Alla fine di settembre lo chef monegasco si prepara a inaugurare il suo 24esimo ristorante, nel centro di Parigi. Spoon, in realtà, è un ritorno gradito e proporrà la cucina “meticcia” ispirata dai viaggi intorno al mondo di Ducasse. Protagonisti anche sul grande schermo, con La Quete d'Alain Ducasse.
Spoon. Un ritorno a Parigi
Quando sotto i riflettori si presenta Alain Ducasse, state pur certi che ci sarà qualcosa di cui parlare. E allora procediamo con ordine, perché nella settimana che segna la diffusione del trailer del primo documentario dedicato al veterano della cucina francese (oggi conta oltre 20 ristoranti nel mondo e 18 stelle Michelin) lo chef si diverte ancora una volta a scombinare la carte, e annuncia a sorpresa l'apertura di un nuovo ristorante a Parigi, entro la fine del mese. Non proprio di novità si tratta, però, perché Spoon riporterà in vita nella Ville Lumiere un format di ristorazione fusion lanciato nel dallo chef monegasco nel 1998, e poi replicato sotto l'insegna Spoon Food & Wines a Hong Kong, Tokyo, Mauritius, New York. Tra qualche settimana, invece, il progetto debutterà in veste rinnovata al Palais Brongniart (secondo arrondissement), forte dei trascorsi che negli ultimi vent'anni hanno portato Ducasse in giro per il mondo, contaminandone il pensiero gastronomico, e portandolo a ripensare costantemente un percorso di cucina cominciato ormai diversi decenni fa, e, per quanto appagante, mai sul punto di arrendersi a vivere di rendita. Un'operazione nostalgia solo nelle premesse, incoraggiata dai fan della prima ora, ma calata nella ristorazione parigina di oggi: progettato da Jean Michel Wilmotte, il ristorante ospiterà 120 coperti nel palazzo voluto da Napoleone in Place de la Bourse (fino all'87 sede della Borsa e oggi centro congressi), già sede in passato del Terroir Parisien di Yannick Allenò.
Alain Ducasse al cinema. Il film
Ducasse d'altronde sa come concretizzare con personalità le sue idee, al pari di come sa raccontarle. Per il debutto in società del nuovo Spoon il colpo di scena arriva proprio dal ricorso ben concertato al mezzo cinematografico. Il film che uscirà nelle sale francesi il prossimo 11 ottobre per la regia di Gilles de Maistre, infatti, porta sullo schermo proprio quei viaggi in lungo e in largo che hanno ispirato approccio e menu del ristorante di prossima apertura, così che tutti possano comprendere cosa significa viaggiare con gli occhi di uno chef. Il girato concentra due anni di riprese tra Londra e Pechino, Rio de Janeiro, Tokyo, Kyoto, Manila, New York, in aggiornamento costante su sapori e nuove tecniche di cucina: l'agnello speziato allo yogurt dal Maghreb, il chili vegetariano dal Messico, la zuppa d'anatra piccante dalla Cina, il brulèe di mango con avocado e coriandolo dal Brasile. Piatti che i commensali di Spoon ritroveranno in menu, in un sagace gioco di specchi tra racconto cinematografico ed esperienza a tavola. La Quete d'Alain Ducasse è il titolo del film, anticipato dal trailer diffuso all'inizio del mese, che ha richiesto “tre giri completi intorno al mondo e un set itinerante tra 10 Paesi del mondo, sulle tracce di uno dei migliori chef della storia”, ha raccontato de Maistre annunciandone su Facebook l'uscita. “Cosa cerca ancora un uomo che sembra aver raggiunto già tutti i suoi traguardi?” si interroga provocatoria la voce fuori campo del trailer. Da questa premessa ha inizio un viaggio spinto da una curiosità che non conosce limiti: davanti all'obiettivo si avvicendano così uscite pubbliche e momenti di riflessione dello chef, incontri (significativo quello con Dan Barber, con cui Ducasse condivide il ritorno alla cucina farm to the table) e sequenze in cucina, secondo lo schema narrativo caro alla produzione che ha aperto la strada al genere (o che comunque ha saputo rinnovarlo con più efficacia), Chef's Table.
De Maistre, però, non è certo un principiante, autore apprezzato di una trentina di documentari che indagano diversi aspetti della società contemporanea. E nell'avvicinarsi alla vita di un personaggio venerato ai limiti dell'idolatria, lo sguardo si è spinto oltre la facciata, senza piaggeria, con la curiosità di chi vuole scoprire i meccanismi e le speranze che regolano la vita e il lavoro di un grande chef. Senza indugiare però sulla sfera privata: la condizione l'ha posta Ducasse prima di accettare, la richiesta è stata accolta. Intanto ecco il trailer del film.
Spoon 2 | Parigi | Palais Brogniart, Place de la Bourse | dalla fine di settembre 2017
a cura di Livia Montagnoli
Foto Pathé Films