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Mito e Natura a Milano. Palazzo Reale racconta il legame della civiltà classica con la natura. E le sue origini contadine

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Duecento opere in prestito dai principali musei internazionali per descrivere la rappresentazione della natura in epoca classica, e così ricostruire abitudini e aspirazioni di Greci e Romani, sempre debitrici a una terra fertile dispensatrice di cibo e risorse.

Mito e Natura a Palazzo Reale. Grandi opere in mostra

Nei mesi scorsi se n’è molto parlato, per via dei prestiti importanti ottenuti da Palazzo Reale. E lo scorso 31 luglio ha finalmente inaugurato la mostra Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei, che ricostruisce lo stretto legame tra uomo e ambiente in epoca classica. Ci sono diversi validi motivi per raccomandare una visita all’esposizione che si protrarrà negli spazi di Palazzo Reale a Milano fino al 10 gennaio 2016. È sicuramente la ricchezza dei pezzi che si avvicendano durante il percorso ideato da un team al femminile (Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo) a garantire l’alto profilo scientifico di un progetto che partendo dall’influenza della natura sulla civiltà occidentale delle origini ne traccia un ritratto inconsueto che coinvolge la sfera religiosa, quella sociale e, non ultima, quella produttiva (e alimentare).

Sono più di duecento le opere in mostra relative alla cultura greca e a quella romana (comprese le testimonianze di quell’isola culturale e politica sviluppatasi nel Sud Italia, la Magnagrecia)  in arrivo da importanti collezioni internazionali, dal Museo Archeologico di Atene al Louvre, dal KHM di Vienna al British Museum di Londra. Senza dimenticare un esemplare straordinario di lastra funeraria, ribattezzata del Tuffatore, portata a Milano dal Museo di Paestum (e raramente visibile in trasferta).

 

Natura è anche civiltà contadina. Demetra, Dioniso e Trittolemo

La mostra ha ottenuto il patrocinio di Expo e rivela più di qualche attinenza con le tematiche della manifestazione, approfondendo l’equilibrio che il mondo classico ricercava costantemente con una dimensione naturale spesso caricata di significati mitologici e, al contempo, le origini del nostro rapporto di “sfruttamento” del territorio per ricavarne le risorse necessarie alla vita. Vasi dipinti, terrecotte, affreschi, statue e oggetti di lusso puntellano un percorso articolato in sei sezioni tematiche che si muovono dalla rappresentazione della natura – da quella più selvaggia e indomabile ai giardini incantati che evocano un aldilà paradisiaco -  al racconto  di un paesaggio divinizzato che spesso coincide con le terre fertili che regalano vite e grano, raccontato nella sezione La natura coltivata dono degli dei.

È qui che si scava nei miti di una civiltà contadina che celebra Dioniso e Demetra (la dea delle messi), ma anche Trittolemo, l’essere divino che ha insegnato all’uomo a seminare. Sono molte le scene di vendemmia che si incontrano sul percorso: un esempio pregiato è costituito dal Vaso Blu rinvenuto a Pompei, frutto di una straordinaria lavorazione in vetro-cammeo che riproduce amorini vendemmianti su fondo blu. E poi si passa alla dimensione arcadica di provenienza ellenistica, tra scene pastorali e cacce regali.

Si chiude con la sezione dedicata alla natura morta che regala ulteriore testimonianza delle abitudini alimentari nel mondo classico, immortalando frutta, pani, animali che non potevano mancare sulla tavola dei nobili patrizi di Pompei ed Ercolano.

 

Mito e Natura. Dalla Grecia e Pompei | Milano | Palazzo Reale | dal 31 luglio 2015 al 10 gennaio 2016 | ingresso 12 euro | Per informazioni www.comune.milano.it



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