaci raffreddato e mescola il tutto. Su una superficie piana posiziona un foglio di pasta fillo e spennella con il burro fuso. Quindi mettici sopra un altro foglia di pasta fillo. Spennella questo foglio con il burro fuso. Taglia con un coltello affilato 5 strisce uguali. Metti un cucchiaio del composto feta-spinaci su ogni striscia e piega la pasta fillo fino a creare dei piccoli triangoli. Usa un pochino di burro per “incollare” eventuali residui di pasta fillo sui bordi. Posiziona ogni triangolo sulle teglie e spennella leggermente con un po' di burro. Metti le teglie (una alla volta) nel forno e cuoci per circa 15-20 minuti fino a che i bordi del triangolo non diventano dorati.

Resa: 35 triangoli agli spinaci.

La Cucina di Afrodite, Christina Loucas | ed. Nomos Edizioni | Euro 24,90

a cura di Michela Becchi

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